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"Alexino" esclamo facendo il mio ingresso nella stanza arancione, trovando Alex che strimpella la chitarra con un'aria più malinconica del solito.
"Mh?"
"Come stai?" domando sedendomi accanto a lui, non oso immaginare come si senta in questo momento.
Nell'ipotesi più assurda in cui io dovessi uscire o dovesse uscire Luca, non so proprio come reagirei.
"Sto" fa un sorriso tirato mentre continua a suonare.
Okay, non ha intenzione di parlare ma  lo costringerò perché so che in questo momento gli fa bene.
"Alex, non so quante volte ti ho rotto le palle con i miei problemi, ora hai la possibilità di ricambiare" la butto sul ridere facendo anche spuntare leggermente le sue fossette.

Sospira appoggiando la chitarra sul letto di Albe.
"È che non lo so nemmeno io come sto, bene non di certo, è una sensazione strana, non la so esternare.  Vorrei solo che lei stesse qui" ammette mentre i suoi occhi diventano leggermente lucidi, anche se so che non piangerà.
"Non riesco nemmeno a immaginarlo come tu ti possa sentire ma devi essere forte, e tu lo sei."
"Lo so"
"Abbraccio?" chiedo e lui scuote la testa non riuscendo a trattenere un sorriso.
"Oh sì, invece" continuo buttandomi tra le sue braccia. Mi lascia qualche carezza sui capelli e poi si allontana.
"Basta basta" esclama facendomi ridere, ce la farò prima o poi ad avere un abbraccio decente da Alex.

"Che succede qua?" Luca fa il suo ingresso nella stanza con solamente l'accappatoio addosso.
"Ma ti sembra modo di andare in giro?" lo rimprovero fingendomi arrabbiata.
"Sono solo venuto a vestirmi in camera mia" risponde calcando  l'ultima parola.
"E hai anche un bagno qua eh"
"Non per prendere le difese di Luca ma la nostra doccia si è rotta" si intromette Alex.
"Vedi? Invece che accusare sempre" sbuffa ed io gli lancio il cuscino per zittirlo che, ovviamente, scansa.

"Ah, è arrivato un nuovo ragazzo" continua con nonchalance mentre io e il cantante della Cuccarini ci guardiamo confusi.
Com'è possibile che ci sia un nuovo ragazzo? Ultimamente sta entrando fin troppa gente nuova.
"Cioè?"
"È un cantante, la Pettinelli gli ha dato il banco" ci spiega brevemente per poi chiudersi in bagno per cambiarsi.
"Beh vado a presentarmi allora" dice Alex alzandosi per raggiungere, probabilmente, la cucina.
"Aspetto Luca e poi vengo anch'io"
"Mi raccomando" mi fa l'occhiolino ed io scuoto la testa divertita.
"Vai vai" gli faccio segno con la mano di uscire, lui ride e poi lascia la stanza.

"Ah sei ancora qua" esclama Luca appena esce dal bagno.
"Ora me ne vado infatti" faccio per alzarmi dal suo letto ma mi tira verso di sé, facendomi finire sopra di lui.
"Quanto sei permalosa" ride ed io sbuffo fingendomi ancora più offesa.
Cerca di baciarmi ma io giro la testa, facendo sì che mi dia un bacio sulla guancia.
"Eddai" si lamenta e questa volta sono io quella a ridere.
"Stronza"
"Stavo per darti un bacio ma ora non te lo darò più"
"Non resisti nemmeno 5 minuti senza baciarmi" dice con fare superiore, mentre io lo guardo con aria di sfida.
"Tu dici?"
"Dico dico"
"Bene, vediamo allora" dico con fin troppa convinzione, Luca sorride e poi si avvicina alle mie labbra, rimane ad una distanza di due centimetri e poi si allontana.
"Guarda che non mi tenti così" scuoto le spalle con indifferenza, alzandomi da sopra di lui e andando verso la porta.
"E mo' dove vai?"
"A salutare il nuovo arrivato"
"Vengo con te" esclama alzandosi di scatto e raggiungendomi in un nano secondo, scoppio a ridere mentre ci incamminiamo verso la cucina.

"Ciao, Ariel piacere" mi avvicino al nuovo ragazzo, intento a parlare con Albe e Aisha.
"Piacere Giovanni, in arte Gio Montana" mi sorride per poi stringermi la mano, tutto ciò sotto lo sguardo attento del cantante al mio fianco.
"Quindi ti ha scelto la Petti?" domando giusto per non dileguarmi subito.
"Esattamente, sono molto felice di essere qua"
"Immagino"
"Amore" mi richiama Luca, enfatizzando fin troppo quel soprannome "Devo farti sentire una cosa, vieni di là?" mi domanda ed io annuisco felice, immaginando che debba farmi sentire un nuovo inedito.
"Ci si vede Gio" lo saluto prima di seguire Luca nuovamente in camera sua.

"Beh cosa devi farmi sentire?" domando curiosa sedendomi sul letto.
"Niente, ti lanciava certi sguardi che stavo per lanciargli una sedia" sbuffa girovagando avanti e indietro per la stanza.
"Ma sei scemo" mi sbatto una mano in fronte, scoppiando a ridere.
Non ci posso credere, è vero che ormai dovrei aspettarmi di tutto ma qua quasi superiamo il limite.
"È vero" assume un'espressione innocente mentre si siede accanto a me, scuoto la testa prima di lasciargli un piccolo bacio a stampo.
"In questo momento hai appena perso" mi ricorda della scommessa avvenuta poco fa.
"Però almeno sono passati 5 minuti" rido prima di tornare sulle sue labbra.

Destino//LDAWhere stories live. Discover now