Destino//LDA

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Ariel's point of view

Sono passati alcuni giorni da quando sono entrata nella scuola, ancora non realizzo di essere qua, è letteralmente un sogno che si avvera.
Potrei dire che sia tutto perfetto: le lezioni stanno andando bene, i compagni sono simpaticissimi e mi trovo bene con tutti.
L'unica cosa, o meglio persona, che mi impedisce di essere totalmente felice è Luca.
È difficile vivere nella stessa casa e poterlo solo guardare da lontano, ma alla fine sono qui per cantante quindi dovrò riuscire a conviverci.

"Quindi come ti stai trovando?" mi chiede Dario mentre usciamo dalla sala relax per tornare in casetta.
In questi giorni ho legato tanto con lui, è davvero simpatico.
"Benissimo, meglio delle aspettative" sorrido facendo ridacchiare il ballerino al mio fianco.
"Beh poi ho notato che hai legato con tutti, o meglio quasi. Tu e Luca quando siete nella stessa stanza vi comportate in modo strano" mi rivolge un'occhiata mentre io quasi mi strozzo con la mia stessa saliva, e ora?
"Ma no, sarà un'impressione" mento spudoratamente aprendo il cancelletto della casetta.
"Sappi che sono un ottimo osservatore" mi fa l'occhiolino sorpassandomi e lasciandomi leggermente spaesata.
Che intendeva?
Decido di lasciar perdere ed entrare in casetta ma appena entro mi pento immediatamente della scelta fatta.

Trovo Luca in piedi al centro della cucina che cerca di imitare i ballerini con Alex, Albe, Christian e Mattia che ridono a crepapelle.
Mi soffermo a guardare il cantante e non posso fare a meno di pensare a quanto sia bella la sua risata, è bello vederlo felice dopo tutto questo tempo.
"Oh Ariel ciao, Luca imita anche lei ti prego" a svegliarmi dai miei pensieri ci pensa Christian che, gasato come non mai, attira l'attenzione su di me quando io volevo solo svignarmela in silenzio.
"Oh io ehm, è appena entrata, devo ancora studiarla bene" Luca cerca di sviare ed io lo ringrazio mentalmente per questo.
"Guastafeste" lo rimprovera scherzosamente il ballerino spintonandolo, io ridacchio leggermente alla scena.
"Beh vi abbandono, vado a ripassare" invento una scusa per scappare da questa situazione, o meglio da Luca, per poi nascondermi in camera mia.

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Luca's point of view

«sai che la notte ti penso e riguardo le foto di noi, ora baciami piano poi abbracciami forte, se vuoi canteremo le canzoni che ami soltanto che poi continuo a volerti ancora»

Questo è ciò che ritraeva il pezzetto di carta su cui sto cercando di scrivere qualcosa per il mio nuovo pezzo.
Lo rileggo per la centesima volta cercando di convincermi che non l'ho scritto pensando ad Ariel, ma è talmente palese che lo capirebbero pure i muri.
Così sbuffo e accartoccio il foglietto lanciandolo per aria, Alex, però, che sta entrando proprio in questo momento, lo prende al volo.
"Cos'è?" mi chiede curioso aprendo il pezzo di carta e leggendolo, lo lascio fare perché non mi dà fastidio e poi vorrei davvero un parere.
"Doveva essere un pezzo dell'inedito ma non mi convince più di tanto"
"Secondo me è bello, invece. E per caso è dedicato a qualcuno in particolare?" mi chiede vago ma so per certo che stiamo pensando alla stessa persona.
"Credo di si, cioè non ho pensato a lei mentre scrivevo, è venuto naturale" sbuffo nuovamente mentre sprofondo con la testa sul cuscino, facendo ridacchiare Alex.
"Ti è venuto naturale perché evidentemente provi ancora qualcosa per lei" dice senza troppi giri di parole, io rimango in silenzio, non so davvero cosa dire.

"Non c'è niente di male in questo, anzi, io ci andrei a parlare. Magari parlando con lei ti schiarisci anche le idee" propone ma io scuoto immediatamente la testa.
"Non se ne parla proprio, so che mi confonderebbe ancora di più. Lascio le cose così e basta"
"Come preferisci tu, quello che hai scritto però non lo buttare, continualo perché potrebbe venir fuori una figata" mi sorride sinceramente ed io lo ringrazio ricambiando il sorriso.
Alex è praticamente il mio punto di riferimento qua dentro, certe volte mi domando come farei senza di lui qui.