XXXVIII

5.4K 225 42
                                    

Chapter thirty-eight: "I...I think I should stay with you if I want to heal."

[Dio santo, ho solo foto di Harry in galleria?]

Respirai.

Mi asciugai le lacrime agli occhi.

Mi faceva male lo stomaco, ma non me ne preoccupai.

Un Sabato come tutti gli altri, eppure un Sabato così tragico.

Harry non mi aveva più rivolto la parola, mi trovavo solo dei vassoi fuori dalla porta, dai quali bevevo quasi solo acqua e se mangiavo non riuscivo nemmeno a ingurgitare più di un quarto di piatto.

Mi chiesi dove fosse finita la Cloe dodicenne che si strafogava.

La Cloe quattordicenne che era bulimica.

La Cloe diciassettenne che aveva di nuovo preso un po' di peso.

La Cloe diciannovenne che aveva addirittura qualche chiletto di troppo.

Chi ero diventata?

Una donna tutta pelle e ossa che non faceva altro che piangere e dormire tutta sola.

Questi erano i motivi per cui quel Sabato mi si era bloccato nello stomaco.

Sentii bussare alla porta.

"Cloe ti prego fammi entrare, sono giorni che stai chiusa lì dentro!"
Sussurrò Harry.

Sembrava...preoccupato.

Ma infondo chissene importa.

Non risposi.

Una lacrima solcò la mia guancia, cadendo con un tonfo sordo sulle lenzuola.

Sentii Harry bisbigliare.
Parlava da solo?

Cavolo, quell'uomo era davvero pazzo.

Un tocco più veloce ed insistente adesso premeva alle mie orecchie.
"Cloe esci di lì oppure ti vengo a prendere a suon di frittate!"

Oh, ecco con chi parlava.
Niall.

Mi si accese un sorriso sul volto, era sempre in vena di scherzare.

Quindi Harry non era pazzo.

Bene.

Constatai quanto fossi morta dentro. Tanto sola da ridere di se stessa.

Non trovavo altri aggettivi se non patetica.

Mi avviai verso la porta.
La sbloccai, per poi sbirciare.

Niall era davanti alla porta e Harry poco dietro.

Lanciai uno sguardo di fuoco al riccio e scostai leggermente la porta per far entrare Niall.

Dopodiché chiusi la porta, ma non a chiave, volevo dare ancora un minimo di fiducia ad Harry.

"Benvenuto nella mia casa ufficiale."
Camminai svogliatamente verso di lui.

Lui mi scrutò velocemente.
"Sei troppo magra. Non mangi, di nuovo."

Si guardò intorno, osservando il caos del letto, i vestiti sparsi e gli avanzi del pranzo di oggi.

Ovviamente tra tutti i vestiti che avevo, indossavo un pigiama di flanella bianco con dei coniglietti rosa sopra.

"E tu sei ossessionato dal mio peso."
Sbuffai, guardandolo dritto negli occhi.

Incollò il suo sguardo al mio.
"Nessuno si dovrebbe fare così male."

"Forse io invece ho bisogno di farlo."
Lui infondo non sapeva la verità.

Si avvicinò a me e mi tirò su la manica della felpa.

Glielo lasciai fare, non avevo né la voglia né la forza di litigare.
"Hai già abbastanza problemi per creartene altri che non esistono."

La cosa che più mi infastidiva in quel momento era la sua immensa calma.
Sembrava un agente dell'FBI che aveva pianificato tutte le lettere che avrei detto e tutte le risposte che lui avrebbe formulato.

Tornò a guardare per terra.
"Fatti la valigia."

Alzai lo sguardo, che prima stava seguendo il pavimento.
"Mi porti con te?"

Uno spiraglio di guarire da tutto il male, si insinuò nel profondo del mio cuore.

Era una speranza.

"Preferisci rimanere qui in questo stato?"
Alzò un sopracciglio.

"Io...io credo che dovrei stare con te se voglio guarire."
Lo guardai.

"Ho di nuovo bisogno di pensare lontano dal punto del problema."

Mi guardò di nuovo.
Sentivo un vuoto dentro.

Harry riusciva a colmare quel vuoto.
Ma Harry ora era ben lontano dall'essere scusato, e anche io.

"Mangerai di più. Poco ma sicuro."

La cosa che non faceva altro che saltarmi all'occhio era che Niall, nonostante prima avesse fatto una battuta, era serio.

"Okay. Mi faccio le valigie."
Esordii solamente.

Il biondo uscì dalla porta e io cominciai a ripulire la stanza da ogni mio oggetto.

Stavo riportando tutto a com'era in principio.

Harry stava tornando ad essere lo stronzo che ho conosciuto.

Io stavo tornando ad essere la stronza fredda e distaccata dell'inizio.

La vita stava tornando ad essere insignificante e noiosa.

Ed ero stanca.

Mi chiesi quando tutto questo avrebbe avuto una svolta.

Volevo solo andarmene via, volevo solo che Harry non fosse così perfettamente imperfetto e io così stupidamente egocentrica e allo stesso tempo sentimentale.

Stavo riportando tutto a com'era in principio.

E me pentii.

Amaramente.

HELP PLEASE!

I CAPITOLI SONO SEMPRE CORTI!

NON HO PIÙ IDEE, e devo arrivare a Giovedì prossimo (nella storia).

Ciò vuol dire che, essendo in questo capitolo quasi Domenica, ci sono ancora quattro giorni.

E io dovrei descrivere quattro giorni di vuoto totale.
Credo che prevarranno i pensieri, più che altro....

Aggiorno anche di Rebels (tra poco) perciò leggetelo!

B
A
C
I

His Prey //H.S.//Where stories live. Discover now