Capitolo 54

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Due piedini puntati nel costato e una serie di baci umidicci sulle guance riportarono Dave nel mondo reale.

Aprì gli occhi per trovarsi davanti al naso un visino sorridente che lo osservava attento.

Girò il capo verso Emily che ancora dormiva accanto a lui.

Come doveva interpretare quello che era successo? Stava davvero cambiando qualcosa o era lui che voleva sperare fosse così?

Era tornato a casa col cuore pesante, deciso a parlarle, per darle una sorta di ultimatum, ma ora non sapeva cosa fare.

Tenendo stretto tra le braccia Tommy, si alzò e raggiunse Margaret in cucina.

"Buongiorno!" li salutò quest'ultima. "Mi pare ci siano delle novità questa mattina..." aggiunse maliziosa.

Dave le lanciò un'occhiata torva. "Ti prego mamma, frena la tua fantasia... Vorrei crederlo anch'io, ma non voglio farmi illusioni... e comunque non è successo assolutamente nulla."

"Davvero per te è nulla il fatto che ieri sera Emily si sia occupata da sola di Tommy? Lo ha lavato, gli ha dato da mangiare e l'ha cullato fino a farlo addormentare... e ha permesso a te di dormire nel suo letto..."

"Il nostro letto" la corresse leggermente seccato.

"Dave, per favore, hai capito perfettamente quello che intendevo."

"Sì ho capito, ma te lo ripeto: non voglio farmi illusioni... e comunque ora non mi va di parlarne! E' meglio che vada a farmi una doccia, devo andare a lavorare!" tagliò corto.

Appena si fu allontanato, Margaret fu raggiunta da Emily.

"Buongiorno, ho sentito che discutevate tu e Dave... C'è qualche problema?"

La donna le si avvicinò, le prese le mani e guardandola negli occhi rispose: "Va da lui, cara. Parla con lui... Adesso, più che mai, ha bisogno di te." E visto che esitava la spinse gentilmente verso la camera. "Coraggio, non aver paura!"

Emily obbedì e si sedette sul letto in attesa che Dave tornasse dal bagno.

Margaret, giustamente, le aveva suggerito di parlargli, ma lei non sapeva bene cosa dirgli. Non ricordava quello che erano stati, ma sentiva di essere profondamente legata a lui. Era amore? Semplice attrazione? Riconoscenza?

Non sapeva dare una risposta a quelle domande, ma sapeva di voler stare con lui.

Mentre l'agitazione cresceva cominciò a giocherellare col ciondolo che aveva al collo. Non lo aveva mai tolto. Quelle mani intrecciate rappresentavano una promessa, una promessa che Dave aveva mantenuto, ne era sicura! E lei? Guardare e ascoltare con il cuore: ecco cosa avrebbe fatto. Si sarebbe affidata al proprio cuore, al proprio istinto, come aveva fatto la sera precedente con Tommy, quando non aveva pensato se stava facendo la cosa giusta o meno, ma semplicemente si era lasciata guidare dai sentimenti.

Lo sentì arrivare alle spalle e si alzò voltandosi verso di lui. Tra di loro il letto a separarli.

"Emily!... Che c'è? C'è qualcosa che devi dirmi?" chiese Dave sorpreso di vederla lì.

Lei fece cenno di sì con la testa. "In realtà è qualcosa che vorrei chiederti..."

"Va bene, ti ascolto."

"Ecco... Vorrei chiederti di non lasciarmi e di concedermi una possibilità... Certo se provi ancora qualcosa per me..."

Tutto si sarebbe aspettato, ma non quello: sembrava, quasi, che gli avesse letto nella mente, che avesse capito il suo turbamento e lo avesse anticipato. Lo aveva letteralmente spiazzato!

La guardò senza sapere cosa rispondere ed Emily interpretò quel silenzio come un "no".

Si sentì travolgere dal panico, la vista le si offuscò a causa delle lacrime che premevano sugli occhi per essere liberate e la voce si incrinò. "Scu, scusami... Non avrei dovuto... In fondo non ho nulla da offrirti se non me stessa..."

Quelle parole esplosero col fragore di un tuono e riportarono indietro Dave nel tempo, a quando finalmente si erano dichiarati per la prima volta. Come poteva essere che lei ricordasse?!

In un attimo ritrovò la lucidità e la bloccò mentre stava per uscire dalla stanza.

"Cosa ti fa pensare che io voglia lasciarti?"

"Bé ti ho visto alcune sere fa con Jane... Lei ti ha preso le mani e sembravate così intimi... Ma non te ne faccio una colpa! Io... io so bene di non essere stata una moglie per te in questi ultimi mesi... A dir la verità non sono stata niente e quindi capisco..."

"Cosa capisci?"

"Che tu voglia costruirti una nuova vita..."

"E' vero, io voglio costruirmi una nuova vita... ma con te, non lontano da te!"

Emily ammutolì... E adesso? Adesso cosa doveva fare? Aveva sperato in una simile risposta, ma non si era minimamente preparata al "dopo".

Fu Dave a prendere in mano la situazione avvicinandosi a lei e sollevandole il mento con due dite, in modo da poterla guardare dritto negli occhi. Quando, dopo un istante, lei li chiuse lui capì che quello era un "sì" e con delicatezza si chinò a sfiorare la sua bocca. Più che un bacio fu una carezza, ma bastò a incendiare i sensi di entrambi: Dave l'afferrò per la vita sottile e l'attirò più vicino, mentre Emily sollevava le braccia a cingergli il collo. Poi, timida, schiuse le labbra e lasciò che i loro sapori si confondessero e si riscoprissero. Le mani di Dave affondarono nei suoi capelli ritrovandone la morbidezza e la setosità che tanto amava ed Emily si beò di quel contatto, desiderando non finisse mai. Con le mani scese ad accarezzargli le braccia muscolose e lo sentì gemere sotto il suo tocco. Poi lui si staccò ansante e poggiando la fronte alla sua le sussurrò: "Bentornata Emily Foster!" Lei, allora, regalandogli uno dei suoi splendidi sorrisi rispose: "Grazie, grazie per avermi aspettato!"

IDENTITA' NEGATAWhere stories live. Discover now