Are lies more painfull than the truth?

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Le unghie della bionda picchiettavano incessantemente sullo schermo nero del proprio telefono, che riposava sul tavolo della mensa, mentre le dita della mano libera nervosamente scivolavano lungo le ciocche chiare, avvolgendole in spirali effimeri, destinati a morire dopo solo qualche breve secondo. Gli occhi fissavano il vetro spento del dispositivo davanti a lei, come nella speranza di vedere una qualche luce illuminarlo di almeno una notizia sulla propria sorella.

<< Guess who? >> Gli occhi furono coperti da un velo nero, mentre quella voce così dolce ma familiare le sussurrò all'orecchio. In altre situazione di certo non avrebbe reagito così, molto probabilmente sarebbe arrossita, solo per poi essere presa in giro dalla più grande per il suo stato imbarazzato, ma in quel momento era troppo preoccupata per poter reagire.

<< Yuna? >> La voce di Lia la richiamò ancora una volta, subito dopo aver tolto le proprie mani da davanti i suoi occhi, non avendo ricevuto una risposta ed essendosi seduta accanto alla più piccola.

<< Mhm... >> La più grande sgranò gli occhi vedendola completamente indifferente alla sua presenza, non era cosa da lei, Yuna non la ignorava mai, qualcosa era successo... << Yuna, tutto b- >> La sua attenzione fu subito colta da un lamento poco lontano da lei, dall'altra parte del loro tavolo una Yeji alquanto stressata aveva appena lasciato cadere la propria testa sul legno affranta.

<< Yeji? >> Ma l'unica risposta che ricevette fu un ennesimo lamento della bruna e per la seconda volta si ritrovò a sgranare gli occhi quella mattina, mai aveva visto l'amica in uno stato più disperato di quello. << Chae, che cosa sta succedendo? >> Chiese, sperando di non dover assistere anche alle disperazioni della mora.

<< Lo chiedi a me? Sono ore che cerco di parlare a queste due mummie, ma le uniche cose che escono dalle loro bocche sono lamenti o sospiri, lamenti o sospiri, lamenti o sospiri, l- >>

<< Okay, I get it. >> Si affrettò a fermarla, portando le mani in avanti in segno di tregua.

<< Peerché... >> La voce estremamente alta di Yeji la fece saltare sul posto, mentre gli occhi subito si rispostarono su di lì.

<< Perché cosa? >> Cercò di chiedere.

<< Aish, ma che diavolo mi sta prendendo... >> La bruna si riaccasciò sul tavolo in legno, portando le mani alla testa e afferrando i propri capelli per tirarli per la disperazione.

<< Yeji, così ti farai male. >>

<< Meglio, forse così riuscirò a dimenticar->> Ancora una volta la bruna si fermò, chiudendo la bocca proprio sul più bello, lasciandosi cadere in un lungo sospiro, subito seguito dal silenzio assoluto.

Silenzio che fu interrotto da un leggero ting e i movimenti della bionda che si scaraventò sul proprio telefono, ma solo per risedersi di nuovo sulla proprio sedia delusa, lasciando cadere il dispositivo sul proprio grembo.

<< Yuna? >> Lia richiamò di nuovo la più piccola, ma ancora non ricevendo alcuna risposta.

La bionda riprese a giocherellare nervosamente con i propri capelli, mentre con gli occhi cominciò a vagare per tutta la sala mensa, cercando disperatamente di notare degli schizzi bluastri tra la folla.
Lia ben presto si rese conto del comportamento strano di lei, non era da lei comportarsi in questo modo a meno che non fosse nervosa, estremamente nervosa.

<< Yuna. >> Con voce più decisa la chiamò di nuovo, mentre con le mani raggiunse il suo viso per girarlo verso di se. << Hey, I told ya, così ti farai male ai capelli... >> Sussurrò gentilmente lei, mentre con una mano avvolse le dita della bionda che erano tra le sue ciocche chiare, abbassandole lentamente.

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