Capitolo 34

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Chicago

"Essere venuto fin qui, è stato solamente tempo perso"
Lascio la mano dal manico della valigia e guardo James dritto negli occhi. "Ho sorvolato un oceano, passato quasi nove ore sospesa in aria tra perturbazioni, vuoti d'aria e ansie, mi hanno quasi perso il bagaglio e l'ultima cosa che voglio sentire è che cercare di riallacciare i rapporti con tua sorella è una perdita di tempo, Lexi non è nulla di ciò e ora, ti chiedo per favore di tornare il James che ho conosciuto, perché quello attuale, sta mettendo alla dura prova il mio sistema nervoso e ti assicuro che non è affatto divertente"
"Non puoi capire come ci si sente a non vedere la persona più cara che hai al mondo per tutti questi anni" infila la chiave nella serratura. "Non puoi capire semplicemente perché tu un fratello vicino ce l'hai" sospira profondamente. "E nonostante Sean abbia quel carattere e nonostante tu e lui non riuscite a trovare un punto d'accordo su di me, lui per te c'è sempre e non gli è mai sfiorato per la mente di abbandonarti o peggio ancora di volarti le spalle"
"Lexi non ti ha abbandonato, Lexi ha semplicemente preso in mano la sua vita venendo a studiare qui a Chicago" apro la porta della stanza dell'albergo. "Cosa avresti fatto tu al suo posto? Avresti buttato all'aria l'occasione di una vita oppure avresti fatto i bagagli e saresti partito?"
Sfrega entrambe le mani sul viso. "Non lo so Jodie, va bene?" chiude con un colpo secco la porta facendo rimbombare il rumore per tutto il corridoio. "Ora non mi va di parlare di quello che avrei fatto io al suo posto, anzi, ti dico una cosa" comincia a camminare avanti e indietro per la piccola stanza mentre io mi siedo comodamente sul bordo del letto a due piazze. "Non toccheremo più questo argomento, ne ora e ne in futuro" stringe i denti. "Sempre se io e te avremo futuro insieme"
Chiudo gli occhi in due piccole fessure e incrocio le braccia al petto. "Cosa stai cercando di dirmi?"
"Semplice" solleva le spalle buttando giacca e felpa sul letto e restando con indosso una semplice maglietta bianca a maniche corte. "Vivere giorno per giorno Jodie, tutto qui"
Annuisco. "E cosa c'entra questa tua teoria con noi?"
"Non trovo sensato il fatto che pensiamo ad un futuro insieme quando non so nemmeno se domani mattina tu sarai ancora al mio fianco"
"James" sospiro prendendolo per il polso. "Quando ti dico che resterò con te nonostante il tuo carattere di merda, fidati che è la verità. Non potrei mai abbandonarti"
"Anche Lexi la settimana prima di partire l'aveva detto"
Mi alzo in piedi con le mani appoggiate ai fianchi. "Se tu credi che io da un giorno all'altro possa abbandonarti, allora la tua fiducia nei miei confronti è pari quasi allo zero e credo anche che appunto per questo, noi due non avremmo futuro insieme" mi avvicino alla porta.
"N-non te ne starai andando?"
"Non mi lasci altra scelta James"
"No aspetta" mi prende la mano e fa avvicinare i nostri petti. "Scusami, ho il brutto vizio di non badare alle parole che mi escono dalla bocca e spesso o meglio, sempre, ferisco le persone che ho davanti" mi da un bacio sulle labbra. "E se sarà necessario mi metterò in ginocchio, cambierò carattere, ma ti prego, resta con me e non andartene"
"Non c'è bisogno e non voglio che tu cambi carattere, altrimenti non saresti più il James che ho conosciuto" accenno un sorriso. "E ora vai a farti una doccia, hai un aspetto tutt'altro che presentabile, poi andremo al campus da tua sorella, d'accordo?"
Annuisce dandomi un altro bacio. "D'accordo, ma al mio ritorno, tu sarai qui, vero?"
"Si Harris, sarò qui, non temere"
Sorride sfilando anche la maglietta bianca lasciando in bella vista tutti i tatuaggi dipinti sulla pelle. "Se devo essere sincero, più si avvicina l'incontro con Lexi e più l'ansia si impossessa di me"
"Credo che sia una cosa del tutto normale, in fin dei conti questo è uno degli incontri più importanti della tua vita, stai per riabbracciare tua sorella dopo anni" mi sdraio sul letto a pancia in su e con le mani dietro la nuca. "Un'ultima cosa... Hai una sua foto?"
Lo intravedo frugare nella tasca posteriore dei jeans scuri. "Mi raccomando non perderla, è la foto più recente che abbiamo insieme" l'appoggia al mio fianco. "Dovrebbe averne una copia anche lei, ma dubito che l'abbia conservata" scrolla le spalle entrando in bagno. "Faccio una doccia veloce e usciamo"

Prendo la fotografia piegata in due e sorrido vedendo i loro occhi brillare dalla felicità.
È stata scattata sul molo della spiaggia di Brighton, James stringe con il braccio sinistro le spalle di Lexi mentre insieme ridono all'obiettivo della macchina fotografica e posso giurare di non aver mai visto sguardo così sincero, pulito e felice sul volto di James.
Ha qualche anno in meno di adesso, i suoi lineamenti sono più da ragazzo, ma ha sempre lo stesso sguardo di ghiaccio che manderebbe in tilt qualunque persona sulla faccia della terra.
Per quanto riguarda Lexi, beh lei è bellissima: capelli color mogano scuro, occhi della stessa tonalità del fratello, sorriso tremendamente perfetto stampato in volto e lineamenti dolci ereditati orgogliosamente dalla madre.

"Jodie"
"È bellissima"
Sorride infilando la giacca di pelle nera. "Lo so, è sempre stata molto bella" solleva le spalle. "E sono sicuro che ora lo è ancora di più" si avvicina alla porta della stanza. "Possiamo andare?"
Annuisco ripiegando in due la foto. "Possiamo andare"

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