It's all about looks, or something more?

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Il ticchettio della penna di Ryujin che si scontrava ripetutamente contro il banco cullava i pensieri che nella sua mente stavano vagando per tutto quello che era successo nel giorno precedente.

La sera prima...

Dopo aver aperto la porta dell'appartamento dello zio una sensazione di vuoto la pervase, che senso aveva stare lì se non c'era la sorella. 

Amava stare da sola, era sempre stata un po' una solitaria fin da piccola ma avere quella piccola furfante al suo fianco era una costante della sua vita e di tanto in tanto le ricordava che le persone non erano tutte malvagie in questo mondo, che c'era ancora qualcuno per cui valeva sorridere ed essere felice, o almeno provarci... eppure quella serata l'aveva ferita di nuovo, l'aveva delusa come aveva già fatto tante altre volte...

Il ticchettio dell'orologio sulla parete della sala da pranzo si insinuò nei suoi pensieri disturbando qualsiasi tentativo che la blu stava facendo per trovare anche solo un minuto di pace in quel caos che chiamava "vita".

<< Dove diavolo sei stata? >> Quella fastidiosa e famigliare voce però distrusse qualsiasi speranza.

<< Lavoro. >> Rispose brevemente la blu, prima di togliersi le scarpe e addentrarsi nel salone.

<< Yuna? >>

<< Non lo so. >> Lo sapeva a casa di Lia molto probabilmente, ma non glielo avrebbe di certo detto.

<< Tsz, neanche sai prenderti cura di tua sorella... >> Quella parole così silenziose eppure così dolorose, la blu strinse le mani affondando le unghie nella propria pelle per trattenersi dall'urlare o dal piangere, o farsi dal fare entrambe le cose.

<< Non che tu stai facendo molto meglio... >> Eppure non riuscì a trattenersi dal lasciare scappare i suoi pensieri carichi di rabbia e soffocati dal dolore.

<< Che cosa hai detto? >> Le chiese lo zio, avvicinandosi minacciosamente e lei fece l'errore di alzare lo sguardo e incrociare il suo. << Allora? >>

<< Niente... >> Disse con un filo di voce.

<< Quella ragazzina mi aveva detto ieri che saresti torna e invece mi ha mentito quella- >>

<< Hai visto Yuna ieri? >> Chiese preoccupata.

<< Si, sono tornato ieri ed avevo bisogno di parlarti ma ovviamente sei dovuta sparire. >>
Ma la blu ignorò quelle parole, l'unica sua grande preoccupazione in quel momento era che aveva lasciato la sorella completamente da sola con lo zio.

<< Non le hai fatto niente, vero? Perché anche se le hai toccato un solo capello giuro che- >>

<< Rilassati, a differenza di te tua sorella sa come rispettare suo zio e poi che vorresti farmi, eh? >> Chiese lui, avvicinandosi così pericolosamente alla nipote che fu costretta ad indietreggiare di qualche passo per fuggire a quell'odore insopportabile di alcool.
<< Allora? >>

Avrebbe voluto fargli molte cose, eppure un groppo in gola la fermo dal rispondere.

<< Come pensavo. >> Rispose ridendo lui, ma non c'era niente di rassicurante in quella risata. << Comunque non ti volevo parlare di questo, ma di altro, ho bisogno di soldi. >>

<< Non penso questo sia un mio problema. >>

<< E io invece penso di se perché sono tuo zio e se non fosse per me adesso tu e Yuna stareste in un orfanotrofio, perciò penso bene che me lo devi. >>

DEMONSWhere stories live. Discover now