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"Ariel" mi giro verso Carola, seduta sui divanetti della sala relax, che mi sta chiamando.
"Dimmi" rispondo prendendo il mio caffè e andando a sedermi accanto a lei.
"Ti va se ti mostro una coreografia? Vorrei un parere esterno"
"Oh sì, certo" le sorrido e lei mi ringrazia felice.
"Non so quanto potrai fidarti del mio parere" ridacchio facendo riferimento alla mia ignoranza riguardo il mondo della danza.
"Non mi serve un parere sul lato tecnico infatti, stai tranquilla"
"Menomale" butto via il bicchiere del caffè ormai vuoto e seguo Carola in sala.

"Appena mi metto al centro fai partire la musica" mi avvisa ed io annuisco per poi fare come ha detto.
Quando inizia a ballare rimango letteralmente incantata a guardarla, non so come faccia ma ogni volta sembra che voli.
"Che ne pensi?" mi chiede una volta che la musica si è stoppata.
"Che se io facessi una cosa del genere mi spezzerei in due" esclamo facendo ridere la ballerina. "Comunque sei pazzesca"
"Grazie e oh sono le otto" dice guardando l'orologio come se stesse aspettando qualcosa. "Direi che possiamo tornare in casetta"
"Vamos"

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"Devo metterti questo" appena entriamo in casetta, Carola prende un cappellino e, senza lasciarmi il tempo di ribattere, me lo infila in testa coprendomi gli occhi.
"Ma che? Perché?"
"Aspetta e lo scoprirai"
Okay ho leggermente l'ansia ora.
La mia amica mi prende per un braccio e mi trascina con sé fino a non so dove, ci fermiamo e mi sfila il cappello.
Siamo nella stanza verde ma non c'è niente qui, perciò la guardo confusa non capendo.
"Vai nella stanza arancione e capirai tutto" mi indica la porta che collega le due stanze e, senza farmelo ripetere due volte, faccio come dice.

Con molto stupore mi ritrovo davanti a Luca e ad un vassoio poggiato sopra il letto con sopra due piatti pieni di sushi. Praticamente il paradiso.
"Oh mio Dio, non ci credo" esclamo portandomi le mani sul volto per la sorpresa.
"Buon San Valentino, amore" sfoggia uno dei suoi sorrisi più dolci ed io devo fare davvero uno sforzo immenso per non sciogliermi a questa vista.
Me ne innamoro ogni giorno sempre di più.
"Non so che dire" dico onestamente intrufolandomi tra le sue braccia che subito mi stringono a sé.
"Mi basta sapere che ti è piaciuta la sorpresa"
"Altroché, ma poi il sushi Luca, io ti amo" saltello da una parte all'altra sotto le risate del mio ragazzo.
"Non ci credo che sei più felice per il sushi che per il resto"
"Io? No macché" scuote la testa divertito mentre io rido per la sua espressione ormai rassegnata.

Passiamo la mezz'ora successiva a mangiare e a raccontarci com'è andata la giornata, questi sono quei piccoli momenti che mi rendono davvero felice.
"Ne vuoi altro?" mi chiede indicando il piatto ed io scuoto la testa negando. Letteralmente potrei esplodere da un momento all'altro.
Luca sposta il vassoio sul comodino e poi appoggia la testa sulla mia pancia sdraiandosi sul letto mentre io gioco con i suoi capelli.
"Comunque grazie per quello che hai fatto, davvero"
"Non ho fatto niente, mi rende felice renderti felice" ammette girandosi leggermente per riuscire a guardarmi negli occhi, sorrido mentre le farfalle nel mio stomaco fanno un party.
"Mi rendi felice ogni giorno" dico baciandogli la punta del naso.
"No scusa, questo cos'era?" esclama fingendosi scioccato mentre io scoppio a ridere.
"Un bacio?"
"Dopo tutto quello che ho fatto, non penso di meritarmi solo quella sottospecie di bacio, come lo chiami tu" si lamenta, sporgendo all'infuori il labbro inferiore, sfoggiando un'espressione tenerissima.
"Ma io penso che basti e avanzi, invece" fingo indifferenza cercando di trattenere un sorriso.
"Tu non lo pensi"
"Si"
"No"
"Si"
"Io non-"
"Oh e zitta un po'" mi interrompe, facendo unire le nostre labbra in un lungo bacio, infatti dopo qualche minuto ci stacchiamo senza fiato.

"Si, effettivamente non lo pensavo" esclamo ridendo insieme a Luca.
"Ho sempre ragione" si pavoneggia beccandosi una spinta da parte mia.
"Ma smettila"
Fa per rispondere ma veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
"Maria ci vuole sulle gradinate" ci informa Sissi sporgendosi leggermente dentro la stanza.
"Ah non si può stare mai tranquilli" sospira Luca prendendomi per mano e seguendo la cantante fino al luogo citato.
"Dai, almeno ci ha garantito che è una cosa bella" risponde Sissi facendoci tirare un sospiro di sollievo, l'ansia per un provvedimento disciplinare o altre cose di questo genere, è costantemente presente ma fortunatamente, almeno questa volta, non è così.

Destino//LDAWhere stories live. Discover now