Capitolo undici

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Jodie Rose May.
South Kensington, Londra.

"Siedi, per favore"
L'aria tesa e lo sguardo duro di Sean, non promettono nulla di buono.
"... frequenti James, adesso?"
"E tu invece, frequenti Lara, adesso?" chiedo, incrociando le braccia al petto.
"Sono due discorsi completamente diversi"
"In ogni caso, diversi o no, io non ti permetterò di farmi inutili prediche sul conto di James quando tu sei il primo a comportarti da perfetto stronzo, con chiunque"
"Non mi comporto da stronzo con Lara, con lei è diverso"
"Non dire stronzate, sappiamo tutti che l'unica persona per te, l'unica persona che davvero ha contato qualcosa e che davvero hai amato con tutto te stesso, è stata Isabel"
Sean sospira, passandosi una mano tra i capelli.
"E nessuna, sottolineo la parola nessuna, potrà mai prendere il suo posto, neanche Lara, anche se vagamente potrebbe assomigliarle"
"Isabel mi ha... tradito" confessa, con con un filo di voce. "E sai quand'è successo? È successo il giorno della mia laurea. Quel giorno, quel maledettissimo giorno, se ricordi bene, non è venuta a festeggiare insieme a noi... diceva di stare male, diceva che si sentiva debole e che avrebbe preferito tornare a casa per riposare" cammina, nervoso per il salotto. "Così, una volta finiti i festeggiamenti ho preso una fetta di torta e sono andato da lei, ma lei... beh, lei non era a casa, così l'ho chiamata, le ho mandato messaggi ma nulla, nessuna risposta da parte sua... ho lanciato il telefono sul sedile del passeggero e sono andato direttamente al pub da Archie, ma una volta entrato ho capito che quella decisione era stata la decisione peggiore della mia vita e sai perché? Perché lei era lì. Sai con chi? Con niente meno di James. James Edward Harris ed era circondata dalla peggiore compagnia di tutti i tempi"
Non fiato. Guardo solamente mio fratello stringere le mani in due pugni.
"Lui in quel periodo era ancora il mio migliore amico e vederlo insieme a lei è stata una... pugnalata, in pieno petto"
"Ci sarà sicuramente una spiegazione... tu e James siete cresciuti insieme e mai e poi mai lui ti avrebbe potuto fare un torto così grande, per nessuna ragione"
"Jodie, tesoro mio se ancora non l'hai capito, lui è parte di quella compagnia, lui è l'esatto clone di ognuno di loro e l'ultima cosa al mondo che voglio è che mia sorella sia per lui ciò che è stata Isabel, Vivienne, Lila e tutte le altre ragazze che sono passate dal suo letto"
"Mi dispiace Sean ma il James che descrivi tu o descrive Lara, non è lo stesso James che conosco io"
"Ma certo che non lo è" leggermente, alza il tono della voce. "Lui è un ottimo attore, un ottimo manipolatore e soprattutto, un ottimo incantatore con le parole... d'altronde fa parte di quella maledetta compagnia: o sei come loro o te ne vai e lui, è rimasto"
Sospiro, mentre torna seduto di fronte a me.
"Adesso capisco perché non voglio che tu veda quel ragazzo?"
"Non lo so, forse sotto un certo punto di vista sì, ma sotto tanti altri no"
"Fallo per me, non... frequentarlo, ti prego"
"Isabel, invece? Dov'è finita?" domando, senza pensarci due volte. "Non si è più sentito parlare di lei"
"Ora vive in Canada... con il cugino di James e se non ricordo male hanno avuto un figlio"
"Ah, è rimasta in famiglia"
"Jodie"
"Scusami, non ho potuto farne a meno" rido leggermente, mentre scarto un paio di cioccolatini fondenti. "Comunque io avrei un'ultima domanda: Lexie? Chi sarebbe questa Lexie?"
"Non ti ricordi di lei?"
"Se mi ricordassi di lei non ti avrei chiesto nulla"
Molto vagamente risponde un "Chiedi a James, lui ti saprà dire ogni cosa che riguarda Lexie" poi mi dà un bacio tra i capelli e se ne va, al piano di sopra da Lara.
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Promise ~Where stories live. Discover now