Capitolo ventisette

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Jodie Rose May.
South Kensington, Londra.
1 gennaio.

"Non ho la minima idea di cosa tu sia abituata a mangiare per colazione, quindi ho pensato di prendere tutto quello che ho in dispensa: dai biscotti integrali, ai cereali al cioccolato"
"Latte, con del caffè e qualche biscotto, nulla di più" sorrido, dando poi un bacio a James. "Ogni tanto yogurt bianco, ma..."
"... yogurt, dovrei avercelo"
"Non è... necessario, rilassati"
Abbiamo passato la notte insieme, non una notte di passione, di fuoco, ma una notte passata semplicemente, insieme, nel salotto di casa Harris.
"... non hai risposto alla mia domanda, stanotte"
Sospiro, avvicinando dei biscotti a me. "Possiamo non... parlarne, almeno per oggi"
"Ci siamo promessi di essere onesti, uno con l'altra quindi essere onesti vuol dire anche affrontare ogni cosa del passato, sia mia che tua"
"D'accordo" annuisco, spezzando in due un biscotto integrale. "Ma non sarà facile, soprattutto perché si tratta di quel cretino di Richard" faccio un lungo sospiro e guardando James, comincio a raccontare. "... al pub, tutto è iniziato lì... mentre  aspettavo mio fratello, al bancone ordinai un Martini, al momento del conto, allungai la banconota al barista ma qualcuno mi anticipò e quel qualcuno era Richard. Offro io, quelle furono le parole" bevo un sorso di caffè, guardando di nuovo James, seduto di fronte a me a braccia conserte. "Guardai quel ragazzo in modo strano, lo ringraziai velocemente e quando andai verso l'uscita, lui mi aprì la porta da vero gentiluomo, poi mi offrì un passaggio"
"E tu... hai accettato?"
"Diamine no, James... non sono una di quelle ragazze che accetta di salire in macchina con sconosciuti"
Tira un sospiro di sollievo.
"... una volta rifiutato il suo passaggio, mi dette un biglietto con scritto il suo nome, il suo cognome e il suo numero di telefono, con la sola raccomandazione di chiamarlo non appena avessi avuto un minuto libero e così feci, una settimana dopo lo chiamami, accettai di vederlo e a fine appuntamento lui mi baciò..."
James borbotta, accendendo una seconda sigaretta.
"... era perfetto, diamine se era perfetto... perfetto in tutto e per tutto... non aveva nulla a che vedere con i ragazzi che in passato ho frequentato, lui era un vero gentiluomo" bevo dell'altro caffè. "Un vero gentiluomo che normalmente non avrei mai preso in considerazione... durammo anni, insieme, poi lui si rivelò ciò che realmente era e presi la decisione di lasciarlo, una volta per tutte"
"Eri... innamorata?"
"Forse ero innamorata delle sue attenzioni, ma innamorata di lui come persona no, assolutamente"
"E se dovesse tornare, tu... torneresti?"
"Diamine no, per carità" allungo una mano verso lui, stringendola. "Richard è il passato, tu James dannato Harris, sei il futuro, un si spera, lungo futuro"
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Promise ~Where stories live. Discover now