"C'è una ragazza nel quadro della tua mente?" chiese, enfatizzando sulla parola ragazza.

"Mamma" mi lamentai "Davvero? Lo sai che non sono-"

"No, lo so!" mia madre mi interruppe rifiutando ogni mio intervento "Stavo solo chiedendo!"

Sospirai "Come fai a sapere che c'è una ragazza nel quadro?"

Mia madre abbassò le spalle, roteando gli occhi nuovamente "Oh per favore, è così difficile credere che ho avuto anche io la tua età?"

Scossi le spalle non sapendo come rispondere dato che mio padre mi aveva sempre detto di non chiedere mai l'età a una donna.

"Harry, ti stai atteggiando come se io non avessi visto come ti comportavi poco fa" disse "Ridi più del solito, in realtà ridacchi. Esci sempre di corsa, più del normale. Sorridi ogni volta che ricevi un messaggio a cena, tu-"

"Aspetta, come fai a sapere che messaggio durante cena?" chiesi, essendo comunque positivo nel fatto che rimasi discreto per tutto questo tempo.

"Oh per favore, Harry, nessuno guarda in basso verso il proprio cavallo e sorride"

Chiusi gli occhi e sbuffai, sentendomi in imbarazzo ed esasperato, se dovevo essere sincero "ok, questo cosa sta a significare?"

"Amico, tua madre sta dicendo che sei infatuato di qualcuno o addirittura che tu abbia una relazione con qualcuno" mio padre la fece più chiara per me.

Nonostante sapessi di cosa stesse parlando mia madre, avrei preferito che non arrivasse al punto di dirmi tutte queste cose imbarazzanti.

"Va bene" sospirai "Potrei vedermi con qualcuno.. Da appena due settimane.."

"Ah, lo sapevo! Ma perchè non ce l'hai detto?" chiese mia madre

Aprii la bocca, ma non ero molto sicuro di quello che avrei detto e come avrei risposto. Perchè non glielo avevo detto?

Scossi le spalle "Non lo so, credo fosse perchè non volevo che portasse sfortuna o qualcos'altro. Mi piace davvero, e si."

"Aw" mia madre sorrise portandosi una mano al cuore e guardandomi con uno sguardo sentimentale. Ero quasi pronto a scappare via quando lei mi prese e mi strinse in un abbraccio materno "Sono così felice per te tesoro.Bene, chi è lei? Come si chiama? E quando possiamo incontrarla?"

"Uh" balbettai per un pochino, spremendomi le meningi pensando se le dovessi dire o meno il suo nome; ma lei è mia madre. Se le avessi detto la verità non avrei messo in esposizione la nostra relazione. Dicendolo a mia madre non avrebbe implicato nulla "Bhe, il suo nome è Carter. è più piccola di me di un anno e la conosco dal mio secondo anno, ci siamo appena messi assieme. E si, mi piace davvero, e stiamo affrontando la cosa facendo un passo alla volta"

Questo se non si conta il fatto di aver fatto sesso prima ancora di metterci assieme, ribattè il mio subconscio ma spostai quel pensiero da un lato.

"E che ne pensi di farcela incontrare?" chiese mia madre di nuovo

"Dolcezza, sposta le mani" disse mio padre, aggiungendo i cetrioli nella ciotola dell'insalata su cui stava sopra mia mamma.

"Uh, incontrarla? io e lei stiamo facendo un passo alla volta e io-"

"Oh, dai, figliolo" borbottò mio padre "Che ne pensi di invitarla qui per cena?"

I miei occhi si spalancarono allarmati, andai mentalmente nel panico "Cosa.. ora?"

Mia madre rise "No, ovviamente non ora, che ne pensi di... Sabato?"

"Uh" mi grattai la nuca, non sapevo come reagire in quel momento "Voglio dire, posso chiederglielo.. Ma non vi posso promettere nulla! Fatemi vedere cosa dice prima lei"

Ero sicuro che lei sarebbe impazzita tanto quanto me in quel momento.

I miei genitori si guardarono prima che mio padre fischiò e mia madre riprese a parlare "bene ok, va bene"

Mi morsi il labbro, annuendo.

"Aspetta, hai detto che il suo nome è Carter?" disse mia madre a voce alta, come se stesse pensando.

Arrossii, rientrando improvvisamente in modalità panico.

Se mia madre avesse conosciuto Carter e i genitori di Dylan, mi sarei potuto buttare giù dal tetto.

"Si.." tirai per le lunghe prima di aggiungere "Non la conosci...Vero?"

"No" mia madre scosse la testa "Il nome mi suona familiare ma ehi, non credo di conoscere Carter. Ma comunque, chiedile se le va di venire qui a cena Sabato. Mi piacerebbe incontrarla"

Annuii nuovamente "Glielo chiederò"

L'atmosfera nella stanza si fece sempre più imbarazzante.

"Quindi" cambiai il soggetto "A che ora vengono qui Max e sua moglie?"

"Bhe" mio padre si schiarì la gola, controllando l'orologio appena prima che suonasse il campanello della porta "Giusto in tempo"

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Where stories live. Discover now