Capitolo 20

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Allyson e Julian finalmente erano marito e moglie.

Tutta quella tortura era completamente finita e Darren ben presto sarebbe ritornato alla sua solita vita, con le solite persone, nella solita casa e nei soliti traffici.

Tutto era finito.

Era stato felice per Julian, si era anche commosso quando lo aveva visto baciare Allyson e stringerle le mani con amore: lei era la ragazza di cui si era innamorato follemente ed era giusto che l'avesse sposata.

Julian se lo meritava e anche Allyson, nonostante i suoi modi di fare esuberanti ed arroganti, era davvero una brava ragazza.

Tutti quel giorno erano felici e avevano anche ricevuto il loro lieto fine, solo Darren sembrava essere estraneo a quella sensazione.

Dopo la cerimonia e la cena gli invitati si trovavano avvolti nell'euforia generale, lui, al contrario, camminava con la sua coppa di champagne in mano, simile ad un fantasma.

L'euforia era diventata una specie di habitat per ciascuno e lui non faceva altro che pensare di aver perso tempo; aveva perso l'opportunità di riappropriarsi della sua vita.

Ogni cosa era perduta, la sua Cerys era perduta per sempre.

Aveva creduto come ogni volta di poterla odiare, dimenticare e sostituire, ma non appena aveva visto l'unione di Allyson e Julian, aveva pensato a lei.

Aveva pensato davvero ad una vita con lei.
Lui la amava e la desiderava più di ogni altra cosa al mondo, ma non poteva averla, non più.

Doveva arrendersi quella notte: per la seconda ed ultima volta le avrebbe dovuto dire addio.

La sua dolce Cerys...

La vide, seduta al suo tavolo con quel fare annoiato che ascoltava le chiacchiere degli altri mentre Edison era altrove: una delle sue caratteristiche migliori.

Era così bella...

Sembrava una sorta di ritorno al passato, più precisamente quando l'aveva notata seduta su quello sgabello la prima volta in cui si erano visti.

Anche allora era bella, e ancora lo sarebbe stata.

La osservó per tutto il tempo necessario per poterla ricordare per sempre, poi si fece coraggio e si avvicinó.

Cerys si accorse immediatamente del suo arrivo e il suo umore si tramutó, Darren si accorse della sua tensione e quando le fu accanto le chiese, ignorando il resto del mondo: - Vorresti ballare con me? - e le tese una mano mentre nostrava un caldo e innocente sorriso.

Lei lo fissó interrogativa, poi accettó il suo invito e, preso in mano il suo strascico, lo seguì.

Si ritrovarono in mezzo alla sala, insieme a molte altre coppie fra cui i due sposi; si stava ballando un lento e Darren e Cerys presero i loro posti.

Il ragazzo prese il controllo della situazione e avvicinó la giovane al proprio corpo.

Cerys rabbrividì e Darren percepì la sua pelle accapponata grazie alla mano che teneva premuta sulla schiena, così le chiese: - Hai freddo?

- Si - mentì lei sfidandolo.

- Non dovresti mentirmi - la avvertì il ragazzo, facendo attenzione che nessuno dei presenti potesse captare i loro discorsi.

- Io non sono come te, non dico menzogne. - lo accusó la ragazza senza un motivo ben preciso.

- Allora avresti dovuto dirmi che tutti questi brividi sono causati dal contatto con il mio corpo. - e la strinse ancora di più facendo sì che i volti si avvicinassero e i corpi aderissero.

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