Cap 12

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Louis stava seriamente per addormentarsi.
Già Educazione e Ubbidienza era una materia noiosa... figuriamoci poi se a spiegartela era un insegnante anziano che parlava sempre col tono di voce basso!
Sbadigliò senza farsi vedere e sobbalzò quando il suo cellulare prese a suonare. I suoi compagni e il professore si voltarono verso di lui. -Signor Tomlinson, l' avrò detto mille volte che i cellulari devono essere spenti durante la lezione!- lo rimproverò, sempre con il tono da mortorio.
Louis sbuffò infastidito. Stava per spegnere il cellulare, quando vide che a chiamarlo era il dottore di sua sorella.
Oh, merda.
-Professore, è un' emergenza. Mi sa che devo anche uscire prima.- disse con urgenza. Prese le sue cose velocemente e uscì dall' aula senza avere risposta.
Accettò la chiamata e rispose: -Dr. Winckle?-
-Louis, caro. Mr. Puckette mi ha consigliato di chiamare te visto che non sappiamo più cosa fare.-
-Molly sta bene?- domandò, la voce piena di preoccupazione.
-Pensiamo abbia avuto un crollo. Stava migliorando nei suoi esercizi, così ho provato a farle vedere una vostra foto di famiglia per tentare di farle ricordare qualcosa in più. Però la poveretta ha iniziato ad agitarsi e ad urlare. Puoi venire qui e tentare di aiutarla? Chiamerò io stesso il preside per avvertirlo della tua uscita.-
-Certamente. Arrivo subito.- chiuse la chiamata e aprì il suo armadietto, mettendoci dentro i libri scolastici e l' astuccio. Mise poi dentro lo zaino i biscotti preferiti di Molly e il suo inquietante pupazzo di pezza. Era un coniglio bianco che sembrava avesse il viso triste invece di uno felice come tutti gli altri giocattoli. Louis doveva ancora capire che diavolo ci vedeva di bello sua sorella in quel peluche.
Si incamminò nei corridoi e, svoltando un angolo, andò a sbattere contro Harry. -Ops!- disse Louis, per poi alzare lo sguardo e riconoscere il riccio.
-Ciao.- gli sorrise quest' ultimo -Stavo appunto venendo a chiamarti. Devo parlare con te.-
-No. Non devi, invece. Vado di fretta, perciò...- lo sorpassò e riprese a camminare. Harry camminò al suo fianco, tentando di farmarlo. -Per favore, Louis. Non fare così. Dopotutto, sei il mio Sub.-
-Sbagliato. Lo sarò solo se voi dominatori vincerete i giochi.- sbottò Louis, aprendo le porte della scuola e andando al parcheggio. Tirò fuori le chiavi e aprì la macchina. -Dove stai andando? Hai il permesso del preside?-
-Sì, ce l' ho. Comunque, non è affar tuo dove vado. Ho un impegno.- rispose secco, salendo poi al posto del guidatore. Guardò confuso Harry che era entrato nella sua macchina e si stava mettendo la cintura. -Che fai?-
-Una volta che avrai finito con il tuo "impegno", parleremo. Perciò, vengo con te.- Louis rabbrividì.
No... Non avrebbe permesso né in cielo né in Terra che Harry e Molly si incontrassero. Molly era da quattro anni il suo segreto più grande. Solo Stiles, Liam e Niall sapevano di lei.
-Neanche per sogno. Sparisci!- ordinò, indicando la portiera. Harry lo guardò con un sopracciglio alzato. -Sono io che ordino, non viceversa. Io vengo con te. Punto e basta.-
-E il permesso del preside?-
-Sono un Dom. Ho più libertà di te, dolcezza.- gli sorrise maligno. Louis sbuffò e lo guardò successivamente con tristezza. -Va bene. Però giurami una cosa: non dirai a nessuno quello che vedrai, ok?- Harry annuì e Louis mise in moto la macchina.

Louis corse velocemente, seguito da Harry, verso la stanza in cui avevano messo sua sorella.
Quando arrivò d' avanti alla porta vide Ally, il Dr. Winckle e Mr. Puckette. -Louis!- lo salutò quest' ultimo, prima di accorgersi di Harry -E lui chi è?-
-È con me. Molly come sta?- chiese, preoccupato per la sua piccola. Brandon Puckette scosse la testa. -Come prima, Louis. Se vuoi puoi entrare. Ma se diventa aggressiva, chiamaci.- Louis annuì e aprì la porta, seguito da Harry.
Molly stava distruggendo la sedia e aveva ribaltato il tavolo di legno. I suoi capelli castani e rosa erano sciolti sulle sue spalle e sulla sua schiena e si erano mischiati come il gelato alla fragola e al cioccolato. Le sue urla mettevano i brividi.
-Chi è?- chiese Harry, mettendo una mano sulla spalla di Louis per proteggerlo da qualsiasi cosa. Louis tolse la sua mano e la strinse per un attimo, tentando di tranquillizzarlo. -È mia sorella minore. Molly Tomlinson.- non appena lo disse, Harry sbarrò gli occhi e la bocca, boccheggiando senza parole.
Louis provò a entrare nella camera, ma venne trattenuto dal riccio. -Non farlo. Ti farà del male.-
-Molly non mi fa mai del male. Non importa in che condizioni è.- gli sorrise gentilmente, togliendosi poi dalla sua stretta.
Si avvicinò lentamente alla sorella, la quale si era accucciata sul pavimento e piangeva.
-Mamma e papà... non sono mamma e papà...- ripeteva con l' affanno. Louis corrugò la fronte. Che stava dicendo?
-Molly?- la chiamò e prese dallo zaino il coniglietto -Guarda chi c'è.- Molly alzò piano la testa e tirò su col naso -Buddy...- disse debolmente, prendendo il coniglietto e stringendoselo al petto.
Nel frattempo, Harry aveva trovato il coraggio di avvicinarsi e aveva affiancato Louis.
-Molly, ti presento Harry. Harry, lei è Molly.- disse Louis, tentando di non spaventare la sorella. Molly odiava gli sconosciuti.
La ragazza lo guardò con gli occhi rossi e lucidi. -Ciao.-
-Ciao.- sorrise Harry. -Molly... stai bene? Ti è successo qualcosa?- chiese Louis, inginocchiandosi di fronte a lei. Molly lo guardò con paura e tristezza. -Mamma e papà... non sono mamma e papà.-
-Che significa, piccola?-
-Li ho sentiti. Una mattina. Il giorno in cui ho sentito dolore.- Louis capì che intendeva il giorno dell' incidente. Molly lo chiamava sempre in quel modo.
-Per questo eravamo in auto. Tu eri agli allenamenti di calcio. Mamma e papà mi stavano portando dai nonni.- Louis si accigliò. Non avevano più nonni da quando Louis ne aveva memoria.
-Molly, che cosa vuoi dire quando dici che mamma e papà non sono mamma e papà?- chiese, sempre più preoccupato. La cosa non gli piaceva affatto. -Ci hanno adottati?-
-No...- Molly scosse la testa, lo sguardo fisso nel vuoto. -Loro non ci hanno adottati.- alzò la testa e guardò il fratello. -Loro ci hanno rapiti.- fu tutto quello che Louis udì, prima di svenire a terra.
Molly guardò con incredulità Harry, che aveva smesso di respirare.
-Perché si è addormentato?-

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-Kitta <3

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