Capitolo 4

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Disse quelle parole e per me fu inevitabile sorridere, questo ragazzo è così buono, è davvero dolce. Mi sedetti in quella seggiolina malandata che c'era in bagno e subito Luigi si abbassò per riuscire a guardarmi in faccia.
L<<allora?tutto ok?>>
A<< mh mh>>
L<<torniamo in classe?>>
A<<meglio se non torniamo insieme, tu vai io ti raggiungo dopo>>
L<<perché è meglio se non torniamo insieme?>>
A<<poi i ragazzi se la prendono con te e non voglio>>
L<<Alex... guardami>>
E così feci alzai lo sguardo, che subito dopo l'ultima frase si era rivolto al pavimento, e lo guardai.
L<<a me non interessa di loro ok?possono pensare, fare e dire quello che vogliono a me non interessa>>
A<<poi ti odieranno come fanno con me>>
L<< pazienza>>
A<<non è bello fidati>>
L<<lo so, ma non meritano di essere miei amici se non accettano tutti, io odio chi emargina gli altri, per questo mi interessa di te, perché io potrei fare la bella vita. Farmi amici tutti e fare come loro, tanto sono nuovo qui mi amerebbero tutti, ma a me non interessa questo>>
L<<adesso forza si torna in classe>>
Mi tese la mano, mi guardò con quel sorriso che mi implorava con gli occhi di prendere quella mano e così feci presi la sua mano e la tirai mi alzai mi ricomposi e uscimmo dal bagno.

Luigi's pov

Tornammo in classe e i ragazzi con cui sto più spesso mi guardarono male come se avessi fatto un omicidio e stessi portando il corpo con me. Per tutta la ricreazione Luca non si avvicinò a me e così nemmeno gli altri come se dipendessero da lui, come se non fossero in grado di camminare e venire di loro volontà, come se Luca fosse il padrone e loro i cagnolini, ma non mi interessa. Passai la ricreazione con Alex che, anche se abbastanza a disagio, ogni tanto parlava e rispondeva a quel minimo di conversazione che avevamo. Appena la ricreazione fu terminata tornai a posto lasciando un ultimo sguardo ad Alex che mi guardava come se non volesse lasciarmi andare, come se mi pregasse di rimanere lì insieme a lui.
Le lezioni proseguirono e Luca non mi parlò per tutte queste, e ciò era strano perché Luca è quel compagno che commenta tutto ciò che dice la prof.ssa facendo poi qualche intervento divertente per far ridere l'intera classe, ma stavolta no e non penso ci voglia un genio a capire che era palesemente arrabbiato per quello che era successo ma alla fine era meglio così così non mi sarei distratto.
Passano i giorni e le volte in cui Luca e gli altri si divertivano a prendere in giro Alex aumentano, non posso sopportare questa cosa. A ogni ricreazione è così:io vado da Alex, parliamo, arrivano loro che lo prendono in giro e poi corre in bagno, poi vado da lui e finisce tutto con un pianto liberatorio, tra le mie braccia, di cui si scusa mille volte prima di capire che non mi importa se piange perché se gli fa bene per me può pure urlare. I prof addirittura hanno capito che ogni volta che chiedo di andare in bagno è per seguire Alex così alle volte non devo neanche chiederlo che mi lasciano andare sapendo già che voglio andare da lui e alcuni di essi sono anche grati di quello che faccio per Alex perché nessuno lo aveva mai fatto.
A volte Alex ci rimaneva davvero male tanto che si chiudeva nel cubicolo del bagno.
L<<Alex?>>
Mi soffermai alla porta dove sapevo ci fosse lui e in appena un secondo la porta venne aperta e lui si catapultò nelle mie braccia e come al solito io lo cullavo in quel pianto fatto di silenzi e carezze, lui si calmava così.
Questo è solo uno degli avvenimenti accaduti negli ultimi giorni e il progetto di filosofia non ha sicuramente aiutato la situazione, infatti oggi ci siamo visti per finire il progetto,una settimana prima della consegna, Luca ha passato tutto il tempo a prendere in giro Alex e Nunzio invece, anche se non come Luca, alle volte si divertiva a ridere alle battute di Luca. Finito il progetto Alex scappò letteralmente da quella sala in cui lo avevano preso in giro talmente tanto che si sentiva affogare.
Andai da lui e lui per fortuna era ancora fuori la porta,forse perché sapeva sarei andato da lui, o forse perché si sentiva talmente soffocato da non riuscire a fare troppi passi ma abbastanza per scappare da Luca e Nunzio. Appena mi vide si agganciò a me come succedeva in bagno e poi pianse, pianse perché vorrebbe solo essere capito, essere ascoltato, non capisce nemmeno lui perché lo odino ma questa cosa gli fa male e anche tanto.
Lo accompagnai fino a casa sua e restai con lui un po' di tempo visto che a sua detta aveva bisogno di me e questa cosa non mi è dispiaciuta per niente.
A<< scusa>>
L<<ma di che ?>>
A<<per averti chiesto di rimanere qua, non volevo disturbarti>>
L<< non mi hai disturbato a me fa piacere poterti aiutare >>
A<<ti starò sicuramente rovinando la vita lo so e lo capisco se vuoi andartene odiarmi come fanno tutt->>
L<<Alex... non stai rovinando niente ok? Te l'ho detto a me fa piacere stare con te, consolarti, farti stare bene >>
A<<...>>
Non disse nulla guardò il suo letto, sul quale eravamo seduti, e si guardò le mani poi semplicemente mi abbracciò, sorrisi immediatamente perchè ero felice di aiutarlo.
A<<grazie>>me lo disse in un sussurro ma dato l'abbraccio la voce mi arrivò molto chiara
L<<di nulla>>
Stettimo così un altro po' e poi ci staccammo e mi accompagnò alla porta uscì di casa e tornai a casa.

Alex's pov

Chiusi la porta di casa e mi accasciai a terra proprio dietro la porta. Non so perché ma sorridevo e adesso che ero da solo potevo farlo tranquillamente, quel ragazzo mi faceva stare tremendamente bene, sento che tra le sue braccia sono al sicuro, è l'unico in grado di capirmi, neanche i miei genitori lo fanno, sarà che a loro di me non importa, non poi più di tanto. sento che lui è diverso, sento che posso essere Alex con lui, il vero Alex. Tornai in camera e mi stesi nel letto a ripensare a tutto quello che era successo in quel giorno, Luca, Nunzio, la scuola, il progetto, e Luigi. Dopo una ventina di minuti passati a pensare e sorridere come un coglione per le parole di Luigi sentii la porta aprirsi segno che erano tornati i miei genitori allora mi sedetti sul letto e aspettai che aprissero la porta e mi rimproverassero per qualcosa che non ho fatto, ma d'altronde questa è la vita. Infatti poco dopo entrò mio padre che era già pronto a sgridarmi. Ma a me in quel momento non interessava, ero felice.

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Ciauuuuuuuu, ecco il capitolo, devo dire che ieri, rileggendolo, ero convinta facesse cacare invece no, è carinooo☺️☺️. Spero vi piaccia

Un bacio 😘😘

Tu sei diverso// Alex e Luigi Where stories live. Discover now