LVIII

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Chapter fifty-eight: "Oh my god."

Sospirai.
"Sicuro?"

Lui sorrise come se fosse stato un bambino e batté più volte le mani.
Mi sembrò tanto un uomo gay, in quel momento.
"Assolutamente. Dai racconta!"

"Anche se ne potrebbe conseguire la più totale sfiducia in me, ne potrebbe andare della nostra relazione -soprattutto se non stai zitto-, potresti rimanerne scioccato e avere la tentazione di dire tutto ai miei -e in questo caso di te non ne rimarrebbe neppure un osso-, insomma vuoi sapere tutta la verità per filo e per segno?"

Lui aggrottò le sopracciglia, per poi ridere. "Sempre la solita esagerata! Dai, racconta."

"Ti ricordo che-"

"Racconta quel tuo cazzo di segreto!" Scandì bene.

"Come vuoi. Comunque sei molto più maleducato..."
Non rispose e continuava a guardarmi, facendomi intendere che era tutto orecchie per ciò che stavo per dirgli.

Sbuffai. "Sì okay, va bene! Va bene!"
Presi un attimo di pausa respirando profondamente.

"Il primo di Novembre, quando sono partita per andare a visitare Redditch, ho preso un taxi. Quel taxi mi ha portato fino all'aeroporto, dove sono entrata. Un uomo mi ha scont-"

"Sì vabbè, dimmi quanti bicchieri d'acqua hai bevuto e quanti respiri hai fatto così siamo a posto...arriva al sodo!"

"Ci sto andando! Aspetta un attimo!" Sbraitai. Eppure sapeva che odiavo essere interrotta.

"Allora...un uomo mi ha scontrato -apposta!-, era impregnato di qualche schifezza che mi aveva appiccicato al vestito, allora sono andata in bagno perché non potevo presentarmi così! Solo che lì..."

Lui rise. "Ah ho capito! Hai visto un ragazzo sexy e te ne sei follemente innamorata!"

"N..." bloccai la risposta pensando che forse, in fondo, sarebbe stato meglio così, "Sì, esattamente!"

"No okay, mi pigli per il culo. Va' avanti." Si lasciò andare sul sedile, guardandomi.

"Lì...un uomo..." sì, è stato difficilissimo dirglielo, "mi ha..."

"Baciata."

"No!"

"Stuprata!"

"Ti uccido se non stai zitto." Lo guardai di sbieco.

"Okay okay, scusa. Continua."

Alzai gli occhi al cielo e lo dissi tutto d'un fiato, chiudendo gli occhi.
"Mi ha rapita e ci siamo innamorati."

Non sentii niente. Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai un James estremamente incredulo. "Cooosa?"

Annuii.
"Già."

Mi sarei aspettata che lui mi maledicesse in tutte le lingue del mondo per la mia ingenuità, ma invece si mise a ridere.
"Oddio, tu...sì tu...tu ti diverti a prendermi per il culo..." Si asciugò una lacrima dall'occhio.

"Non sto scherzando." Lo guardai serio.

Anche lui si ricompose e mi guardò.
"Scherzi?"

"Non sono mai stata così seria in tutta la mia vita."
Lo bruciai con gli occhi, poiché aveva sminuito e riso sopra alla mia vicenda, che era seria.

"Oh mio dio."

[...]

"Sei pronta?"
Una voce familiare arrivò fino alla mia cameretta.

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now