8. Nuove direttive

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Di una cosa Jim dovette dargliene atto: Solomon Blake era uno che manteneva le promesse

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Di una cosa Jim dovette dargliene atto: Solomon Blake era uno che manteneva le promesse. Ed era anche un tipo sbrigativo, visto che si presentò con la soluzione al loro problema esattamente il giorno seguente...

«Vediamo se ho capito» disse Arthur quella mattina nel serraglio, dopo che Jim ebbe finito di aggiornarlo sugli ultimi fatti. «Due tagliagole hanno cercato di annegarti perché uno psicopatico voleva vedere se sei una strega. Poi è arrivato un mago che ti ha invitato a prendere un tè in una ex piantagione, ottenuta non si sa come, dove vive con un corvo demone e un orco maggiordomo.»

«Veramente non ho capito se è un maggiordomo o più un tuttofare...»

«E io vengo a saperlo solo adesso?» s'infuriò Arthur. Infilzò il forcone con cui stava ammassando del fieno. «Cristo, Jim, avrebbero potuto ammazzarti! Perché non sei corso dalla polizia? O da Maurice e Margot? Loro almeno lo sanno?»

Jim emise un profondo sospiro e incrociò le gambe sopra la cassa di legno su cui era seduto, accanto al recinto dei ruminanti. Era lunedì mattina e il circo era chiuso al pubblico; gli uomini erano a lavoro (quelli che ancora lo avevano), i ragazzini a scuola e faceva troppo caldo perché le signore visitassero il serraglio. Gli animali, infatti, erano tutti silenziosi e intorpiditi dalle temperature infernali, nonostante Arthur si fosse assicurato che avessero acqua a sufficienza e un buon ricambio d'aria.

«Non c'è ragione di spaventare gli altri, sono abbastanza in paranoia per la storia degli Accalappiatori. E poi, non credo che dovremo più preoccuparci di Donnie Winters dopo la lezione che gli ha dato Blake.»

Arthur però storse la bocca. «Sarà, ma a me questa faccenda puzza.»

«Perché?»

«Questo Blake ti segue da settimane, sa cose che nessuno dovrebbe sapere e ti ha praticamente imposto di fare tutto quello che ti dice. E per cosa poi? Per insegnarti magie che non sei nemmeno sicuro sappia veramente fare.»

«Non mi ha imposto proprio nulla, vecchio mio. E ha ragione, è ora di imparare a controllare come si deve questi poteri.»

«E credi davvero che possa aiutarti?»

«Conosce un mucchio di cose sulla magia» disse Jim, scrollando le spalle. «Di sicuro molte più di me. E poi, l'hai detto tu che dovevo trovare qualcuno simile a me, no?»

«Ammesso che sia chi dice di essere. Perché non ti ha fatto vedere nemmeno una magia?»

«Perché non gli piace esibirsi.»

«E non ti sembra esattamente ciò che direbbe un imbroglione?»

«Da quando sei così sospettoso?»

«E tu da quando sei così ingenuo?» Arthur, allargò le braccia in un gesto esasperato. «Dovresti sapere che nessuno fa mai niente per niente. È questo che non capisco di Blake: se è ricco e potente come dice, a che gli serve un apprendista? E perché vuole proprio te?»

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