Capitolo 32

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"Jodie, posso entrare?"
Appoggio entrambe le mani sui fianchi mentre faccio un cenno con il capo a Sean e riguardo per l'ennesima volta l'enorme valigia aperta sul pavimento.
"Hai bisogno di una mano?"
"Non lo so, non so cosa portare, non so se farà caldo, non so se farà freddo, insomma, non so niente" mi siedo a peso morto sul letto.
"Maglioni Jodie, maglioni bei pesanti" accenna un sorriso strisciando la sedia di fronte a me. "Ho controllato le previsioni meteo e non danno più di cinque gradi. Sei convinta di salire su quell'aereo?"
"Ho scelta?"
"Non eri di certo obbligata, potevi semplicemente dire no, non vengo"
Piego uno dei tanti maglioni sparsi ovunque. "Avanti Sean, sai com'è fatto James" scuoto leggermente la testa. "Se non avessi accettato, molto probabilmente avrebbe mandato all'aria ogni suo piano"
"E tu cosa c'entri con lui e Lexi?"
"Vuole qualcuno al suo fianco e quel qualcuno, sono io"
Annuisce poco convinto mentre allunga le gambe sull'unico spazio vuoto del letto. "Ok, ma sappi che non mi piace l'idea che tu vada oltreoceano in sua compagnia per, per... Jodie, quanti giorni state via?"
"Una decina"
"Una decina? Stai scherzando, vero?" scatta in piedi. "Ti rendi conto di quanti giorni sono?"
"Sean, per favore. Datti una calmata e rilassati"
"Come potrei mai rilassarmi sapendoti sola con lui in America?" passa le mani nei capelli scuri. "E per di più per dieci giorni, non quattro o cinque ma dieci" sospira fermandosi con il volto rivolto alla parete color Tiffany. "Sono biglietti rimborsabili?"
"No, non lo sono" sistemo alcuni abiti piegati in valigia. "E anche se lo fossero stati, non avrei di certo cambiato idea, ci sarei andata comunque con o senza la tua approvazione"
"Va bene. Va bene. Va bene, sei libera di fare ciò che vuoi, ma la mia approvazione per quel ragazzo maledetto non l'avrai mai Jodie, mai" si risiede cercando di non esplodere in un'altra scenata tanto irritante quanto inutile. "Ora vorrei parlare con te di un altro argomento"
"Ovvero?"
"Lara"
Corrugo le sopracciglia chiudendo a fatica la cerniera del mio bagaglio. "Se è un'altra predica te la puoi risparmiare, temo proprio che non farò pace con quella ragazza, almeno per il momento"
"No, non è una predica ma qualcosa di più serio"
"Dio Sean, non avrà un altro ritardo?"
Ride lievemente andando davanti alla finestra con il pacchetto di sigarette in mano. "No principessa, nessun ritardo, o almeno, credo, spero"
Tiro un sospiro di sollievo sedendomi a gambe incrociate con una mano appoggiata al petto, non avrei di certo retto un altro "incidente" di questo tipo, soprattutto con la tensione nervosa che si è diffusa a macchia d'olio tra me e Lara.
"Quella ragazza non è ciò che pensavo"
"Stai cercando di dirmi avevi ragione Jodie, avrei dovuto ascoltarti tempo fa?" sorrido.
"Posso finire di parlare?"
Faccio cenno con la mano di continuare.
"Si è rivelata esattamente l'opposto di quello che credevo" apre di poco la finestra. "Non so come definirla"
"Strana?"
"Oltre che morbosa, gelosa ed isterica?"
Sospiro profondamente. "Cos'è successo?"
"Non ho più libertà, non ho più la mia vita di un tempo e ne tanto meno gli amici di un tempo" fa una pausa accendendo la sigaretta tra le labbra. "Secondo lei devo frequentare solo ed esclusivamente i posti che decide lei, quando decide lei e con chi vuole lei, è diventata... Pazza?"
"Ti avevo avvisato o no? Lara è vulnerabile e non vulnerabile nel senso buono, capisci?"
Annuisce appoggiando entrambi i gomiti al davanzale. "Ora capisco molte cose, ma non ho scelta" inspira del fumo. "L'ho scelta tra milioni di ragazze e ora non posso di certo lasciarla"
"Per quale motivo? Non siete di certo sposati"
"Perché nonostante il suo carattere di merda, temo di provare dei sentimenti per lei, sentimenti veri Jodie, sentimenti che non si provano con persone qualunque e sono certo che tu puoi capirmi, perché è così, vero?"
"Posso capire il fatto dei sentimenti, ma non posso capire perché ti ostini a trovare lati positivi in Lara. Non ne ha, nemmeno se scavi nel più profondo di lei" scrollo le spalle. "E stare immischiati in questo genere di relazione non farà per niente bene ad entrambi, ma soprattutto a te perché ne uscirai matto, perderai la testa e se ti ferirà tornerai a fare le stronzate di un tempo e l'ultima cosa che voglio è che mio fratello torni ad essere ciò che in realtà non è"
Lancia la sigaretta sul tetto del garage e viene ad abbracciarmi forte. "Ti voglio bene principessa"
"Anch'io te ne voglio Sean, ma pensa bene a ciò che ti ho detto, d'accordo?"
"E tu penserai bene su James?"
"Già fatto" sorrido. "E sono arrivata alla conclusione che nonostante tutto, nonostante le difficoltà e i problemi, sceglierei lui, anche tra centinai di ragazzi più belli e con il passato e una parte del presente migliore, sceglierei sempre e comunque quel ragazzo tanto complicato quanto attraente, sceglierei James altre mille volte"
Mi accarezza dolcemente la guancia con il dorso della mano e con un mezzo sorriso sulle labbra annuisce. "Sei innamorata Jodie, ti sei innamorata di lui"
"Non dire idiozie"
"Non sono idiozie, è la verità" solleva le spalle. "Te lo leggo negli occhi, sei quasi perdutamente innamorata di James Harris" mi da un bacio sulla fronte. "E non è una brutta cosa innamorarsi, cioè delle volte farà male si, ma altre, beh, altre ti riempie semplicemente la vita di felicità, tutto qui" si alza dal letto infilando le mani in tasca. "Ti lascio finire di preparare i bagagli"
Annuisco.
"Buona fortuna per domani e mi raccomando, occhi ben aperti"

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Non è il miglior capitolo della storia, lo so, ma sono ancora tipo sotto shock, emozionata ed euforica per oggi... Cioè, ho visto Cameron Dallas dal vivo! Era lì davanti a me! Cioè oddio *___*
Dopo questa piccola parentesi, vi saluto e vi mando un bacio enorme.
Vi adoro veramente tanto ♥








Promise ~Where stories live. Discover now