XXV

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Chapter twenty-five: "But shit! Are you a ghost?"

Okay, voglio arrivare presto ad 1k di voti per cominciare la mia storia su Niall. Quindi spargete la voce caccole! (❤)
Consiglio: prendetevi un the o preparatevi un infuso ;)

"Ciao Louis, grazie."
Mi salutò con la mano.

"Ciao smilza! Mi mancherai!"
Niall mi tirò in un abbraccio, per poi posarmi un bacio delicato sulla guancia.

"A presto snaturato!"
Respirai un'ultima volta il suo profumo, sapevo che mi sarebbe mancato.

E così fu, non appena la macchina di Louis si allontanò e scomparve dalla mia vista.

Mi pentii subito di essere tornata. Ora che i problemi che avrei dovuto affrontare stavano dietro ad un portone, non mi sembrò affatto una buona idea essere tornata lì.

La porta non era serrata. Forse Harry era uscito a buttare la spazzatura o cose del genere, insomma.

Non ci pensai molto ed entrai. Una casa così familiare. Un volto così familiare.

"Ti stavo aspettando, Cloe."

Sbarrai gli occhi. "Ma cazzo! Sei un fantasma?"

Sorrise amaramente.
"No, voglio solo averti, tutto qua."

Ero stanca, e l'ultima cosa che volevo fare era cacciarmi nei guai, di nuovo, per poi aspettare che Harry mi tirasse fuori, di nuovo.

Perché sì, davanti a me avevo lui, William.

Ci fissammo completamente immobili per istanti interminabili. Non poteva raggiungermi e io non potevo scappare.

"Perché Harry si ostina a volerti?"
Sorrise maliziosamente. "Sappiamo tutti che lo ami, ma sei troppo distrutta per ammetterlo."

E alla fine arrivavo a pensare a quanto Harry fosse dolce e paziente. Ci teneva davvero a me, mentre io volevo solo allontanarlo. Ero io qui la vigliacca tra i due.

"Lascia stare Harry! Qui lui non c'entra!"
Ero distrutta, ma sapevo ancora proteggere chi amavo, fino alla fine.

"Oh, lui c'entra eccome," sorrise, "è lui che mi ha privato di te, quella sera. Ricordi?"
Un sorriso pazzo crebbe sul suo volto.

"Ma questa volta, cara Cloe, sarai tu a scegliere."
Aprì una porta, Harry era sdraiato, malridotto, sul suo letto. Legato e imbavagliato.

Il sudore gli aveva imperlato la pelle, i capelli ricadevano sulle spalle piene di lividi, gli occhi appena aperti, probabilmente per lo sfinimento, piccoli gemiti di dolore uscivano dalla sua bocca.

Il mio cuore smise di battere. Letteralmente. Sbiancai e iniziò a girarmi la testa, le lacrime erano già agli occhi e ora scendevano sulle mie guance, raggiungendo il mento.

Non appena entrai nella stanza e nel suo campo visivo, Harry mi guardò con lo sguardo più dolce che avessi mai visto, sorrise, sembrò rasserenato.

"Harry!" Urlai, con la voce spezzata e bassa.

Corsi sul letto ad abbracciarlo. Un gemito lasciò la sua bocca, ma sembrò non curarsene.

Abbassai il tovagliolo che aveva alla bocca e lo baciai, più volte, senza preoccuparmi delle mie lacrime che gli bagnavano il viso e di William. Aveva così poche forze che riusciva a malapena a respirare.

"O lui o te."
William ghiacciò il momento.

Dovevo saperlo, adesso. La sua risposta mi avrebbe dato coraggio oppure mi avrebbe sfiancata, ma ormai la mia scelta era stata fatta.
"Ho-ho bisogno di sapere una cosa."
Gli sussurrai all'orecchio.

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now