Capitolo 39

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"La verità James, voglio solo e soltanto sapere la verità"
Si alza dal letto e con le mani tra i capelli comincia a camminare avanti e indietro per la piccola stanza. "Non c'è nulla da dire Jodie se non che tu non sei niente di ciò che c'è scritto in quel messaggio"
"E allora cosa sono? Dimmi una volta per tutte cosa sono io per te"
"Temo niente"
"N-niente?"
Solleva leggermente le spalle.
"Sai... Per un attimo ho seriamente pesato che tu stessi cambiando, che stessi cambiando in meglio, ma credo proprio di essermi sbagliata... " apro l'anta dell'armadio. "Tu non puoi, anzi, non vuoi cambiare... Sei troppo preso dal tuo mondo di merda in cui sei circondato da gente di merda" prendo velocemente i miei vestiti dalle mensole e gli lancio dritti sul letto. "Forse avrei dovuto dar retta a Sean, ma sai come si dice? L'amore è cieco, è testardo, è orgoglioso e in casi come questo... L'amore fa male, male da morire"
Si ferma davanti alla vetrata con i palmi delle mani appoggiati al davanzale. "Te ne andrai, vero?"
"È tanto evidente come cosa?"
"N-non farlo ti prego, non andartene"
"Dammi un motivo per cui dovrei restare"
Scrolla le spalle restando in silenzio.
"Immaginavo... Lascia perdere, è tutto inutile" butto con noncuranza gli abiti in valigia.
"Credo di essermi innamorato di te Jodie, questo motivo ti basta per restare?"
Rido lievemente. "Usa una scusa migliore Harris"
"No dico davvero" si avvicina prendendo entrambe le mie mani nelle sue. "Non è una scusa e ne tanto meno una frase fatta per cercare di risolvere tutto questo casino e farti restare... Ho mentito, prima ho mentito dicendoti che tu sei il niente per me" sospira profondamente.
"James... Non riesco a crederti"
"Mi stai lasciando?"
Stringo le labbra insieme rimandando indietro le lacrime. "Probabilmente si, mi dispiace"

Non nego il fatto che sto letteralmente lottando contro me stessa per non cedere alla tentazione di mettere la valigia in un angolo, abbracciarlo e dirgli Sono qui, non andrò da nessuna parte... Ne ora e ne mai... Perché la verità è una sola... Perder lui è come perdere una parte di me.

"L'avevi promesso"
"Le promesse si infrangono continuamente James... Da quanto tempo va avanti questa storia?"
"Di quale storia parli?"
"Faceva parte del piano portarmi a letto, promettermi cose forse impossibili da mantere per te e trattarmi come la prima persona che passa per strada?"
Prende una sigaretta dal pacchetto. "Tu credi che ti avrei raccontato la storia della mia vita o addirittura portato fin qui a Chicago da mia sorella se ciò che tu continui a sostenere fosse la verità?"
"Con te tutto è possibile"
Solleva le spalle aprendo la finestra. "Ok non hai tutti i torti, ma questa volta credimi... Perché quando ti dico che la mia vita senza di te tornerebbe ad essere la merda di prima, è la verità"
Chiudo a malincuore la valigia tenendo lo sguardo basso sul letto. "Noi due non siamo fatti per restare insieme... Ci abbiamo provato ma non ha funzionato, mi dispiace"
"Nemmeno uno come Richard fa per te, ma non ci hai pensato due volte a innamorarti di lui"
Gli punto l'indice contro. "N-non ci provare... Non rinvangare nel mio passato"
"Quindi è vero, tu lo amavi"
"Che idiozia è questa?"
Accende la sigaretta stretta tra le labbra. "Dalla risposta, deduco che è un si"
"Sei pieno di paranoie inutili" mi avvicino alla porta della stanza con la valigia in mano. "Se mio fratello ti chiederà qualcosa, dì solamente che ho preferito rientrare prima per lasciare più tempo a te e a Lexi"
"Dammi un'altra possibilità"
"Per restare fregata di nuovo? No James, non se ne parla"
"Mi ami, o almeno, stai cominciando ad amarmi?"

Resto immobile con le spalle rivolte verso di lui.
Forse è vero... Sto cominciando ad amarlo o forse, ho cominciato ad amarlo nell'esatto momento in cui i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta dentro quel pub.

"Jodie"
Sento la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla destra.
"Parliamone"
"Devo andare... Ho controllato i voli e tra meno di due ore ne parte uno diretto a Londra... Non mi va di perderlo e ne tanto meno mi va di restare rinchiusa ancora a lungo dentro questa stanza piena di menzogne" mi giro e lo guardo forse per l'ultima volta negli occhi. "E la risposta alla tua domanda di prima è si, sto cominciando ad amarti"
Accenna un sorriso. "Allora resta, risolveremo tutto quanto"
"L'aereo non aspetterà di certo me..." rimando indietro le lacrime per l'ennesima volta ed esco dalla stanza. "Ci rivedremo non appena tornerai a casa"
"Jodie aspetta... So che non mi crederai mai, ma se non te lo dico mi pentirò da qui a quando noi non torneremo ad essere ciò che siamo stati fino a ieri..." lo sento sospirare sopra le mie spalle. "In questi mesi con te ho realmente capito cosa significa amare una persona più di me stesso... Ho imparato a mettere i tuoi bisogni davanti ai miei, ho imparato ad accettare il cambiamento, ho imparato il significato della parola amore, insomma, ho letteralmente rivoluzionato la mia vita per stare con te, capisci? E se ora te ne andrai, molto probabilmente il vecchio James tornerà a prevelare sul nuovo"
Schiaccio il pulsante dell'ascensore evitando in qualunque modo il suo sguardo.
"Se ti amassi, cambierebbe qualcosa tra di noi?"
Sollevo leggermente le spalle. "Non in questo momento"
"In un domani?"
"Devo andare, l'ascensore è arrivato"
Prende delicatamente il mio polso facendomi voltare verso di lui. "Una parte di te apparterrà sempre a me e sappi che, questo non è affatto un addio... Un giorno tornerai ad essere mia e quel giorno, è più vicino di quello che tu pensi"
"Ciao James, ci rivedremo a Londra"

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Promise ~Where stories live. Discover now