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Chapter fifty-one: "You will miss me."

"Cloe..."
Harry si mosse leggermente, facendo combaciare le nostre fronti.

"Hm?"
Alzai lo sguardo, incastonando i miei occhi nei suoi.

"Stavo pensando...quante volte abbiamo litigato in queste settimane?"
Sorrise.

Mi avvicinai a lui e lo baciai.
"Cosa importa adesso? La notte è nostra e io ti amo."

Lui mi strinse di più a sè.
"Solo Dio sa quanto ti amo."

Chiusi gli occhi, sentendo un senso di felicità invadermi completamente.

Mi lasciò qualche bacio sul collo.

"Sei mia."
Sussurrò, per poi iniziare a lavorare su un punto preciso del collo.

Sorrisi, venendomi in mente la scena della prima sera in cui mi baciò.
"Sei solo mia."

Strinsi i pugni sul suo petto, facendolo ridere.
"Sei solo mia e ti amo."

Mi avventai sulle sue labbra.

Sembrava una droga, più ne avevo, più ne volevo.

Più Harry mi faceva assaggiare il sapore del nostro amore, più necessitavo di lui accanto a me.

Mi strinse i fianchi, mentre le mie mani cominciarono a giocare con i suoi ricci perfetti.
Lui era perfetto.

"Sei così bella. Sono così fortunato."
Sussurrò ancora al mio orecchio, facendomi venire i brividi.

Gli lasciai un dolce bacio.
"Ti amo."

Lo so, qualcuno di voi avrà il diabete oggi, ma ehi, voi cosa fareste nella mia situazione?

Non ditemi cosa, potrei rimanerne scioccata, ma sappiate che mi sto trattenendo anche io.

Non capisco perché Harry non mi abbia detto che mi amava prima. Non ci saremmo ridotti a consumarci le lingue a vicenda l'ultimo giorno, non avremmo fatto l'amore il giorno prima di dividerci...insomma, potevamo anche sbrigarci!

Magari qualcosa sarebbe cambiato, ma era troppo tardi per questo.

Era troppo tardi per amare un Harry che si poteva trovare accanto a me ogni volta che lo desideravo.

E per questo ho sempre odiato il tempo, è più veloce di tutto, di tutti.

Perfino dell'amore.
Perfino di Harry e me.

"Mi manchi."
Sussurrò abbracciandomi e quasi stritolandomi, facendomi sentire il suo calore.

"In che senso?"
Sollevai la sua testa, obbligandolo a guardarmi.

"Mi mancherai."
La sua faccia da cucciolo smarrito -e cresciuto- mi fece addolcire ancora di più.

"Perché?"
Chiesi ingenuamente, avvicinandomi a lui.

"Lo sai perché. Perché ti amo."
Poggiò le mani sul mio viso, dolcemente.

Ci scambiammo qualche bacio, poco prima che le sue mani si fermassero -eh, i posti in cui un uomo può appoggiarsi sul corpo di una donna sono sempre due e sempre casuali no?!- sul mio seno.

Sorrisi alzandomi dal letto.

Cercai qualcosa nel suo armadio.
"Che fai?"

Non gli risposi e mi misi una sua camicia completamente nera.

A quel punto mi rivolsi a lui, che si era seduto sul bordo del letto.
"Come sto con i tuoi vestiti?"

Finsi uno sguardo innocente, mi sentivo una bambina nella sua camicia gigantesca.

Che taglia sarà stata?
Una extra extra extra extra extra extra large...eppure lui non era obeso.
Anzi, tutto il contrario.

Si passò le mani sul volto.
"Dio, quanto sei sexy..."

Sorrisi maliziosamente.
"Ehi, perché dici così?"
Lo stuzzicai, fingendomi una bambina.

"Perché lo sei. Se girassi così ogni giorno in casa non credo usciresti mai dalla camera da letto."
Mi inginocchiai ai suoi piedi.

"Perché, cosa faresti?"
Lo provocavo, mentre lui mi guardava leggermente stordito.

Ecco, queste sono le mie armi.

Mi feci spazio tra le sue gambe, allungando poi il mio busto e raggiungendo il suo orecchio.
"Dimmelo Harry. Dimmi cosa mi faresti."

Lui non mosse un muscolo, e l'unica cosa che sentivo era il suo amichetto là sotto muoversi.

Non disse niente.

Sorrisi, continuando a torturarlo -con le parole, s'intende-.
"Allora sarei io, che dovrei farti qualcosa?"

Lo sentii deglutire, senza pronunciare alcun suono.

Devo ammettere che è stata una cosa fantastica, eccitarlo solo con il suono della mia voce.
"Dovrei farti qualcosa di proibito, qualcosa che non si può raccontare?"

Cominciai a baciargli il collo.
"Come...un tabù?"

Portai le mie mani sui suoi pettorali, spingendolo sul letto.

Si sdraiò.
Mi ci coricai sopra.
"Perché non parli?"

Risi, notando il suo stato sconvolto. "Mh? Il gatto ti ha mangiato la lingua?"

Mi misi a cavalcioni sui suoi addominali, continuando con il mio gioco.

"Quella stessa lingua che fino a poco fa schioccava contro la mia, o per dire parole sporche, o che mi ha fatto un succhiotto sul collo?"
Ghignai con un sorriso malizioso.

Ammetto che il mio istinto era quello di cominciare a ballare come una scimmia per la stanza, da quanto ero felice.

Mi avvicinai alle sue labbra, per poi infilarci dentro -senza fretta, ovviamente- la mia lingua.

Poco dopo mi allontanai dal suo viso. "Eppure è ancora lì."

Lui sorrise.
"Qualcosa da dire?"

Feci scorrere le mie unghie sul suo petto.

"Ti odio."
Di peso mi fece sdraiare sopra di lui, sbottonando i bottoni della camicia in mezzo secondo.

Le sue mani entrarono in contatto con la mia pancia.

Mi strinse a sè e mi baciò.

Dopo un po' si staccò e sussurrò con voce roca -per niente eccitante, no no, mai-.
"Non cammineresti più, piccola."

HOW WE ARE SO VULGAR!

A scrivere questo capitolo mi sono divertita più io che Cloe.

Ahahaha dai, mi immagino Harry ahahahah. Rydo fyno ala muorte.

Eee okay, spero vi piaccia qvesto capitolo :)

Alla prossima.
Bacini.

(Seguite nashmort, il mio Mikey❤)

His Prey //H.S.//Место, где живут истории. Откройте их для себя