Capitolo 15

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Erano stati giorni terribili per Cerys insomma, ma non erano stati da meno neppure per Darren.

Il ragazzo, infatti, era alle prese con il loro folle piano per potersi avvicinare ad Urial e Oliver.

Fu essenzialmente quello il motivo per il quale stava lontano da Cerys, ma a contribuire ulteriormente fu anche il piano stesso ideato con Julian poichè prevedeva l'avvicinamento a Leah.

Darren si era sbarazzato della sua presenza tempo fa e sapeva non sarebbe stato semplice riavvicinarsi, infatti solo dopo innumerevoli e sacrificanti sforzi riuscì ad ottenere un appuntamento vero e proprio, e per giunta quella sera stessa.

Darren non vedeva Cerys da giorni e si sentiva quasi impazzire; a peggiorare la situazione vi era anche la consapevolezza di dover frequentare un'altra ragazza che in un modo o nell'altro gli avrebbe portato in mente Cerys.

Cerys. Cerys. Cerys.

Il suo nome era inciso nella sua mente, inutile negarlo, ma fu una fortuna: Darren era intenzionato a portare a termine quel progetto grazie al pensiero della ragazza e che tutto era per lei e la sua salvezza.

Era quella la sera dell'appuntamento e Darren non si era neppure preoccupato di curare il suo aspetto esteriore, non ne aveva voglia e sapeva che comunque Leah sarebbe caduta ai suoi piedi: aveva sempre avuto un debole per lui.

Darren ricordava ancora i giorni in cui la frequentava e Leah non faceva altro che stargli addosso, pensarlo, elogiarlo, adorarlo e perfino amarlo.

Era stata così pazza di lui che Darren aveva temuto di non liberarsene mai, ma con l'arrivo della sua vera dolce metà, Leah era scomparsa.

Riconquistarla anche solo per finta non sarebbe stato semplice.

La stava attendendo in quel ristorante da circa 20 minuti e quasi credette di essere stato preso in giro da Leah, di essere vittima della sua vendetta, ma si ricredette non appena la vide arrivare, scortata da un cameriere.

La osservó attentamente, com'era sua consuetudine fare,senza lasciar sfuggire alcun dettaglio: i capelli biondi erano perfettamente raccolti in una coda alta, gli occhi sapientemente truccati, il fisico slanciato e snello era messo in risalto da un vestitino provocante blu elettrico, tacchi alti.

La sua bellezza non poteva essere negata nè lo sguardo quasi oltraggiato che aveva puntato su Darren.

- Caspita, sei in ritardo di almeno 20 minuti...credevo non arrivassi più - inizió a dire il ragazzo con fare malizioso, facendo finta di non notare i suoi occhi segnati da una profonda soddisfazione.

- In effetti ho preso in considerazione questa tua ultima opzione - disse Leah mentre prendeva posto di fronte a Darren e ignorando il suo aiuto nel farla accomodare.

- Saresti venuta - la provocó Darren sedendosi di fronte a lei - Hai sempre amato passare del tempo con me.

- Ne sei sicuro? - chiese Leah cercando di reggere il suo gioco e dimenticando quei forti sentimenti che provava per lui.

- Devo ricordarti tutti i nostri dopocena? - continuó Darren con quella sua provocazione ammiccando un sorriso malizioso.

- Errori, cose inutili, bravate che non capiteranno mai più - disse in maniera sfuggente la ragazza mentre venivano serviti poichè il giovane aveva già pensato a tutto.

Darren cambió argomento, doveva proseguire su un'altra linea, così disse: - Mi sono preso la libertà di ordinare anche al posto tuo...so che questo, dopotutto è il tuo piatto preferito.

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