T-Those dark eyes...

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Mentre con le bacchette rigirava i noodles ormai da minuti, senza mostrare la volontà di volerli mangiare, la mente della blu era completamente immersa nei momenti della sera prima.

Nervosamente le unghie della mano libera si scontravano, duellando frettolosamente e interrompendo quel silenzio con un continuo ticchettio, mentre la gamba destra sbatteva ripetutamente contro lo sporco pavimento di quel market. Le temperature cominciavano ad abbassarsi ma l'arrivo dell'inverno era ancora lontano, l'autunno ancora regnava sovrano sul cielo di Seoul, nonostante questo però i gradi continuavano a scendere come fossero in caduta libera ogni maledetta notte... o forse questa era la percezione di Ryujin.

Ancora si chiedeva come era possibile che riuscisse a sentirlo sulla pelle il freddo, che lacerava le strade desolate in quell'ora tarda, variare dal giorno alla notte, come se sentisse la mattina i raggi del sole scottare sulla sua pelle fino ad arrivare a raggiungerle l'anima e la sera, la luna freddarle le ossa, fino a inglobare nei suoi ghiacciai persino il suo cuore. Eppure nonostante il suo corpo sembrasse più sensibile al clima, contrariamente alle aspettative, accoglieva con più piacere quel freddo, che aveva già fatto scappare tutti quanti per rifugiarsi nel caldo delle proprie case.

Aveva sempre avuto un rapporto difficile con il caldo, non era mai stata quella persona che aspettava con ansia l'arrivo dell'estate, tra una cioccolata calda e un coperta di lana, era più quella che sgattaiolava da sotto il naso del propri genitori, per uscire e contemplare il bianco che ricopriva le strade di Busan. Adorava quella sensazione del freddo sulla propria pelle scoperta, protetta soltanto da una sottile maglietta a maniche corte e un leggero pantaloncino, per poter fare esperienza ancora più profonda di quell'evento così raro ma così magnifico agli occhi della blu. Amava sentirsi consapevole della natura che decideva di salutare quella città con qualche giorno di nevicate per poi tornare alle proprie consuete temperature, amava come i propri sensi sembravano risvegliarsi a contatto con il freddo, come se realmente fossero sempre dormienti sotto la luce calorosa del sole.

Eppure la sera prima il solito freddo che circondava il suo corpo, solamente infastidito dal calore del giorno, aveva trovato un degno avversario sotto lo sguardo delle stelle...

La sua pelle ancora ricordava il primo incontro che avevano avuto, sembrava essere stato così delicato e superfluo, ma era stato l'inizio di una guerra silenziosa e subdola. La blu avrebbe mentito se non ammettesse di esserne stata cosciente e come avrebbe potuto ignorarlo, aveva sentito la pelle sotto il tocco delle sue dita bruciare, il corpo tra le sue braccia combattere con vigore la temperatura glaciale del suo e per più di un momento aveva sentito come quel calore stava per prevalere, per vincerla... ma ovviamente la battaglia non sarebbe stata così facile, non si sarebbe arresa così facilmente.

Era stato quasi ironico come contrariamente ai suoi pensieri, aveva apprezzato quei momenti più di quanto avesse voluto ammettere. Era stato strano come sentire quel calore così vicino e minaccioso non infastidirla realmente, come sentire quella fonte così calda vicina al suo cuore, così freddo, non preoccuparla affatto perché era come i suoi sensi non furono attenuati da essa, ma si risvegliarono come se fossero stati sempre soggetti a quel sogno che li aveva tenuti spenti fino a quel momento. Per quei brevi attimi si ritrovò a capire che non aveva mai provato niente del genere, neanche di fronte allo spettacolo mozzafiato dei fiocchi di neve che le cadevano davanti agli occhi color pece, che le accarezzavano la pelle del viso e delicatamente si poggiavano sulle sue mani e tra i suoi capelli. Si era sentita come se si era svegliata da un lungo sogno che per tutti quegli anni le aveva tenuto nascosto la vera realtà, quella di cui valeva la pena essere consapevole, quella che i suoi sensi finalmente davvero accessi avevano sentito e percepito tra le sue braccia... quella che non sarebbe mai potuta essere paragonata a-

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