Capitolo 5

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Narratore's pov

I giorni passavano e la situazione non cambiava, Luca e il suo gruppo continuavano a prendere in giro Alex, e ormai anche Luigi che gli era amico, ma a Luigi questo non interessava invece ad Alex faceva sempre tanto male, talmente male che a volte non aveva le forze di andare in bagno e finiva per piangere direttamente lì in classe, e questo aumenta le prese in giro da parte di Luca, perché si mostrava fragile a ciò che diceva, ma Luigi riusciva sempre a farlo calmare, lo stringeva fra le braccia e gli accarezzava la testa come era solito fare quando Alex stava mele, e questo bastava per calmare Alex. Alex ormai era convinto che Luigi fosse la sua ancora di salvezza. Luigi invece amava sempre di più prendersi cura di quel ragazzo così silenzioso.

Luigi's pov

È sabato e per l'ennesima volta Luca e i suoi amici hanno preso in giro Alex che ormai all'estremo delle forze non ha avuto neanche le forze di alzarsi e andare in bagno dove normalmente si sarebbe sfogato con me, ma non lo  fece, e non pianse neanche, questa cosa fece molto strano a Luca che ormai era abituato a prenderlo in giro perché piangeva, ma stavolta no. Lo guardai, poi guardai Luca e la sua faccia da pesce lesso, in un certo senso ero fiero di Alex, stava dimostrando a Luca quanto vale e sono orgoglioso di lui.
Lu<<che c'è non piangi?>>
A<<no>>
Lu<<che c'è? Vuoi tornare a casa e piangere con mamma e papà nel lettone? Oppure vuoi andare a piangere in bagno con il tuo amichetto?>> Fece la voce bambinesca per sfottere Alex e questa cosa iniziò a darmi molto fastidio
L<<ma perché non lo lasci in pace?>>
Lu<<stai zitto tu>>
L<<no non sto zitto non ->>
A<< lascia stare Lú, non serve a niente>>
Lu<<piccolooo difende l'amichetto>>
A<<lascia in pace Luigi lui non c'entra niente se devi prendertela con qualcuno fallo con me>>
Era stanco, si sentiva dalla voce, era stanco.
Stanco di tutto, si capiva o forse io lo capivo.
L<<Luca vattene>>
E così fece non so neanche io perché ma lo fece. Così rimanemmo solo noi, come sempre, ma noi non vogliamo altro, a noi non serve altro, ci basta l'altro.
L<<tutto ok ?>>
A<<si>>
L<<non è vero, ti si legge in faccia che sei stanco, stanco di tutto>>
Alex sorrise, questo voleva dire che avevo azzeccato
L<<azzeccato eh? Dai dimmi >>
A<<niente>>
Disse, e in un attimo me lo trovai catapultato tra le mie braccia
A<<avevo bisogno solo di questo>>
Disse accoccolandosi nel mio collo.
A<<solo di te, ti voglio bene>>
L<<anche io, piccolo koala>>
Stranamente non commentò il bizzarro nome che gli detti. Gli lasciai un tenero bacio tra i capelli e lo strinsi un po' dai fianchi ma qualcosa gli provocò del dolore, infatti dalla sua bocca uscì un mugolio, ma non era piacere per le coccole, era dolore
Lo guardai, lui mi guardò, capii che mi stava tenendo qualcosa nascosto allora senza esitazioni gli sollevai leggermente la maglia in quel punto dove aveva sentito dolore. Appena vidi ciò che aveva rimasi scioccato, aveva un livido grandissimo e nero segno che era già da un po' che ci fosse e che non fosse curato.
L<<e questo?>>domandai perplesso
Alex di tutta risposta abbassò la maglia e si grattò la nuca poi parlò
A<<niente di che lascia stare>>
Disse nella speranza che io lasciassi stare davvero, poi si ri-abbracciò a me per provare a farmi scordare ciò che avevo visto ma lo scostai con delicatezza e vidi il dispiacere nei suoi occhi, perché in quel momento voleva solo essere abbracciato, ma io volevo sapere perché quel livido enorme fosse sul suo corpo.
L<<no che non lascio stare, Alex si sincero chi te lo ha fatto>>
A<< ma nessuno ho solo sbattuto contro un tavolo>>
L<<smettila di dirmi cazzate chi è stato?>>
Alex sospirò e poi finalmente parlò
A<<non ti posso nascondere nulla eh?>>
Disse con un tono sarcastico
A<<me lo ha fatto Luca però non dirgli che te l'ho detto, perché poi è peggio, tu lascia stare e fai finta di niente>>
L<<io gli faccio male >>
A<<noo lascia stare davvero non è niente di che>>
L<<ti fa male?>>dissi toccandolo leggermente
A<<ah..si un po'>>
L<<scusa… vieni andiamo a prendere del ghiaccio>>
A<<no Lú, lascia stare poi si accorgono che lo sai ed è peggio>>
L<<devono solo permettersi a toccarti e li faccio diventare dello stesso colore del livido>>
Alex rise leggermente
A<<poco protettivo mi dicevano eh>>
Disse ridendo e poi si accoccolò a me e stavolta non lo spinsi via ma continuai a parlare e ad accarezzarlo.
L<<sì, mi dà fastidio che ti fanno male>>
A<<non è niente tranquillo>>
Passammo così la ricreazione abbracciati a sussurrare parole che solo noi potevamo capire sotto lo sguardo attento di Luca e degli altri, perfino la prof si è messa a fissarci ma lei, al contrario di Luca, era felice, forse perché vedeva Alex stare bene per la prima volta.
Tornati al proprio posto subito dopo la ricreazione ci fu l'ora di filosofia e quindi il momento di consegnare i nostri lavori. Dopo un paio di gruppi toccò a noi così ci alzammo dai nostri posti e ci dirigemmo alla cattedra. Esposto il lavoro il prof dette la sua valutazione.
Prof<<grazie ragazzi siete stati davvero molto bravi, mi è piaciuto molto il lavoro che avete fatto, Alex tutto bene?>> Mentre parlava aveva iniziato a fissare Alex e noto che qualcosa non andava.  Allora mi girai a guardarlo e aveva una faccia abbastanza dolorante tanto da fare preoccupare il prof
A<<sì prof tutto bene>>
Prof<<sei sicuro?>>
A<<sisi>>
Mentre il prof parlava di alcuni dettagli che c'erano da sistemare e spiegava certe cose del lavoro, io ne approfittai per parlare con Alex.
L<<oh tutto bene?>>
A<<no, Luigi mi fa malissimo non so perché ma mi fa male>>
Sussurriamo entrambi per non farci sentire dal prof.
A<<Lú mi fa male sento come delle fitte lì, proprio dove c'è il livido>>
L<<vieni con me >>
Ci avvicinammo al prof e senza farci sentire chiedemmo il permesso di andare dal collaboratore scolastico per farci dare del ghiaccio. Il prof preoccupatissimo ci lasciò andare e mi chiese di occuparmi di Alex. Preso il ghiaccio non tornammo subito in classe ma andammo in bagno
L<<vieni, alza la maglia>>presi il ghiaccio e lui alzò la maglietta, e subito poggiai il ghiaccio sopra.
L<<lo so è freddo>> lo dissi perché sentii il salto che fece appena il ghiaccio venne in contatto con la sua pelle.
L<<siediti>>
Mi ascoltò senza fiatare, non ne aveva le forze, e poi anche lui sapeva che era la cosa migliore.
A<<Lu…>> la voce era spezzata quasi sull'orlo del pianto.
L<<shhh tranquillo>> mi sedetti a terra di fronte a lui e gli accarezzai il ginocchio
A<<ah… fa male>>
Ero sempre più convinto stesse avendo un attacco di panico.
Luigi non sapeva cosa dire in quel caso, riusciva solo ad accarezzarlo e a sussurrargli parole dolci per rassicurarlo
L<<Alex vuoi che chiamo qualcuno? chiamo il prof?>>
A<<no no, ti prego, resta con me>>
L<<ci metto tre secondi>>
A<<non dire niente poi si insospettiscono>>
L<<Alex dimmi la verità quando te l'ha fatto questo livido, ti prometto che non succede nulla>>
A<<sta..ah.. stamattina>> anche parlare gli era difficile, a causa delle fitte che aveva.
L<<per questo ti fa così male>>
L<<aspettami qui vado a chiamare il prof, torno subito>>
A<<veloce ti prego, non mi lasciare da solo>>
Gli lasciai un veloce bacio sulla testa e corsi in classe dal prof.

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Avevo dimenticato l'angolo autrice.
Ciauuuuu ecco il capitolo spero vi piaccia e niente
Un 😘😘

Tu sei diverso// Alex e Luigi Where stories live. Discover now