"Cos'hai combinato sta volta?" Sbuffa Rugg spegnendo la play e portando la sua attenzione su di me.

"Per caso Martina è passata di qui?" Domando avendo ormai perso le speranze.

"No, oggi non è venuta a casa mia, perché?" Risponde lui aggiustandosi il ciuffo.

"Così mi fai preoccupare, le è successo qualcosa per caso?" Domanda Diego, oggi mi sento stranamente buono quindi decido di non mandarlo a fanculo per aver interrotto la conversazione.

"Abbiamo litigato e si è incazzata parecchio, tanto che ha deciso di raggiungere sua madre a Madrid, ne sapevi qualcosa al riguardo?" La tensione aumenta in me quando tocchiamo quest'argomento.

"Ma che cazzo? No, assolutamente, non ne sapevo nulla. Pensavo che mi dicesse tutto però, sono suo cugino!"

"Stamattina mi ha detto che era una cosa che sua madre aveva programmato da tanto tempo, Tini però ha deciso di partire solo adesso per farmi una sorta di dispetto e merdate del genere,prima non voleva." Alzo gli occhi al cielo. Se non lo sa nemmeno Ruggero sono praticamente fottuto. Non ho la più pallida idea di quale sia l'indirizzo di sua madre. So solo che è a Madrid, che è una fottuta gigantesca città.

"Mi stai dicendo che in questo momento lei è già lì?" Gli occhi di Ruggero si immergono di lacrime, un misto di rabbia e dispiacere.

"Merda, non ne ho la più pallida idea." Roteo gli occhi irritato, ma non posso mollare giusto adesso, in qualche modo devo raggiungerla "Telefonale,no?"

"Jorge,tu però perché l'hai fatta incazzare? Per averla fatta partire avrai combinato una cazzata colossale!" Ruggero se la prende con me come sempre, non lo sopporto quando fa così, in questo momento dovrebbe aiutarmi.

"Ruggero, avevi promesso di dare fine al continuo 'senso di protezione' nei confronti di Tini. Quando Tini ed Jorge si misero insieme giurasti che se per caso loro due avessero litigato tu non ti saresti intromesso." Interviene a quel punto Diego, se non fossi così teso per la faccenda di Martina, probabilmente l'avrei ringraziato per aver preso le mie difese.

"Avete ragione,scusatemi." Sospira Ruggero per poi uscire dalla tasca il suo cellulare e comporre il numero di Tini. Merda,risponde la segreteria.

"Ha il telefono spento, sicuramente sarà già sopra l'aereo!"  Wow,che genio che sei Diego, davvero, da solo non ci sarei mai arrivato. Sono sarcastico ovviamente.

"Rugg, ricordi quando all'accampamento ti dissi della telefonata di mio padre?" Domando ansioso, non so come potrebbero reagire entrambi.

"Si, tuo padre ti propose di vivere insieme a lui e alla sua compagna a Madrid, ma cosa c'entra questo, adesso?" Mi chiede confuso. Ruggero fa' due più due,cazzo.

"Questo è l'unico modo che ho per avvicinarmi a Martina. Lei in questo momento è a Madrid? Bene, sarei disposto persino a vivere con mio padre e la sua compagna, per lei. Beh, in realtà non so dove Tini e sua madre possano abitare, ma credo che in qualche modo lo scoprirò." Esclamo.

"Jorge, ma questa è una pazzia. Come farai con la scuola? Ed io e Diego? Jorge, siamo i tuoi migliori amici." Questa notizia sembra renderlo triste.

"Ho già fatto e superato gli esami di maturità,  mi perdo solo la consegna del diploma, ma posso sempre farmelo spedire. Per il resto, anche a me dispiace, davvero, ma devo andare a cercarla a tutti i costi. Mi mancherete entrambi, ma potrò sempre scendere qui a Buenos Aires una volta ogni tanto." Rispondo anche se un po'incerto.

"Stiamo sempre parlando dell'altra parte del mondo Jorge, sarai lontanissimo da tutti noi. Ci mancherai." Diego abbassa lo sguardo malinconico, per nascondere gli occhi lucidi. Lo abbraccio per consolarlo, ed ammetto che lasciare la mia amata Buenos Aires e i miei amici, mi costa parecchio. Ma in questo momento ho bisogno di Tini.

Quel maledetto campeggio.Where stories live. Discover now