XLVII

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Chapter forty-seven: "Are you ready?"

[Old photo, good memories]

Mi svegliai di soprassalto.

La mia testa ebbe un veloce ma fortissimo dolore, per la velocità con cui mi ero svegliata.

È stata una lunga nottata zeppa di incubi. Ah, niente di meglio per avere la giusta carica e il giusto umore per alzarsi la mattina!

Scesi le scale, andando in cucina e guardando l'orologio.
8:35.

Mi sedetti sul tavolo, non sapendo nemmeno cosa mangiare o dove prendere gli utensili.

Era così strano, stavo in quella casa da quasi quattro settimane e non sapevo nemmeno dove girarmi.
Cioè, sapevo dove girarmi, ma non se mi avessero chiesto di prendere una forchetta in casa di Harry, probabilmente sarei stata capace di cercare anche in bagno.

Poco dopo iniziai a cercare una qualsiasi cosa di commestibile, da poter mettere sotto i denti. Un rumore però mi distrò: mi voltai, vedendo Gemma.

Le sorrisi e tornai a cercare un qualcosa, quando però mi accorsi che Gemma non aveva dormito da Harry mi rigirai verso di lei con una faccia sconvolta.
"Gemma?!"

Lei mi fece segno di stare zitta, mettendosi l'indice davanti alle labbra, poi mi indicò il soffitto.

Oh, Harry stava dormendo, giusto, giusto.

"Gemma?! Che ci fai qui?!"
Sussurrai.

Lei rise e sussurrò a sua volta.
"Vieni con me, sarai una sorpresa per Harry alla festa!"

Smisi di uccidermi per cercare di prendere un piatto e la guardai.
"Ma Harry non sa niente..."

"Meglio, sarà ancora più a sorpresa!"

Mi guardai intorno spaesata, come se ciò che fosse intorno a me potesse aiutarmi.

"Okay."

Non feci in tempo neppure a inspirare l'aria che Gemma mi stava già trascinando fuori di casa.
"Ehm...Gemma, io sarei ancora in pigiama..."

Si girò di scatto, trascinandomi su per le scale.
"Giusto."

Entrò in camera.
"Hai due minuti, Cloe, abbiamo una giornata di shopping davanti."
Sorrise eccitata.

"Oh..."
Finsi un sorriso interessato.

La voglia di sbattere la testa e svenire era qualcosa di estremamente allettante.

Madonna santa che bella giornata!

[...]

Mi stravaccai sul divano.

Dire che fossi stanca e/o stufa di provare vestiti era un eufemismo.
"Oddio Cloe sono quasi le sei! Dobbiamo prepararci, la festa inizia tra due ore!"

Mi girai verso di lei e le sorrisi.
"Okay."

"Dobbiamo vestirci, truccarci, insomma dobbiamo essere belle! Ah, e non dimentichiamo il profumo!"

Uccidetemi, adesso.

Mi alzai.
"Queste sono le tue scarpe."

Mi passò un paio di tacchi neri molto eleganti e carini.

Sorrisi.
Mi avrebbero distrutto i piedi.

"Il vestito che hai preso oggi..."
Mi diede un abito nero che provare a descriverlo per me era come mangiare due chili di pasta. Troppo complicato.

Però era bello, molto bello.
Anche questo elegante...ma perché tutta questa eleganza poi?

Come se Gemma mi avesse letto il pensiero mi parlò.
"Ad Harry piace molto l'eleganza."

Le sorrisi.
"Ah, questo spiega la femminilità del mio look."

Lei rise.
"Già. Non sei una ragazza che adora queste cose vero?"

"No."
Volevo aggiungere anche che non amavo tutto ciò per il mio passato, ma non ero lì per quello.
E non avevo voglia di spiegarle.

E poi perché avrei dovuto farlo se Harry mi avrebbe portato a casa e sarebbe finito tutto lì?

"Ci avrei scommesso."
Ghignò. "Beh, sappi che stasera sarai di molto gradimento ad Harry, vestita così."

Non credo proprio di essere gradita ad Harry.

Le sorrisi.
"Certo."

WHO'S GONNA BE THE FIRST ONE TO START A FIRE?

Cloe non ha voglia di fare niente in questo capitolo, e io non avevo voglia di specificare le varie cose.

Cioè io dico: il suo vestito è bello, che abbia la gonna lunga, corta, che sia intero a pezzi o da barbona, cosa importa se tanto in mente avete un vestito che a voi piace?

Bene, sono un genio.

No non è vero non mi intendo per niente di queste cose.

Eee okay, questo capitolo è cortissimo ma il prossimo sarà lunghissimo, per cui, (detto in parole povere) sciallatevi (che schifo di parola).

Alla prossima (aggiorno Rebels domani leggetelo!)

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now