Capitolo 17

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Darren per i giorni successivi dovette sorbire tutte le smancerie fra Simon e Cerys.

Lei non smetteva di parlare di lui, di abbracciarlo, di stargli accanto come se non ci fosse posto migliore al mondo se non al suo fianco.

Era geloso.

Maledettamente geloso di Cerys, con la quale Simon poteva stare così felicemente e bearsi di tutti i privilegi che giá aveva goduto in passato.

Era invidioso.

Invidioso di Simon, il quale aveva libero accesso ad ogni cosa che riguardava Cerys: alle sue mani, al suo viso, alle sue parole, al suo corpo.

Non lo sopportava.

Non sopportava il modo in cui Cerys lo ignorava o lo guardava sarcasticamente come a rinfacciargli che Darren non avrebbe mai potuto avere la stessa confidenza concessa a Simon.

Anche quella sera Cerys mostró quello stesso sguardo mentre stava seduta accanto al suo migliore amico nel salotto di casa Donovan.

Era stretta al suo braccio che rideva per una qualche battuta di Julian che aveva stretto per le spalle Allyson.

Darren seduto accanto a quel patetico quadretto strinse in mano il bicchiere di scotch che gli era stato versato e con rabbia lo posó rudemente sul tavolino.

Tutti si voltarono verso lui per via fi quel terribile frastuono ed Allyson osó chiedere: - Ehm..Darren, va tutto bene?

- Si...magnificamente - rispose lentamente il ragazzo mentre guardava con odio Cerys, la quale a quel contatto visivo si strinse instintivamente a Simon.

- Darren - lo richiamó subito Julian interrompendo Allyson, che stava per parlare - Forse sei stanco, è meglio che tu vada.

- Si - concordó ancora il ragazzo come se fosse un robot con quelle sue risposte fredde e secche.

Nel silenzio generale, poi, Darren si alzó e si diresse all'ingresso per prendere il suo cappotto e andare via; Allyson allora chiese: - Aspetta Darren...non puoi rimanere con noi? - e si alzó per andargli incontro.

- No Allyson, sono stanco e voglio andare a dormire - si giustificó Darren guardandola senza alcuna espressione in particolare.

- E come facciamo con Cerys? Lo sai che oggi Simon si ferma a dormire qui da zia Marianne - tentó di concincerlo la ragazza.

Il giovane parve rifletterci su, poi disse freddo come il ghiaccio: - Io sto andando via, se Cerys vuole venire, bene, altrimenti si arrangi - e indossó il suo cappotto con noncuranza come se non stesse facendo un dispetto o un torto a nessuno.

Cerys, che aveva udito esattamente come gli altri la conversazione, si alzó e disse scocciata: - Aspettami, sto arrivando.

Poi, sotto lo sguardo vigile di Darren salutó Julian e Simon; ovviamente, con quest ultimo si sbilanció, abbracciandolo teneramente e posandogli un bacio possente sulla guancia.

Come faceva a trasformarsi nella creatura più odiosa possibile quando si trovava con quel damerino?

La seguì ancora con lo sguardo fin quando non lo raggiunse all'ingresso, ove indossó lentamente il suo cappotto rosa cipria, così maledettamente attraente su di lei, e abbracció Allyson augurandole la buona notte.

Insieme, poi, si diressero all'auto parcheggiata fuori accompagnati dagli occhi di Julian ed Allyson, i quali stavano attendendo che partissero con tranquillità.

Salirono in auto e partirono senza proferire nessuna parola.

Sembrava uno dei loro soliti viaggi silenziosi e che metteva alla prova la pazienza di entrambi, ma quella volta era destinato ad essere qualcosa di diverso.

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