Capitolo 14

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Alex's pov

Il silenzio rendeva tutto molto più sereno, mi tranquillizza, anche se in questo silenzio si sente, ancora, il battito del mio cuore.
A Luigi non ho detto perché mi aumenta il battito, ma io lo so. Perchè lui mi fa quest'effetto, perché quello che provo, forse, non è più semplice amicizia. Ma questo non glielo dirò mai. Pensavo di potermi addormentare, le sue mani mi accarezzavano, come sempre d'altronde, e mi teneva stretto a sé, per far sì che io non scappi. Ma finché c'è lui io non vado da nessuna parte.
L<<ti giri?>>
A<<no>>
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, come potevo girarmi e sostenere una conversazione con lui?
L<<daiiii, perché sei così complicato?>>
A<<non riesco manco a guardarti in faccia, e secondo te io mi devo girare e iniziate a parlare con te?>>
L<<vedi che non c'è motivo di essere così imbarazzato>>
A volte mi chiedevo se è stupido o fa finta. Nooo non c'era da imbarazzarsi, gli ho solo confessato che mi fa battere il cuore in maniera spropositata e lui "non c'è bisogno di essere così imbarazzato".
A<<no no hai completamente ragione>> ovviamente il mio tono di voce era tutto tranne che serio.
L<<ti vuoi girare>>era testardo, porca miseria.
A<<noo>>
Allora decise di fare da solo, prese il mio polso e mi girò verso di lui, era imbarazzante, tanto, e lui non lo capiva.
A<<Lu…>>
L<<io non voglio sapere niente, faccio finta di non saperne niente. Non mi interessa ok? Però rimaniamo così, a guardarci.>>
A<<Lú…>> cacciai un breve sospiro. Provai a girarmi, non riuscivo, mi sentivo a disagio, avevo paura che questa cosa gli facesse capire ciò che neanche io ho capito, e che la prendesse male, avevo paura mi abbandonasse. E non avrei retto, non di nuovo, poi mi avrebbe fatto ancora più male, penso che se Luigi mi abbandonasse io toccherei il fondo, non so cosa farei, ma di sicuro nulla di buono.
L<<ti prego, non girarti>>
A<<Lu non ce la faccio>>
Allora lui prese la mia mano e la mise sopra il suo cuore, potevo sentire il battito, e anche il suo era accelerato. Sentivo anche i pettorali e devo dire very good il ragazzo, non so se ero concentrati sul battito o sui pettorali, ma entrambe le cose mi piacevano.
L<<senti? Anche il mio é accelerato, ed è colpa tua, ma non parliamone, non ora, non qui, non oggi, voglio farti i grattini>>
A<<Lu…ok…però davvero non ne parliamo>>
L<<non ne parliamo>>
Allora, ormai convinto, restai in quella posizione ad essere accarezzato da Luigi. Ci guardavamo, io con lo sguardo preoccupato, che lui potesse riprendere l'argomento, e lui con lo sguardo dolce, di chi ti sa rilassare, ti sa cullare, ti sa far star bene. Eravamo in una bolla tutta nostra, c'eravamo solo noi e le coccole.
Si avvicinò, pericolosamente, a me e iniziò a mordermi le guance. Era divertente, mi provocava un leggero solletico, però era piacevole.
A<<si può sapere che fai?>>
L<<non é evidente? Ti sto mordendo le guance>> mentre io sorridevo, lui iniziò a baciare i punti che prima aveva morso. Poi iniziò a lasciare dei baci su tutta la faccia e il collo, era bello, e se non fosse stato così dolce probabilmente la situazione sarebbe ben diversa, finì il suo lavoro con un sonoro bacio sulla guancia.
A<<perché tutto ciò>> dissi ridacchiando.
L<<bho così, ti voglio bene>> la prima parte della frase era la risposta alla mia domanda, infatti anche lui usava un tono divertito, la seconda era un'aggiunta alla frase. sapessi io quanto te ne voglio, ma non posso dirtelo.
A<<anche io>> mi limitai a ricambiare quel sentimento che forse non mi bastava più.
A<<so che me ne pentiró, ma posso farti una domanda?>>
L<<dai smettila, qualunque cosa sia. Dimmi>>
A<<po-...posso tenerti la mano?>>era tutto così imbarazzante, e mi faceva strano chiedergli una cosa del genere, però mi faceva sentire bene.
Senza rispondere intrecció le nostre mani e mi guardò negli occhi.
L<<non devi chiederlo, se vuoi farlo, fallo, sii libero di fare delle scelte, di decidere tu cosa fare>>
A<<è che non avrei mai fatto qualcosa se tu non avessi voluto>>
L<<se io non vorró fare qualcosa, non la farò, ma tu fai quello che ti senti>>
Guardai le nostre mani, erano fatte per stare unite, per essere una cosa sola.
L<<ti piacciono?>>disse riferendosi alle mani.
A<<mh mh>> poi continuai.
A<<sembrano fatte per stare insieme>>
L<<l'ho pensato anche io>>
Senza chiederglielo, come mi aveva detto lui, lo abbracciai. Restammo così, in silenzio, finché non mi addormentai.

Luigi's pov

Alex si era addormentato, lo capivo dal suo respiro profondo e dal fatto che non si stava staccando da me. Mi posizionai meglio, sempre con lui in braccio, e poi iniziai ad accarezzargli i capelli. Mi piaceva, era veramente bellissimo poterlo accarezzare, sfiorarlo, proteggerlo, con lui era tutto magnifico.
L<<ah Alex sapessi quello che mi provochi>>
Sapevo benissimo che lui non potesse sentirmi, ma era un modo per poter pensare senza opprimermi troppo. Ovviamente non lo avrei mai svegliato, perciò sussurravo. Alle fine, tra un pensiero e l'altro, mi addormentai anche io.Ero anche molto stanco, le giornate erano molto stancanti ultimamente. Quando mi svegliai ero da solo, Alex non era nel letto. Controllai l'orario, erano le 2:55. Di sicuro doveva essere in casa, non poteva essere andato da qualche parte fuori di qui. Mi alzai e, ancora un po' impastato dal sonno, andai a cercarlo. Non mi ci volle troppo per capire dove era, infatti notai subito la luce del bagno accesa, e poco dopo Alex uscì proprio da lì.
A<<Lu…Madonna infarto, non si fanno ste cose>>
L<<tutto ok?>>
A<<si, scusa ti ho svegliato>>
L<<non mi sono svegliato per te, dai andiamo a letto>> e così, tornati a letto, ci addormentiamo tra le braccia dell'altro.
Al mattino il primo a svegliarsi fui io ma, per non svegliare Alex, rimasi a letto a fare i grattini ad Alex. Non mi stancherò mai di pensare che fargli i grattini sia la cosa più bella del mondo, poi la sua faccia rilassata lo rende ancora più bello. Lo osservo e noto come è bello mentre dorme. La faccia schiacciata sul cuscino, però rilassata, i capelli fuori posto, era veramente bellissimo. Era un angelo nel pieno del suo sonno.
Rimasi a fissarlo, e ad accarezzarlo, per un po' di tempo, fino a quando non sentii dei mugolii, che voleva dire che Alex si stava svegliando. Quando aprii gli occhi rimase colpito dalla luce solare, e a stento riusciva a tenerli aperti.

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Ciauuuuuuuu, ecco il capitolo, scusa se ci sono errori ma non ho ricontrollato, spero vi piaccia.
Un bacio 😘😘

Tu sei diverso// Alex e Luigi Where stories live. Discover now