Fear of the unknown

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La mattina seguente gli occhi della bruna si aprirono incontrandosi con un'ambiente non famigliare, ma non appena fece per mettersi seduta per scoprire dove si trovasse, un dolore le colpì le tempie facendole rilasciare un lamento di dolore.

<< Hey, easy there. >> A seguito di quella voce così bassa e profonda che per un istante pensò fosse soltanto frutto della sua immaginazione, sentì dei passi avvicinarsi a lei.

Dopo qualche secondo un mano si posò sulla sua spalla e quelle dita fredde risvegliarono improvvisamente tutti i sui sensi e le fecero alzare lo sguardo di scatto per trovarsi di fronte a quei occhi scuri come la pece.

<< Ryujin? >> Chiese confusa con un filo di voce.

<< Hey. >> Rispose l'altra con un piccolo sorriso sulle labbra.

<< C-che faccio qui? Dove sono? >> Chiese distogliendo gli occhi dall'altra, sentendosi d'un tratto incapace di sostenere il suo sguardo.

<< Oh, non ricordi? >>

<< Non ricordo cosa? >>

<< Ieri sei venuta al pub e- >>

<< Questa parte me la ricordo piuttosto bene... >> La interruppe, non sapendo però perché così di fretta e non comprendendo perché alcune immagini fin troppo specifiche le apparirono in mente e solo quando trovò la forza di rispostare il suo sguardo sulla blu forse capì perché.

Forse era stato quel sorriso che naturalmente colorava le sue labbra, o le piccole fossette sulle guance, o quelle piccole punti luminosi che in quella vastità scura dei suoi occhi brillavano sotto la luce calda nella stanza, o forse erano quegli occhiali che posavano delicatamente sulla puntano del naso della ragazza che le davano un'aspetto del tutto diverso da quello di ieri.

La sua maglietta nera che la vestiva oversize sopra i pantaloni neri cargo, la mascherina sotto il mento, la circondavano di un'aurea completamente differente e la bruna provò un certo senso di conforto e non sapeva come o perché, ma di certo non era quello che aveva provato ieri sera, quando aveva visto la blu vestita di panni differenti.

<< Allora ti ricordi del litigio con Yeonjun? >> Quella voce la risvegliò dal suo silenzio e fermò qualsiasi cosa la sua mente stesse facendo.

<< Già... Però non ricordo granché di cosa è successo dopo, perchè sono qui, a casa tua presuppongo? >>

<< Inizialmente mi avevi detto di voler tornare a casa e ti ho accompagnato visto, beh, non eri molto lucida... >> La bruna sentì la pelle bollire di imbarazzo, sperava davvero di non aver fatto qualcosa di stupido, soprattutto perché non se lo ricordava e questo lo rendeva cento volte più imbarazzante. << ... quando siamo arrivate ti sei fermata davanti la porta di casa tua ma non sei entrata. >>

<< Perchè? >> Chiese.

<< Non lo so, però dopo qualche minuto ti sei girata e mi hai detto che non volevi tornare a casa. >>

<< E quindi... tu mi hai portato a casa tua? >>

<< Ehm, io, beh, si... >> Rispose con un po' di difficoltà, rendendosi conto adesso che forse la sua decisione non era stata delle migliori. << Non potevo lasciarti fuori casa tua al freddo e da sola senza sapere se saresti entrata davvero. >>

<< Oh... >> Yeji sentì qualcosa scaldarsi proprio all'altezza del suo petto pensando che alla fine Ryujin forse teneva realmente a lei, o almeno un po'. << Non hai provato a convincerti a entrare... non ti ho creato problemi a dormire qui, con tuo zio o- >>

DEMONSWhere stories live. Discover now