LXXI

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Chapter seventy-one: "Cloe, I love you more than my life."

"È venuta buona!" Lo guardai sorridendo. "Eh beh, sarò pure un uomo, ma le istruzioni, scritte per altro sul retro del contenitore, per fare una cioccolata le so ancora seguire."

Mi accigliai. "James non lo sa fare."
"Chi diavolo è James?"
Oh, giusto.

Piccolo particolare: non ho più accennato ad Harry l'esistenza del mio migliore amico, come non ho accennato a James la presenza del riccio in casa mia.
"Il mio...migliore amico," Dissi, abbassando un po' la voce, "ma che ti giuro, ti avrei fatto conoscere!"

La pertica si alzò in piedi. "E tu non mi hai mai presentato il tuo migliore amico?! Mi stai escludendo dalla tua vita sociale?!" Disse ironicamente -credo- arrabbiato.
"No! Semmai sto escludendo lui!" Lo guardai speranzosa, ma vedendolo impietrito con quello sguardo ripresi a parlare. "Ma comunque non l'ho scordato, vi cono-"

"Ti sei dimenticata di dirmi che hai un migliore amico e di presentarmelo?!" Aprì la bocca in un'espressione che subito sembrava seria. "Sì, mi sono scordata, okay." Dissi tutto d'un fiato.

Le sue labbra lo tradirono e si piegarono leggermente all'insù. Io mi avvicinai con un sorriso da furbetta. "Aspetta, però lui sa che tu esisti, perciò io direi...sì, che io stia escludendo più te che lui..." Lo so, sono stronza, ma mi piace farla con Harry.

Lui sorrise, sentendo la mia risata dopo la sua faccia stravolta per la frase che ho detto. "Ma piccola stronzetta..."
Poteri telepatici mode on.

Harry mi prese per i fianchi, sollevandomi. Io mi dimenai, cercando di portare avanti quello strano gioco.
E sì lo so, eravamo ventenni.

Ad un certo punto -non chiedetemi in che posizione fossimo, immaginatevi un nodo di due corpi- riuscii a leccargli la guancia, e il riccio fu costretto a lasciarmi.
A quel punto scappai.

1 a 0 per Cloe.

Mi nascosi dietro un angolo, stando zitta e immobile. "Ma dove sei?!" Chiese lui, mentre io mi trattenevo dal ridere. Quando mi affacciai, lo vidi girato di schiena, a quel punto gli saltai addosso, ridendo ed attaccandomi al suo collo.
Lui mi prese le gambe ridendo e le strinse.

Ora ero un koala abbracciato ad un tronco.

"Potrei sentirmi offeso in qualsiasi secondo per ciò che mi hai detto." Harry mi informò.
"Oh, e se il povero cucciolo si imbroncia cosa succede?" Lo prendo in giro.
"Ecco, ora il piccolo cucciolo è imbronciato."
Mi lasciò a terra mentre saliva le scale per andare al piano di sopra.

Mentre girò per fare la seconda rampa e potei vedere il suo viso, la tipica espressione da cane bastonato mi fece intenerire. "No piccolo cucciolo!" Lo inseguii fingendo un tono da bambina innocente.

"Lasciami in pace cattiva!" Stette al mio gioco, capendo che il suo broncio era un mio punto debole. Entrò in camera e si sedette per terra, con la schiena rivolta verso la porta. Mi poggiai alla porta, mentre lo guardavo seduto sul parquet: era bravo a fingere!

"Piccolo cucciolo?" Mi avvicinai a lui con innocenza e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, una volta seduta anche io.
Lui mi guardò per qualche secondo, ma quando gli sorrisi, tornò a mettere il broncio. "Dai, sorridimi!"

Lui continuava a fare la parte dell'offeso. Mi alzai e mi misi sotto le coperte del letto, per poi alzare le lenzuola e fargli segno di venire accanto a me. Harry sorrise e si alzò, sdraiandosi e abbracciandomi. "Il piccolo cucciolo ora non è più offeso." Sorrisi, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e baciandoglielo.

Il riccio mi prese le braccia, facendomi sedere, quando incrociò lo sguardo con i polsi, esaminò le cicatrici che mi ero causata durante la vita. Ci passò lentamente i pollici, in un gesto preoccupato. Io lasciai andare la mia testa in avanti, poggiandomi sul suo petto. Chiusi gli occhi e lasciai scivolare qualche lacrima, che cadde sulla sua pancia. Mi abbracciò, sussurrandomi all'orecchio. "Cloe ascoltami, tu sei mia. Io ti proteggerò sempre e ti starò sempre accanto."

Singhiozzai, stringendomi più forte alle sue spalle. "Saremo felici, tutte le sere che ti addormenterai abbracciata a me, che mi addormenterò con i tuoi baci, ti farò la cioccolata calda ogni volta che vorrai, anche alle due di notte, se ti va. Sei il mio tutto, tu mi rendi felice, ma ti prego, non piangere."
Io alzai la testa, guardandolo negli occhi. Con la mano mi asciugò le lacrime e io gli sorrisi debolmente.

Poggiò le mani sulle mie spalle, mi baciò il collo, poi tornò all'orecchio.
Si strinse di più a me. "Cloe io ti amo più della mia vita." Rimasi immobilizzata.
Lui abbozzò un sorriso, poi con delicatezza mi tirò giù le spalline.

E per la seconda volta su due, io ed Harry facemmo l'amore in modo lento e dolce.

HARRY!

Questo capitolo è dolce dal punto di vista delle scene, ma orribile da quello grammaticaleeee
Bene.

Non voglio scrivere anche questo pezzo, quindi evaporo.
Commentate e votate, grazie.

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now