17. Verità nascoste

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Che cos'è la Verità? In materia di religione,

è semplicemente l'opinione che è sopravvissuta.

In materia di scienza, è l'ultima sensazione.

In materia d'arte è l'ultimo umore di un singolo.
Oscar Wilde

Taylor

Giugno 2019

Quando si cerca la verità, bisogna essere pronti a qualsiasi cosa, si può incorrere a sgradevoli rilevazioni o a piacevoli scoperte. Non sono mai stata in agitazione nell'incontrare qualcuno, ogni centimetro del mio corpo è in fibrillazione. 

Devo rilassare i muscoli, altrimenti il mio stomaco sarà così in subbuglio da perdere completamente l'appetito. La troppa ansia, in alcuni momenti, attacca il mio corpo e, da un elemento psicologico, si tramuta in qualcosa di fisico. 

Sono in camera mia mentre cerco di decidere cosa indossare, opto per un abbigliamento semplice: una maglietta azzurra e un paio di jeans neri. Le temperature stanno iniziando ad alzarsi, l'aria primaverile viene sostituita dalla calura estiva. 

Nell'entroterra accade spesso di percepire maggiormente l'afa, spero che non renda Jessica più instabile; a volte mi preoccupo troppo. Osservo l'ora sul mio cellulare e sono circa le otto e mezza, mi starà sicuramente aspettando. Non sono mai ritardataria, ma conversare con lui mi mette molto a disagio. 

Sto per scendere al piano di sotto, quando mi accorgo delle mie pillole poggiate sul comodino. La mia mente viaggia indietro a quel giorno: la caduta dalle scale e il discorso di Christian. Mi ha raccomandato di assumerle in modo regolare e, se voglio avere una minima possibilità di convincerlo, devo tradire mia nonna. Se le assumo, non riesco a vederla. 

Sbuffando, le afferro e mi reco in cucina. Ho sempre avuto il problema nel deglutire le pastiglie perché se sono troppo grandi, finisco per strozzarmi. Apro la scatola e ne estraggo una, per fortuna sono molto piccole. 

Riempio un bicchiere ben colmo d'acqua, posiziono sulla lingua la compressa e bevendo, mando giù il tutto. Prima di uscire, prendo la maglia verde scuro di una tuta con la cerniera e la indosso. Preferisco andare a piedi e quindi mi incammino lungo il marciapiede. 

Nel mio piano terapeutico è consigliata l'attività motoria, favorisce la circolazione sanguigna e allevia lo stress. La mia vita sta andando a rilento ma nessuno prova a mettermi fretta, hanno capito che la scelta migliore è lasciarmi in pace.

Circa un anno fa, ho preso la patente. Ho affrontato la prova scritta senza nessun problema, potrei dire lo stesso di quella pratica, ma sono talmente fifona che stare dietro a uno sterzo, mi provoca trepidazione. Non so cosa sia, riesco a mantenere la stabilità del veicolo però, quando si tratta di cambiare le marcie, me ne vado in tilt. 

È capitato che dovevo scalare dalla seconda alla prima, ho dimenticato di schiacciare il pedale della frizione. Sono un caso perso. Stamattina, una bella passeggiata, può solo farmi bene. Sono pigra pure negli sport, odio sudare. Ringrazio solo di non averne bisogno perché sono normopeso. 

Ho così tanti difetti che i miei pregi nemmeno si scorgono. Lungo la strada si possono osservare molti alberi di frutti. Uno tipico della mia zona è il paw paw. Ha una forma arrotondata e una colorazione che va dal verdastro al giallo, fino a virare al nero con la maturazione. La polpa è dolce, cremosa e ricca di aromi particolari e contiene semi di colore marrone. 

Dopo mezz'ora, finalmente intravedo in lontananza l'ospedale e cerco di trovare la collocazione del bar. Non è stato difficile da individuare, è l'unico situato da quelle parti. Non mi resta che rintracciare James, scruto dei bei ricciolini castani che ondeggiano, cullati dalla brezza mattutina. È lui, se ne accorge della mia presenza e, con un cenno della mano, mi invita ad avvicinarmi. Mi affretto a raggiungerlo.

Dark TruthsWhere stories live. Discover now