Libro 3: 04) Post-a guerra

1K 82 47
                                    

Dopo esser stato "distrutto" dalla mia ex, la serata passò così tanto velocemente che manco mi accorsi del fatto che all'improvviso mi ritrovai a letto, da solo ed intento a fissare il vuoto. Avevamo mangiato abbastanza velocemente quella pizza, dal sapore amaro e dal retrogusto acido.

« Forse è questo il sapore della sconfitta. »

Poi accompagnammo Mirtilla a casa, un vero gentiluomo non abbandona mai una donzella in mezzo alla strada e rischia volentieri di essere rapinato in una delle vie peggiori della Tuscolana. Con me stava anche Mary tra l'altro, ma, probabilmente, alla vista dei ladri sarebbe corsa così velocemente che manco un Road Runner sarebbe stato in grado di raggiungerla.

« Vuoi parlarne? »

Mi disse il piccolo Wolf, vedendomi afflitto e con la testa fra le nuvole.

« Non ora... Non sono dell'umore giusto. »

Ed era vero. Non ero per niente dell'umore adatto ad affrontare un colloquio mentale con la mia coscienza. Non per il fatto che ero stato "umiliato" pubblicamente da Andrea con quella scenata finale. Ma perché non riuscivo a trovare una risposta alla domanda fondamentale che tutti quanti si saranno posti dopo una rottura:

« Perché? »

Già... Perché ho lasciato Andrea? Quel giorno quella frase mi venne di getto e senza quasi pensarci. Fu spontanea e diretta, quasi come se quelle parole volessero uscire da sole dalla mia bocca. Eppure ancora non mi capacito del perché ruppi con la rossa. Come dissi tempo fa, avevo tutto ciò che un ragazzo potesse desiderare ed ero felice. Mi sentivo veramente come JD alla fine della terza stagione di Scrubs, ovvero felice della sua situazione economica e di stare con la ragazza che aveva sempre desiderato.

« Non ti ricordi che, alla fine della terza stagione, quell'imbranato lasciò Elliot? Vi assomigliate parecchio voi due... Gli idioti sono quasi tutti simili tra di loro. »

In effetti anche questo era vero. JD lasciò Elliot perché capì che la voleva solo per via di un capriccio e della sua mentalità da bambino. Ma io non ero come lui. Andrea non era un capriccio, era la ragazza che ogni nerd o uomo avrebbe desiderato o sognato. Allora perché l'ho lasciata?

« Leo? Mi senti? »

Il mio soliloquio mentale si interruppe all'improvviso e mi trovai in cucina intento a fare colazione con Linda.

« Ma mi stavi a sentire? »

Mi chiese, vendendomi ancora mezzo addormentato. « Devo smettere di impostare il cervello su "pilota automatico". », pensai vedendo i grandi occhioni della mia coinquilina. Spesso succede che noi esseri umani mettiamo il cervello in una condizione in cui può agire senza che noi ne siamo coscienti. Grazie mille "Cambia la tua vita con un click" per questa verità fondamentale che ci hai tramandato!

« Scusami... Ero distratto. Cosa mi avevi detto? »

« Devi andare a pagare le bollette. È il tuo turno. »

Questa è una delle frasi peggiori che puoi sentire dal proprio coinquilino. Avrei preferito un'apocalisse zombie anziché apprendere questa nefasta notizia. Il giorno delle bollette, in se per se, non era un avvenimento grave per i soldi da mettere ed il rene da vendere per poterti permettere di avere luce, gas, acqua ed internet. Il problema principale era il "dove" si sarebbero dovute pagare queste bollette. E la risposta aveva un nome così tremendo e satanico che mi faceva crescere delle cellule cancerogene sul petto solo al nominarlo.

« Poste italiane... »

Uno dei pochi posti al mondo in cui alberga il male puro, concentrato e concepito sia dai clienti che dai cassieri stessi. I primi perché devono aspettare un bel po' di ore il loro turno a causa delle code chilometriche agli sportelli. I secondi perché devono sopportare i clienti che si lamentano della lunga attesa. Se c'è un posto da identificare come "luogo della creazione del male", le Poste Italiane sarebbero in cima della lista tra le possibili candidate. Tra l'altro eravamo anche ad inizio mese, perciò le poste sarebbero state piene di anziani rabbiosi in cerca d'attenzione pronti a ritirare le loro pensioni.

Uno VS TreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora