His Prey //H.S.//

XLII

Chapter forty-two: "Huh, you'll know Gemma!"

"Aspetta, Harry si è scusato con te per ciò che ti ha fatto provare?"
Niall bevve un sorso del suo thè con cinque chili di zucchero e una bustina di limone.

Annuii.
"Mi ha ugh...chiesto scusa per...ché è stato cattivo in questi ultimi tempi con me..."

"Lo so, diavolo se lo so!" Tu non sai niente, Niall "Ma il fatto importante è che lui si è scusato, dico, allora è importante! Cloe, devi perdonarlo."

Roteai gli occhi, scaldandomi le mani con la tazza di thè che, -anche io-, avevo in mano.
"Mhh...sì, prima però lo voglio tenere sulle spine per un po'..."

Ci scambiammo un sorriso compiaciuto.
Tra i due Niall sembrava quello più preso dalla storia tra me ed Harry.

Dovrei essere io quella presa da Harry! Niall smetti di sorridere!

"Ehi, che c'è?!"
Chiesi, vedendo che il sorriso furbo del biondo non spariva.

"Solo io penso che la festa sia un'ottima occasione per rivederlo?"

Guardai l'acqua quasi arancione del thè.
Ne bevvi un sorso.

"Forse."

"Lo so che anche tu lo stai p-"

"No, mi hai dato tu l'idea."
Lo zittì.

Perché stiamo bevendo il thè alle undici di sera?
Pensai annusando l'odore aspro ma caldo del liquido nella tazza.

"Okay," disse allungando la lettera o e sorridendo, "però devi ammettere che è una bella idea!"

"Il thè o la festa?"

Mi squadrò.

Ops.

"Thè?! Cloe ma che diav-"
Scoppiò a ridere.

"Stavo pensando e...non ti devo spiegazioni, stavo pensando e basta."

"Stavi pensando al thè o ad Harry?"
Rise. "Se pensi ad Harry so che tipo di immagini crea la tua mente."
Mi sorrise maliziosamente.

"Stai fantasticando."
Gli dissi roteando gli occhi.

"No tu stai fantasticando. Su Harry."
Assottigliò gli occhi, "O forse su di me."

Lo guardai immensamente spiazzata, e poi gli tirai un cuscino.
"Tu sei pazzo!"

"Ehi, guarda che può essere! Sono così figo!"
Si indicò.

"Brad Pitt due proprio..."
Risi alzandomi e andando in cucina, per poggiare sul lavandino la tazza vuota.

Niall urlò.
"Pff, dai Brad Pitt non è biondo! Potrei fare la controfigura di Daniel Craig, o Max Irons!"

"Io vado a letto."
Sorrisi, per passare nella sala e arrivare alle scale.

"Buona notte e sogni d'oro. Magari sogna ricci e occhi verdi in mutande!"

Risi, per poi sdraiarmi sul letto.

Un profumo di pancakes e sciroppo d'acero mi svegliò il Martedì.

Come mi alzai vidi Niall che cucinava.
"Ho fame. Vuoi una mano?"

Mi guardò.
"Esci da questo corpo!"

Disse appiccicandosi con la schiena alla finestra e puntandomi la spatola al viso.

Lo guardai in modo strano.
"Che c'è?"
Alzai le braccia.

"Hai detto che hai fame!"

Ripensai al mio discorso.
"Oh cazzo, hai ragione. Ho fame!"

Corse ad abbracciarmi.
"Hai fame!"

"Ho fame!"

"Hai i pancakes sul piatto!"
Ripetè lui.

Gli sorrisi.
"Grazie Nì."

"Ah, sono un dietologo sul serio!"
Si mise a ballare.

"Niall, balli come un pezzo di legno."
Sorrisi.

Lui si girò.
"E tu cosa ne sai? Io sono bravo in tutto."
Incrociò le braccia guardandomi.

"Fino a due anni fa ballavo."

"Cosa? Oddio! Ballavi?"
Lo guardai.

"Cosa diamine hai mangiato stamattina?"
Lo guardai di nuovo.

"Agitazione da dio."
Alzò le spalle.

"Solo perché ho detto che ho fame non ti devi reputare un dio."

"Cosa ballavi?"
Sorrise.

"Hip Hop."

Si sedette vicino a me.

"Comunque non sono agitato per te."

Assottigliai gli occhi guardandolo.
"E perché allora?"

"Perché domani arriva una persona, e la andremo a trovare!"

"Oh giusto, tu non la conosci."
Scossi la testa.

Sorrise.
"Eh, conoscerai Gemma!"

Mi si strinse il cuore.
Smisi di sorridere.

BABY I'M PERFECT FOR YOU!

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