Capitolo 16

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Differentemente da come pensato, Darren trascorse l'intera nottata con Leah.

La sua stessa mente gli aveva giocato un orrido scherzo.

Le mani di Leah erano state tanto soavi da avergli fatto credere che in realtà si trovasse con Cerys.

Era stato sicuro che i capelli che aveva accarezzato e stretto fra le mani fossero quelli di Cerys; che quel profumo appartenesse alla sua Cerys; che quel corpo sotto il proprio fosse quello di Cerys; che quei gemiti provenissero dalla gola di quella stessa ragazza che ormai popolava tutto di lui e in lui.

Nella sua mente, Darren aveva fatto l'amore con Cerys, l'aveva resa sua per l'ennesima volta.

Era stato sicuro di averla spogliata lentamente e delicatamente, di averla assoporata istante dopo istante, di averla stretta e adorata più di ogni altra cosa al mondo, di averle detto "ti amo" e di aver udito quelle stesse parole uscire dalle sue labbra.

Dio quanto l'aveva amata quella notte.

Era stato certo che quella fosse stata la sua serata migliore, ma quando aveva aperto gli occhi all'alba, si era accorto che tutta quella magia era stata un'illusione.

In realtá aveva fatto del semplice sesso con Leah.

Sconfortato era uscito da quella casa a quell'orario anomalo e si era diretto in hotel.

La sua passione per Cerys era stata così potente da trasportarla in una realtà alla quale non apparteneva.

Dio quanto la desiderava.

Dio quanto le mancava

Dio quanto la amava.

Cerys si trovava ad un passo dalla sua esistenza, ma non poteva in alcun modo toccarla...non in quel momento...non in quel contesto...non con Edison di mezzo.

Avrebbe tanto voluto che quel tipo scomparisse e la lasciasse vivere: lui non la amava come Darren; lui non le dimostrava il suo affetto come avrebbe fatto Darren; lui non sapeva proteggerla come Darren; Edison non era Darren e non avrebbe mai potuto eguagliarlo.

Il giovane scacció via dalla mente tutti quei pensieri e salì in camera sua.

Voleva chiudere gli occhi e dimenticare quella notte, far finta che non fosse mai accaduta...ma era consapevole che non sarebbe mai successo.

Infiló la chiave nella serratura e proprio quando stava per aprire la porta sentì come unavspecie di urlo provenire dalla camera di Cerys.

La vocevsembrava addirittura la sua.

Immediatamente il suo istinto protettivo si risveglió e accorse alla porta della ragazza.

Non perse tempo nel chiamarla o nel bussare: afferró il taglierino che aveva in tasca e forzó la serratura.

Si gettó dentro di colpo e si diresse immediatamente nella camera da letto dove, inaspettatamente, la vide ridere con addosso un ragazzo irriconoscibile.

Che Cerys fosse ubriaca?

Darren si gettó su di loro e con uno strattone spinse via quel ragazzo sul pavimento liberando Cerys, la quale vedendolo chiese allarmata: - E tu che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?

- Cosa faccio io? - perse immediatamente il controllo Darren ed esclamó con gli occhi strabuzzati e colmi di rabbia - Tu piuttosto cosa stai facendo sotto un idiota qualunque che nemmeno conosci?! Sei ubriaca!?

- Ma che stai dicendo? - chiese oltraggiata Cerys mentre si alzava dal letto e prestava soccorso al ragazzo finito per terra.

- Chi è? E cosa ci fa in camera con te? Edison lo sa? - chiese tempestivamente Darren senza riuscire a inquadrare quel tipo.

- Darren, è Simon - rispose Cerys fulminandolo con lo sguardo - Simon Brennan, il mio migliore amico...dovresti ricordarti di lui.

- Simon?! - esclamó Darren alzando un sopracciglio confuso e spostando lo sguardo sul povero ragazzo che aveva scaraventato sul pavimento senza pietá.

- Eh già, Darren...ne é passato di tempo - disse Simon massaggiandosi la testa e senza mostrare alcun segno di rancore per ció che gli era appena capitato.

- Credevo fossi scomparso - disse Darren stringendogli la mano che egli stava tendendo verso lui in segno di saluto.

- È tornato per me - si intromise felice Cerys mentre si stringeva al corpo dell'amico.

- E come mai? - indagó Darren senza riuscire a collegare nessuna di quelle informazioni.

- Mi ha cercato Julian - spiegó Simon - Per proteggere Cerys. - completó poi guardando Darren.

- Cosa? Perchè? - chiese la ragazza scossa da quella nuova notizia.

- Perchè nei paraggi ci sono sia Urial che Oliver. Ricordi? - chiese con una smorfia crudamente Darren.

- Come farà a proteggermi? - chiese Cerys visibilmente stupita.

- Ho lavorato come guardia del corpo e sono esperto in un paio di cosette che è meglio non menzionare - spiegó Simon facendo un occhiolino divertito e senza fornire nessun'altra informazione utile per non fare impressionare Cerys.

Era da tanto che non si vedevano in fondo: logico che egli avesse imparato a fare molte cose che Cerys non poteva neanche immaginare.

- Simon non smetterai mai di stupirmi - rise Cerys come se le avesse detto la cosa più normale del mondo.

Darren fissó quella coppia di amici unita dopo tanto tempo e provó invidia nel vedere che Cerys era così felice con lui.

Nel profondo, Darren avrebbe voluto che anche il loro incontro fosse stato come quello con Simon. Avrebbe voluto che anche il loro incontro fosse stato ricco di gioia e felicità.

Cerys, invece, quando aveva visto Darren era rimasta pietrificata, incapace di comprendere, di agire, di comportarsi in un qualsiasi modo.

Era apparsa come bloccata, ma con Simon invece si mostrava disinvolta e normale.

Perchè?

Perchè con Simon stava così bene?

Perché con Darren si mostrava odiosa e insensibile?

Et voilà un capitolo breve, ma almeno ci sono riuscita ahahha mi scuso come sempre per l'assenza. Volevo solo comunicare che probabilmente aggiorneró la prossima settimana perchè martedì partiró per andare a Vienna e addio internet. Ultima notizia: per chi avesse seguito Liar inizialmente, sappiate che lo sto modificando e che già ho pubblicato le prime tre parti. Vi adoro buona serata❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

CajoledDove le storie prendono vita. Scoprilo ora