"Questo era prima di conoscerla." Le urlo contro ma questo non sembra interessarle. Non so nemmeno perché sto perdendo tutto questo tempo con lei invece di andare a cercare il mio ángelito. Non sarà possibile. Non starà mica andando a raggiungere sua madre a Madrid. Ma se invece è vero? Cazzo non potrei vivere un giorno senza di lei. Come cazzo farei però a raggiungerla? Madrid è dall'altra fottutissima parte del mondo. Che conosco benissimo tutti gli angoli di quella città, questo sì, ma devo trovare un fottutissimo modo per partire.

Ma certo. Cazzo, come ho fatto a non pensarci prima? Mio padre. Mi basterà fingermi interessato alla sua vita sentimentale di merda e alla sua nuova compagna. Voleva che andassi a vivere con lui,no? Aveva preso un biglietto anche per me,no? Mi basta solo raggiungere mio padre, che è ancora a Buenos Aires.

-Cazzo rispondi!- Penso tra me e me quando digito sul mio Iphone il numero dio mio padre. Perché cazzo non risponde? Ecco, è partita la chiamata. Merda, ora che gli dico?
"Ehm,pronto?" Farfuglio quando sento la voce di mio padre.

"Jorge?" Risponde lui dall'altro campo del telefono, sicuramente sorpreso da una mia chiamata.

"Uhm,si,ecco..chiamavo solo per scusarmi per come ti ho risposto l'altro giorno al telefono, ho esagerato."
"Non preoccuparti, ovviamente mi farebbe ancora piacere se andassi a vivere con me e Mariana, sicuramente preferirai restare qui a Buenos Aires, ma avevo preso comunque un biglietto aereo per te, nel caso cambiassi idea."

"L'ho cambiata, infatti." Ovviamente non sa che è il motivo del mio cambiamento di idea è solo per lo scopo di raggiungere Tini, ma è meglio che non dica niente riguardo lei.

"Mi stai dicendo che saresti disposto a partire questo pomeriggio?"  Il suo tono è palesemente sorpreso. Cazzo,dovrò partire questo stesso pomeriggio? Ancora meglio. Raggiungerò più facilmente Martina, anche se non ho la più pallida idea di dove possano vivere lei e sua madre, ma lo scoprirò.

"Va benissimo." Fingo che me ne importi qualcosa. Non che non tenga a mio padre, ma ho perso  il buon legame con lui da quando mia madre se n'è andata.

"Perfetto allora! Il volo è per le tre del pomeriggio e beh..sai già dove trovarmi. Ti voglio bene Jorge. Saremo una famiglia perfetta." Conclude e non posso fare a meno che chiudergli il telefono in faccia. Non ho intenzione di rispondergli 'anche io ti voglio bene' o merdate del genere. Io e mio padre non viviamo più nella stessa casa da tempo.  Quando compì diciotto anni decisi di comprare un appartamento tutto mio con i soldi che misi da parte. L'unico motivo per cui adesso voglio andare a Madrid è per Tini, di certo non per mio madre e la sua compagna di merda. Mancano ancora alcune ore prima della partenza decido quindi di andare prima a cercare Tini,  magari era solo nervosa e magari è ancora qui a Buenos Aires. Come faccio però a sapere se lei è ancora qui? Non ho il suo numero, ed anche se ce l'avessi non risponderebbe sicuramente. Ruggero. L'unica mia speranza è andare a vedere se Tini è a casa di suo cugino.

Passo da casa mia per preparare le valige, dopo salgo immediatamente in macchina per raggiungere casa del mio migliore amico. Fortunatamente impiego solo qualche minuto prima di finire nella sua abitazione.

"Ciao Maria." Sorrido quando sua madre mi apre la porta, lasciandomi entrare.

"Jorge! Quanto sei cresciuto!" Esclama come al solito lei, nonostante sia passata solo qualche settimana dall'ultima volta che mi ha visto. "Ruggero è in camera sua" Mi faccio strada verso il lungo corridoio per poi raggiungere la camera di Ruggero. È sdraiato nel suo letto come al solito ed è intento a giocare ai videogiochi con Diego, non sapevo si trovasse anche lui qui.

"Amico,spegni tutto, dobbiamo parlare." Li interrompo sedendomi sul suo letto, ci conosciamo da quando più o meno abbiamo sei anni a testa, ogni volta faccio come se fossi a casa mia.

Quel maledetto campeggio.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ