15. Alycia

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Nei giorni successivi Alycia fece sentire la sua presenza in casa in maniera forte e chiara

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Nei giorni successivi Alycia fece sentire la sua presenza in casa in maniera forte e chiara. Per Jim, che ormai si era abituato al silenzio quasi contemplativo di quelle stanze, fu strano dover improvvisamente fare i conti con porte che sbattevano in continuazione, rumore di tacchi su e giù per le scale e frasi urlate da un capo all'altro dei corridoi. Per non parlare delle mini-esplosioni che provenivano quotidianamente dal laboratorio di alchimia.

Inoltre, sembrò che quella casa enorme fosse diventata di colpo strettissima, perché Alycia aveva preso possesso di tutti gli ambienti prima a uso esclusivo: vasi di piante esotiche ormai invadevano quasi tutte le superfici disponibili e Blake, che stava facendo davvero di tutto per rientrare nelle grazie della figlia, aveva messo a sua completa disposizione la serra. Persino per la biblioteca fu necessario organizzare dei turni, perché per Alycia era intollerabile la presenza di un altro essere vivente nella stessa stanza mentre studiava.

E magari fosse solo questo: di solito si limitava a intimargli di non starle tra i piedi, o a confabulare con Valdar in orchese solo per il gusto di irritarlo. Ma certe volte, quando era particolarmente di cattivo umore, non esitava a lanciargli delle frecciate davvero perfide; tipo quella volta che si era detta meravigliata che sapesse leggere e scrivere, o quando aveva lasciato intendere che avesse i pidocchi. Ma la cosa che più di tutte lo mandava in bestia era il fatto che non lasciasse mai la sua roba incustodita in sua presenza, come se temesse di essere derubata da un momento all'altro.

Quella convivenza forzata durava da solo un paio di settimane e già Jim non ne poteva più. Proprio adesso che l'apprendistato stava iniziando a dare i suoi frutti! Eppure, quando ormai pensava che le cose non potessero andare peggio di così, precipitarono.

Preso com'era dalla nuova situazione in casa Winters, per diversi giorni Jim aveva completamente accantonato la faccenda dei misteriosi viaggi di Blake e della galleria degli specchi. Così, quando nel tentativo di evitare Alycia attraversò il corridoio con le porte a doppio battente che conducevano all'ala ovest, rimase di stucco nel realizzare che erano scomparse.

Si fermò per ispezionare la parete, decorata con inquietanti fotografie in seppia e teste di animali impagliati, ma completamente uniforme.

Era proprio qui, ne sono sicuro.

Che si trattasse di un'illusione? Provò ad accostare un orecchio al muro e bussò, perché sapeva che le illusioni potevano ingannare solo un senso per volta; ma i suoi colpi non produssero alcun rumore, come se dall'altra parte non ci fosse proprio nulla.

È impossibile, ragionò fra sé. Non può aver fatto sparire una parte della casa.

Era evidente che Blake avesse preso provvedimenti per impedirgli di andare di nuovo laggiù. Ma che fine aveva fatto allora l'ala ovest? Fu tentato di uscire in giardino per verificare se fosse ancora possibile accedervi dall'esterno...

«Che cosa stai facendo?»

Jim fece un gran balzo. Alycia lo stava osservando, con una grossa tazza di caffè in mano e alcuni libri sottobraccio. I capelli erano raccolti in uno chignon disordinato in cima alla testa e indosso aveva un brutto vestito viola che sarebbe stato più adatto a una donna matura.

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