Libro 2: 15) Girotondo della magia

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« Attenta! »

Urlai buttandomi con un salto contro il dardo infuocato per proteggere la giovane strega. Lei, impaurita e confusa, rimase paralizzata dal terrore non appena vide l'incantesimo di fuoco della forza maligna arrivarle in faccia. Se non fosse stato per me, sarebbe morta sul colpo. In compenso, però, non mi ritroverei con un buco sullo stomaco.

« Valoroso guerriero! Siete ferito! »

Urlò la strega dai capelli rossi, chinandosi al mio capezzale e cercando di tamponare la ferita con una leggera pressione sulla bocca dello stomaco. Purtroppo la giovane strega conosceva solo le arti oscure, quindi non era per niente pratica all'uso delle magie curative. Vedeva il terreno macchiato di sangue e non riusciva a rimanere calma e lucida alla vista del proprio compagno ferito.

« Servono delle cure immediate! »

La sua voce fece rinsavire il chierico, che era stato addormentato da un sortilegio della forza maligna qualche minuto prima. Se la strega fosse stata più attenta, né il chierico, né io ci saremmo ritrovati in questa situazione di pericolo. Ma, per fortuna, non ci volle molto a far capire la situazione nefasta in cui si trovavano al curatore della loro compagnia, dato che grondavo sangue e che stavo per perdere i sensi.

« Fatti da parte. »

Disse con calma il chierico dai capelli corti e dalla gonna lunga. Portava con un se un lungo bastone bianco, levigato e un colore così candido che donava calma a chiunque lo vedeva, che utilizzò per delineare il cerchio magico sotto il mio corpo.

« Mi servono un paio di minuti! »

La strega non se lo fece ripetere due volte. Per poter contrastare i prossimi colpi della forza maligna, creò un cerchio protettivo per permettere al chierico di curarmi al meglio. Con il suo bastone nero, applicò tutta la sua conoscenza sulle arti oscure in quella formula, sperando di garantire maggiore sicurezza sia al chierico che a me.

« Stai fermo e stai calmo. »

Le mani della giovane donna vestita da chierico incominciarono a brillare di luce bianca ed iniziò ad intonare una canto per aumentare la velocità di guarigione. Anche il cerchio sotto il mio corpo iniziò ad accendersi con una luce intensa, tanto da farmi socchiudere gli occhi per il bagliore. Intanto, la strega cercava con tutte le sue forze di allontanare la forza maligna che mi aveva ferito. Stava segnando sul terreno un altro cerchio magico, nella speranza di evocare un combattente per poter guadagnare tempo.

« Ti evoco demone gravido! Proteggi il valoroso guerriero! »

Dal cerchio magico fuoriuscì un demone donna dalla pancia enorme e dai capelli biondi che iniziò a ringhiare contro la forza maligna, distraendola ed allontanandola dalla barriera creata dalla strega dai capelli rossi. Il demone perdeva liquido seminale ad ogni passo e sulla pancia era ricoperta da cicatrici e da escoriazioni.

« Lo stiamo perdendo. »

Affermò il chierico con una calma glaciale che diede quasi fastidio alla strega. La notizia fece vacillare per qualche secondo la barriera, la strega non poteva concentrarsi al massimo se sapeva che il suo amato, ovvero io, fosse in pericolo. E ciò metteva in pericolo non solo la mia vita, ma anche quella del chierico che cercava in tutti i modi di salvarmi. Nonostante il momento di crisi, però, non perdeva la sua calma e la sua concentrazione. Un abile curatore doveva essere il perfetto esempio di lucidità e di intelligenza e deve dare fiducia al proprio gruppo anche nelle situazioni peggiori.

« Non respira. »

La strega non potè non sussultare a quelle parole e ciò fece indebolire anche l'incantesimo di evocazione. Il demone gravido perse potenza e venne completamente schiacciato dall'aura maligna del forza che li stava attaccando. Bastò un secondo di distrazione per poter distruggere il mostro con l'aura oscura e la strega incominciava a perdere anche fiducia nelle sue capacità.

« Chierico. »

Dissi a bassa voce, facendomi, però, sentire anche dalla giovane strega. Proprio per questo, la rossa si girò per vedere il volto del suo amato e, senza poter credere ai suoi occhi, vide il chierico con le labbra attaccate alle mie. Cercava in tutti i modi di risvegliare il mio potere magico con l'ausilio del suo. Per questo il chierico fu costretto a ricorrere ad una delle sue magie più potenti: "Il bacio del risveglio". Ma, ovviamente, la strega aveva frainteso tutto.

« Cosa diamine stai facendo al mio valoroso guerriero! »

Con il suo bastone disegnò un cerchio per terra ed evocò dal nulla un martello che, purtroppo, cercò di usare per uccidere il chierico.

« Non solo hai sbagliato personaggio! Ora baci anche il valoroso guerriero! Ti ammazzo! »

In effetti non aveva tutti i torti, i chierici donna non esistono ed il loro corrispettivo femminile sono le sacerdotesse. Ma questa è la fantasia di un cretino... Quindi lasciamo perdere e continuiamo a raccontare la storia fino al punto in cui la strega non sfracellò il cranio del chierico e del valoroso guerriero con un colpo solo. Anzi... Perché continuo a fantasticare? Sono morto nel sogno e mi sono risvegliato con un grande mal di testa.

« Ti sei svegliato alla fine. »

Le parole di Andrea mi fecero guadagnare lucidità e, in pochi secondi, ricordai tutto. Eravamo partiti da Roma con il pullman a mezzanotte ed avevamo passato le ultime ore a guardarci dei cartoni scaricati sul computer. Spesso mi capitava di addormentarmi sul pullman, quindi non ci volle molto per prendere sonno. Andrea, invece, non era riuscita a chiudere occhio ed aveva continuato la visione dei vecchi cartoni della nostra infanzia.

« Siamo arrivati a Taranto? »

Chiesi strofinandomi gli occhi per il sonno. Avevo la schiena indolenzita a causa della scomodità del pullman ed un grande bernoccolo in testa. Ma non mi ricordavo il perché di quest'ultimo.

« Tra mezzora dovremmo essere arrivati. »

Rispose acida e con un cenno di offesa. Dal finestrino si iniziava ad intravedere l'Ilva ed il fumo che nero che avvolgeva l'intera industria. Erano le sette e mezza del mattino e già avevano iniziato a lavorare ed ad emettere "veleno".

« Che c'è che non va? »

Domandai incuriosito dal suo volto imbronciato.

« Mentre dormivi hai nominato un chierico... »

A quanto pare, mi ero addormentato alle due di notte e, senza volerlo mi ero sognato uno scenario simile a quello di Guru Guru. Ma non ci vedo nulla di male nel nominare il semplice ruolo del chierico durante il sonno. Non avevo detto neanche un nome o una fattezza fisica di quest'ultimo mentre dormivo, o almeno lo speravo. Quindi Andrea non poteva nemmeno sapere che era una donna.

« E ti si è alzato. »

Ok... Il piccolo Wolf era sveglio e mi ha fatto sgamare. Ma la figuraccia fatta non era la parte peggiore. La forza maligna non era ancora stata sconfitta, anzi doveva essere ancora affrontata e distrutta. Essa ci attendeva al porto mercantile di Taranto, dove saremmo dovuti scendere. Ebbene si... La forza maligna del mio sogno era mia madre.

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