XXXIX

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Chapter thirty-nine: "Okay, what's your matter?"

[Quanto sei figo da uno a dieci?]

"Cloe, vieni a mangiare!"
Niall mi chiamò dal piano di sotto, mentre disfavo la valigia.

Per la prima volta la avevo svuotata completamente, da inizio a fondo, ricordandomi di quei vestiti rimasti sepolti per settimane e del giorno in cui questa era stata fatta.

E non sapevo come sentirmi.

Questi giorni, rispetto a quelli in cui stavo con Harry, erano motivi di pensieri più...distanti.

Sì, non pensavo solo ad Harry, pensavo a tutto.

Era Lunedì sera, e, da quanto aveva detto Niall, ero riuscita a prendere qualche etto, arrivando quasi a quarantadue chili.

Ne andava più fiero lui.

Io ero sempre morta.

Si vedeva.
Da tutto.

Anche il biondo me lo diceva.

Non avevo più fiducia in me stessa, ma in situazioni simili, qualcuno avrebbe saputo mantenere il controllo di tutto?

Entrai in cucina.

Mi trovai un piatto di porzione normale, stranamente da qualche giorno sembrava culinariamente più umano, davanti al tavolo.

"Mangia quello che ti va."
Esordì, indicando il piatto.

"Come mai hai cambiato così radicalmente le tue basi di dieta ipocalorica?"
Scherzai, sedendomi ed osservando la carne con vicino della verdura.

"Ho capito tutto: tu hai lo stomaco stretto. Mangia fino a che non ti senti piena, fino a che non ti senti scoppiare," fece le virgolette sull'ultima parola con le dita, "in questo modo il tuo stomaco si allargherà e perciò, tra un po' di giorni, si abituerà a questa quantità fino a farla diventare una porzione come normale."
Fece ancora le virgolette sull'ultima parola.

"Hai un tic nervoso alle dita?"
Guardai il piatto.

"Ah-ah-ah."
Alzò gli occhi al cielo e si girò, tornando a cucinare la sua cena.

"E caro, io ho fatto quella materia a scuola, denominata scienze."
Lo presi in giro mimandolo sulle parole caro, scuola e scienze.

"Ti senti in vena di scherzi stasera?"

Alzai le spalle.

"Sei stanca, vero?"

Nonostante la sua fosse una domanda retorica, annuì.
"Di tutto."

Si sedette.
Mi guardò, trapassandomi con quegli occhi che volevano leggere i miei turbamenti più profondi.

"Dimmi tutto."

Aspettai qualche secondo, prima di alzare un sopracciglio.

"Sei diventato anche psicologo, oltre a dietologo?"

Niall sbuffò.
"Cloe, non puoi tenerti tutto dentro. Io ti posso aiutare, davvero."

Guardai il ripiano gas e mi passai una mano tra i capelli.

Cosa potevo dire?

"Vedi..."

Ero in panico.

Mi ero bloccata.

"C'è qualcosa che decisamente non va, dentro di me, dentro ad Harry. Non siamo sinceri. No."

Mi guardò stranamente.

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now