1 - fine vacanze

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Uffa odio l'ultimo giorno di vacanza da domani rinizia l'abitudine. Io mi chiamo Jessica ho 16 anni. Sono alta 1,65m (lo so sono bassa ma cosa ci posso fare se da piccola non mi hanno tirato tanti calci nel sedere per farmi alzare?) capelli lunghi più di metà schiena lisci e di colore castano con riflessi al sole rame (li adoro) occhi color castano scuro (tipo nutella) e di corporatura sono normale.

"Dai Anne sbrigati che tra poco dobbiamo andare a comprare le ultime cose scolastiche" si lo so non si deve ridurre all'ultimo giorno a comprare il materiale ma non ne avevamo voglia prima.

"Si un attimo Jessy! Oggi sei più impazziente del solito!" urla dalla sua stanza. Anne è alta poco più di me ha i capelli mossi corti fino alle spalle castani e occhi castani entrambi scuri. Io e lei eravamo uguali solari, spensierate, felici e vedevamo solo i lati positivi di tutto mentre ora io sono l'opposto dopo ciò che mi è successo due anni fa sono diventata acida, stronza e fredda, mi hanno pure chiamato ' cuore di ghiaccio' da quanto sono impassibile. Ma sono ancora timida e riservata. Tutti credono che sia impassibile pure mia madre ma in realtà sono fragile come una foglia. E solo Anne lo sa perché con lei sono me stessa e sa tutto, proprio tutto, di me.

"Sono pronta" dice scendendo le scale

"Finalmente era ora!" dissi spazientita

Prendiamo il pullman e andiamo alla libreria di pont-saint-martin a comprare il materiale.

Appena arrivate Anne mi chiama

"Jessy vieni a vedere qui!" quasi urla stava fissando delle stilografiche della pellican davvero graziose. Io l'avevo comprata una l'anno prima e scrivono divinamente.

"È una stilo e allora?" chiedo indifferente

"Io la compro" dice subito e la prese

Io successivamente mi dirigo dalla parte dei quaderni e ne prendo alcuni per poi dirigermi alla cassa dove mi attende già Anne.

"Ti va di prendere un gelato prima di ritornare a casa?" mi chiede Anne vedendo la gelateria Ivana aperta.

"Si va bene" e andammo a prendere il gelato. Io presi biscotto, nocciola e caffè mentre Anne menta, cocco e yogurt. E andiamo al parco per poi sedervi sotto a un larice.

"Jessy sei pronta ad andare a scuola domani e rivedere quella gallina di Nataly?" mi chiede preoccupata. Nataly è bionda e occhi verdi è tutta forme ed è il capo cherleeder della nostra scuola. Io, Nataly e Anne eravamo amiche prima che iniziasse il liceo. Ma dopo Nataly cambiò e diventò cattiva con noi ma soprattutto con me e non so cosa gli ho fatto.

"No tanto ormai ci sono abituata alle sue cattiverie. Tu invece sei pronta?" chiesi malinconica

"Se devo essere sincera no, ho paura che quest'anno ci faccia di peggio." dice tristemente nemmeno lei sa cosa gli abbia fatto cambiare idea.

"Dai andiamo che se no perdiamo anche l'ultimo bus e poi ci tocca farla a piedi" dissi alzandomi e per poi aiutare lei. Andiamo alla fermata e il ritorno è silenzioso, ne io ne Anne abbiamo voglia di parlare ma preferiamo riflettere.

***

Appena tornata a casa mia mamma mi fa di nuovo il solito rimprovero.

"Signorina è questa l'ora di tornare a casa? Sono le otto di sera e io ho già mangiato. Quindi o ti prepari qualcosa da sola oppure non mangi. Vergognati domani c'è scuola e tu non hai ancora preparato nulla!" dice mia madre con rimprovero

"Sisi tanto la cena me la preparo sempre da sola perché non c'è mai nessuno e comunque smettila di farmi la predica perché se volevo potevo tornare anche più tardi e non dire che ti sei preoccupata perché altrimenti mi avresti contattata ma a te non te ne frega niente." urlo dalla rabbia che ho. Salgo le scale e sbatto la porta della mia rispettiva stanza, la chiudo a chiave e mi butto sul letto. Inizio a piangere soffocando i singhiozzi con un cuscino. Tutte le volte la stessa cosa non ce la faccio più.
Quando ho finito di piangere scendo dal letto, preparo lo zaino e i vestiti per domani. Guardo l'ora ed è 00:35 e non ho per niente sonno. Il telefono inizia a squillare

"Ma chi è quel pazzo che mi chiama a quest'ora?" mi domando mentre prendo il telefono ed è la mia pazza amica Anne. Chi altro poteva essere se non lei?

"Pronto?"

"Ciao Jessy sono Anne lo so che sono pazza a Chiamarti a quest'ora e mi dispiace se ti ho svegliato ma ti volevo chiedere oggi al parco sei pronta a ritornare la vicina di banco invisibile agli occhi di Luca?" mi domanda sono pronta a passare un anno in cui lui non mi vede come se non esistessi?

"Tranquilla non dormivo e si sono pronta ad essere inesistente ai sui occhi così non potrà darmi fastidio." dico tranquilla è vero se per lui esistessi sarei in costante pericolo perché ti usa per i suoi scopi e poi ti abbandona in un angolo come se fossi un giocattolo da usare a suo piacimento.

"OK allora di lascio tranquilla Jessy notte"

"Notte e ti voglio bene pazza" dico affettuosamente

"Anch'io fredda" è già io per gli altri sono la tipica stronza.

Penso a cosa intendeva dire Anne con sei pronta a non esistere per Luca e più ci penso e meno sono sicura di riuscirci ma tanto poi io e lei rinizieremo a prenderlo in giro e sparlare fra di noi come abbiamo sempre fatto senza problemi. E mi addormento sognando io da piccola con Anne al parco giochi sull'altalena che facevamo a gara a chi arrivava più in alto e per prima.

😎😎😎

Ciao ragazzi spero che ci piaccia è il mio primo libro.

Per favore lasciate commenti così che io possa capire.

Bye rosadidiamante🌹

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