LXIX

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Chapter sixty-nine: "You?! What?!"

"Okay adesso basta, la tua lista di cose possibili da fare è infinita," mi abbracciò circondandomi i fianchi, mentre io allacciai le mie braccia al suo collo. Mi guardava negli occhi con un sorriso dolce, malizioso e rassicurante nello stesso tempo, quasi come a dirmi che lì avrei trovato sempre dell'ospitalità, mentre dondolava leggermente a destra e a sinistra. "E noi siamo solo due."

"Ma," Misi un indice davanti al suo viso "siamo giovani."

Harry sorrise, guardandosi intorno. "Mi è venuta fame."
Guardai la finestra. "E ha smesso di piovere, andiamo al supermercato!"

Iniziai a salire le scale. "E potremmo prendere la cioccolata calda da farci qui, degli snack, della roba buona da bere se ci venisse sete, devo comprare anche della frutta..."
Sentii il riccio dietro sospirare dicendo "Non cambi mai."

"No," risi, "ma mi accetti comunque, no?"
Lui aprì la bocca per rispondere quando dissi "Perfetto, quindi vestiti perché andiamo a prenderci il cibo per passare la giornata ancora meglio! La cioccolata calda, un giorno di pioggia, un ragazzo e delle calde coperte sono diventati i miei hobby preferiti."
Gli lasciai un veloce bacio a stampo per poi aprire l'armadio e consultare i miei vestiti.

"E da quando scusa?" Si tolse la maglietta.
Sorrisi prendendo dei pantaloni di una tuta grigi, una maglia bianca e una felpa di un azzurro chiaro, cominciando a vestirmi. "Beh mi sembra ovvio, da quando ho conosciuto te."

Si mise una camicia -che gli stava alla perfezione come al solito- e cominciò a togliersi i pantaloni. "E quando abbiamo avuto tempo di...uhm...bere cioccolata calda," tirò su il pollice, teatralmente pensieroso, "stare insieme sotto le coperte in una giornata piovosa," alzò l'indice, "e in pratica di stare con il proprio ragazzo, se da quando sono venuto qua è scoppiata la terza guerra mondiale?"

Sembrò rattristarsi un attimo. Io sorrisi. "Beh, da oggi." Lo sorpassai, strizzandogli il sedere. Lui sembrò sorpreso, ma poi mi seguì verso l'auto. Presi la borsa e le chiavi, per poi dargliele. Per andare al supermercato ci avremmo impiegato dieci minuti in macchina. La radio trasmetteva buona musica e l'atmosfera era tranquilla, nonostante Harry fosse sempre nella piscina dei suoi pensieri.

Arrivati al parcheggio, si fermò, e rimase ancora lì, con le mani sul volante e lo sguardo sul parabrezza, respirando in modo insolito e più veloce del normale. Non staccava gli occhi dal vetro dell'auto, le nocche delle sue mani divennero bianche mentre le sue dita si sfumarono di un rosso chiaro, segno che stava stringendo la presa. Rimasi a guardarlo per ancora qualche secondo, poi parlai.

"Harry, c'è qualcosa che non va?"

Ci mise un po' a rispondere.

"Cloe," spostò la testa verso di me, guardandomi negli occhi. "Io ti ho portato solo casini...ti ho causato solo guai, da quando sono entrato nella tua vita..."
Oh, ora capisco il motivo della sua tristezza.

"Harry, cosa stai dicendo?"
Mi avvicinai a lui e gli toccai il braccio, come a volerlo tenere fermo, lì, vicino a me, ancora.

"Se io me ne andassi, forse avresti una vita più liscia, più...serena."
Guardava le mie braccia, probabilmente stava ricordando quel giorno in cui mi ero arrabbiata e Niall mi ha portato a forza con sé.

Gli accarezzai il viso, morbido, e gli sorrisi, guardando le sue labbra come se loro fossero state colpevoli di aver detto quelle parole. "Io non voglio stare senza di te."

Più le mie dita sfioravano le sue guance, più lui mi sembrava sparire. Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe, cercando di convincermi che in questo modo non se ne sarebbe andato. "Harry, è vero che da quando ci sei tu, nella mia vita, ci sono stati alcuni ostacoli più alti di ciò che mi sarei aspettata, ma è stata una mia scelta, e va bene così. Li abbiamo saltati, erano i preliminari ma era la fine della corsa, e noi ne siamo stati i vincitori, godiamoci la vittoria: il poter stare insieme, per sempre, se lo vogliamo. Io lo voglio. Io ti voglio con me." Premetti le mie mani sul suo petto, nemmeno seppi il perché.

"Tu mi rendi felice Harry, tu mi fai sentire unica. Sarò pure egocentrica ed egoista, ma se voglio stare bene, devo averti accanto. Non scordartelo, io ti amo."

Lui sorrise leggermente, consolato dalle mie parole. Spinse lentamente la testa in avanti, per farmi indietreggiare con il busto. Quando mi poggiai al volante, mi baciò, spingendo sul mio corpo.

Ecco, suonò il clacson e l'uomo davanti a noi, che stava per uscire dal parcheggio, ci fece un gestaccio con tanto di imprecazioni.

Oh, questa si che è educazione!

Io ed Harry ridemmo, poi tornai a guardarlo, mordendomi il labbro. Lui tornò sullo schienale ed io mi poggiai a lui. "Piccola."

"Sì?" Gli accarezzai il petto, alzando il viso.

"Mi prometti che starai con me per sempre, o almeno fino a che non sarai sicurissima di non amarmi più?"
Ow, fa tenerezza.

Lo so che lo fa anche a voi.

Mi avvicinai al suo viso e lasciai sulla guancia un bacio. "Io ti amo come non ho mai amato nessun altro in tutta la mia vita, non voglio smettere di stringere tra le mani il sentimento più forte e bello che io abbia mai provato."

Lui sorrise ancora, abbracciandomi.
"Adesso andiamo a fare la spesa, così quando torniamo a casa riprendiamo dal giorno in cui ci siamo lasciati sul divano a causa della polizia, mh?"

Lui mi baciò, per poi ridere. "Tu si che mi conosci."

Entrammo in quel coso pieno zeppo di prodotti per passare una giornata dolce, cercando tra i vari scaffali le cose che ci servivano.

"Prendi la cioccolata, la cioccolata!" Dissi ad Harry.

"Qui non c'è!"
"Oh sì è nell'altro corridoio, vai a prenderla mentre io scelgo questi schifo-snack?"

Lui rise per poi sparire.
È così tenero, così profondo, così bello, così dito!
Oh, un figo mi punzecchia la spalla.

...ho invertito le parole, ops.

Mi giro, trovando un ragazzo sorridente.
"Cloe!"

"Tu?! Ma cosa?!"

MISTERY!

1006 parole solo di capitolo, mi sono superata.

Bene, come vi sembra?

Sono arrivate le pagelle da me, non è andata male, manca solo il verdetto finale di mio padre, piango.

No okay, stellinate e votate, vado a studiare storia e se riesco scrivo anche Rebels, ma non so se ce la faccio, dato che tra mezz'ora arriva metà della classe di mio fratello più grande (quasi tutti fighi, ovviamente) e devo scappare.

Se mi scopre mia madre farò finta di massaggiare sul gruppo della classe...al prossimo capitolo!

(Scusate eventuali errori, se me li segnalaste li correggerei prima)

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora