16. Momenti impressi nel cuore

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L'amore vero si manifesta nei piccoli gesti,

negli sguardi attenti, nelle carezze inattese,

nella presenza silenziosa che dice

più di mille parole - Stephen Littleword

Taylor

Maggio 2015

Oggi partiremo, sono elettrizzata. Ho sempre avuto la passione per la scienza e il mondo complesso che la compone. Thomas ha accetto di portarmi presso il museo delle scienze naturali che si trova nella contea di Raleight in Nord Carolina. 

Dista circa quattro ore da Asheville, motivo per cui abbiamo scelto di organizzare l'ora del viaggio alle sette della mattina. Torneremo presto perché a sua insaputa gli abbiamo organizzato una festa di compleanno. In realtà, è più che altro una scusa per farlo allontanare.

Suona la sveglia, sono le sei. Ho poco tempo per prepararmi, mi alzo dal letto e mi reco in bagno. Ho decisamente bisogno di farmi una doccia per svegliarmi. Odio alzarmi alle prime luci di un nuovo giorno perché per mettermi in moto sono abbastanza lenta. 

Ho l'abitudine di dormire con le serrande abbassate perché ogni volta che le dimentico alzate, spalanco gli occhi se la stanza viene illuminata. Tolgo il mio pigiama blu con la farfalla disegnata sul petto, lego i capelli in una coda alta e, non appena l'acqua è calda, mi lavo. 

Ci sto dentro circa cinque minuti, a differenza di mia sorella, sono abbastanza veloce. Lei come minimo si deve svegliare tre ore prima, altrimenti il tempo non le basta. Concludo e mi avvolgo nell'asciugamano giallo. Asciugo ogni goccia d'acqua che ho sul corpo e mi reco in camera. 

Devo muovermi lentamente, Jessica sta dormendo, se le do fastidio inizia a sbuffare ed è meglio che non incomincia. Apro delicatamente l'armadio, scelgo gli abiti da indossare e ritorno in bagno a vestirmi. 

Ho preso una maglia verde scuro a mezze maniche, ha un colletto ricamato con ornamenti bianchi che richiamano la forma di una rosa, un pantalone nero lungo e delle scarpe sportive dello stesso colore. 

Non credo che faccia freddo, al massimo userò una delle felpe di Thomas che ha sempre in macchina. Sciolgo i capelli, li sistemo con la spazzola così tolgo qualche nodo, ma evito il trucco, non lo sopporto. Non appena sono pronta, scendo in cucina e trovo mio padre che sta facendo colazione con latte e biscotti integrali.

‹‹Buongiorno tesoro›› si rivolge a me con un sorriso.

‹‹Buongiorno papà. Ti sei svegliato presto?››

‹‹Sì, dato che è sabato e non vado al lavoro, mi reco dalla nonna per sistemare delle cose in campagna.››

‹‹Cosa?››

‹‹Dobbiamo aggiustare la recinzione, ci sono dei pali dissestati. Pronta per il viaggio?›› mi dice mentre sorseggia la sua zuppetta.

‹‹Sì, dai. Non ti dimenticare di stasera.›› Gli ricordo.

‹‹E come faccio? Mi hai scritto una lista ben dettagliata›› scoppiamo a ridere entrambi.

‹‹L'organizzazione è importante. Me l'hai sempre insegnato.›› Uso la sua stessa arma.

‹‹Mannaggia a me che non sto mai zitto›› risponde ironicamente.

Si alza dal tavolo avvicinandosi e mi stampa un bacio sulla fronte, augurandomi di divertirmi. A un certo punto, sento il suono di un clacson, Thomas deve essere arrivato. Prima di andare, prendo la borsa infilandoci dentro due panini, li ha preparati la nonna con le sue famose frittate alle cipolle. 

Dark TruthsWhere stories live. Discover now