7. A piccoli passi

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Perché a volte la stessa emozione
che ti spezza il cuore è anche quella
che te lo guarisce - Nicholas Spark

Christian

Febbraio 2019

L'emotività è l'aspetto più difficile con cui confrontarmi, sia con i pazienti che i familiari. Spesso noi medici veniamo attaccati, minacciati e giudicati. È facile puntare il dito, credere che siamo una massa di macellai che aspettano solo di sperimentare su anime innocenti.

Il vero problema è il non fermarsi a pensare, ascoltare i professionisti e dargli fiducia. Senza il giusto credito nella scienza, non ci sarebbe stata l'evoluzione e non avremmo nemmeno trovato terapie alternative per agevolare la degenza dei ricoverati.

L'incontro con il signor Evans mi ha un po' scosso, è la prima volta che mi capita di essere aggredito anche fisicamente. Il colletto continua a irritarmi la pelle, sento ancora la presa di quell'uomo sul mio collo.

Quanto odio e disprezzo trapelavano dai suoi occhi. Il suo dolore lo comprendo, lo percepisco vivo dentro di me e per certi versi riesco anche a giustificarlo. So di aver agito con estrema cautela, operato senza distrazione e assolto il mio compito.

Quello a cui non ero preparato, era la sua reazione. Un groppo alla gola mi toglie il respiro, ho la salivazione ai livelli minimi. Devo salire sul tetto a prendere una boccata d'aria, queste mura mi sembrano una gabbia ma prima passo alla macchinetta per bere un goccio d'acqua.

Esco dal mio studio e incrocio gli sguardi di molti colleghi, non capisco se è ammirazione oppure rammarico, le sue urla si sono propagate per l'intero corridoio. ' Smettetela di osservare, non c'è nulla di divertente! ' Li fulmino con gli occhi.

Sono pur sempre un loro superiore, esigo rispetto. Ognuno ritorna a concentrarsi sul proprio lavoro ma Harrison mi ferma con una cartella in mano chiedendomi delle delucidazioni su un caso.

Apro il fascicolo e noto il referto di una malattia neurodegenerativa, il modo con cui mi ascolta, l'interesse che mostra, mi induce a pensare che debba riguardare qualcuno di importante per lui. Non appena terminiamo il nostro discorso, gli prometto che potrà venire nel mio studio e discuterne privatamente.

Non sono il tipo di persona che abbandona chi cerca aiuto, spero di risolvere al più presto il problema. Lo saluto e giungo davanti l'ingresso, il distributore si trova accanto al box informazioni. Mentre cammino, intravedo James che fa il cascamorto con una specializzanda. ' Per amor del cielo, contieniti amico! '

‹‹Dottor Parker la smettiamo di essere così plateali? In certi contesti si contenga!›› di colpo si volta, non si aspettava che lo beccassi.

‹‹Signor primario, mi perdoni. L'età evolutiva porta lo sviluppo di alcune ghiandole capaci di produrre ormoni fin troppo ingestibili›› scoppia a ridere.

‹‹Certo, le tue due conquiste non ti mancano? Devi importunare anche le fanciulle innocenti sotto la mia vigilanza?››

‹‹Pensa che la piccola che hai sgridato come un padre, l'hai stuzzicata ancor di più.›› mi dà una pacca sulla spalla mentre strizza l'occhio soddisfatto della sua battuta. Se non ci conoscessimo da una vita, non gli darei la possibilità di avere tanta confidenza con me. ‹‹A parte gli scherzi, ti sei ripreso? Avrei voluto intervenire ma hai dettato sentenza.››

‹‹Certo, avresti peggiorato la situazione. Ti conosco fin troppo bene. Comunque come va con il tuo paziente?››

‹‹Ok, il capo sei tu! A te capitano i begli angioletti e a me i rompipalle colossali. Sto per andare da lui, vieni con me per favore. Forse se vede il primario si ammutolisce e collabora.››

Dark TruthsWhere stories live. Discover now