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Se c'è un aggettivo con cui posso descrivere come mi sento in questo periodo è sola.
Totalmente sola.
Ho perso tutti, sono andate via tutte le persone con cui ho legato di più.
Non avere più Carola con me mi rende davvero triste, nonostante Alex e Luigi siano ancora qui, sento che mi manca una parte fondamentale.

Per non parlare di Luca, lui è ancora qui ma non è qui con me.
Mi manca tanto, forse troppo eppure più passa il tempo, più ci allontaniamo e io non voglio che tra di noi finisca davvero così.

"Oh ma mi stai ascoltando?" Luigi mi passa una mano davanti agli occhi ed io scuoto la testa, quasi risvegliata da un sogno.
"No, scusa Gigi, ero sovrappensiero" mi scuso con il cantante tornando a rivolgergli la mia attenzione.
"Eh me ne sono accorto. A che pensavi?"
"Niente di importante" mento spudoratamente e sono sicura che non ci creda nemmeno un po'.
"Mi credi così stupido, Ariel?" mi rivolge uno sguardo inceneritorio ed io sfoggio un sorrisetto innocente che gli fa capire che non ho intenzione di parlarne.

"Ma ci pensi che mancano poche settimane?" cambio argomento mentre penso che ormai siamo alla fine, fra tre settimane tutto sarà finito ed io non so se sono pronta al mondo fuori.
"Siamo agli sgoccioli ormai e non so se esserne felice o triste" risponde Luigi accennando una piccola risata, almeno mi rassicura non essere l'unica a pensarla così.
"Fuori ci vediamo, vero?"
"Dubiti di questo? Guarda che mi offendo eh" finge di essersi offeso mentre mi tira una spallata, rido leggermente per poi tornare seria.
"Dico davvero Gigi, promettimelo"
"Promesso." esclama convinto allungando il mignolo, proprio come fanno i bambini, ed io non esito un secondo a stringerlo.

"Ariel, devi venire, Maria dice che c'è un video importante per te" Sissi entra nella stanza blu per chiamarmi, io aggrotto le sopracciglia confusa e in risposta ottengo solamente un'alzata di spalle da parte della riccia.
"Non so niente" dice semplicemente, così io e Luigi ci alziamo e la seguiamo fino alle gradinate dove ci sono già tutti.
"Ariel.." esclama Maria con voce dura, improvvisamente mi faccio seria mentre l'agitazione si fa spazio dentro me.
"Si Maria?" rispondo cercando di mantenere la calma il più possibile, mi aspetto il peggio e non so neanche perché.
"Mi hanno riferito cos'hai fatto, potevo aspettarmelo da altri ma da te proprio no, ci sono delle regole e vanno rispettate"

Tutti si girano verso di me guardandomi confusi ma io sono molto più confusa di loro.
Non capisco a cosa si riferisce, non credo di essermi comportata male, anzi.
"Non fare quella faccia, ora ti mando il video" continua ed io annuisco quasi impercettibilmente, ho una paura assurda.
Parte il video in cui c'è solamente uno sfondo blu, si inizia a sentire leggermente il mio inedito e poco dopo appare una scritta "Castelli di lenzuola è disco d'oro".

"Oh mio dio" esclamo coprendomi la bocca con le mani, non sto capendo niente, è uno scherzo? È vero? Che succede?
"Era uno scherzo Ariel, disco d'oro anche per te" dice contenta Maria ed io tiro un sospiro di sollievo, mi ha fatto perdere vent'anni di vita.
"Ti odio" le rispondo scherzando facendola ridere.
"La nostra piccoletta ha fatto disco d'oro" esclama Luigi buttandosi letteralmente sopra di me, lo stringo tra le mie braccia contenta, così come il resto dei miei compagni che si sono uniti all'abbraccio.
"Brava" Alex mi fa l'occhiolino e mi scompiglia leggermente i capelli, come è solito fare.
Sorrido felice come non mai perché sto realizzando tutti quei piccoli sogni che sembravano impossibili da raggiungere, eppure eccoci qua.

"Ariel" sento chiamarmi da quella voce, mi blocco sul posto mentre il mio cuore inizia a battere all'infinito.
Mi giro e dopo non so quanto tempo, incontro di nuovo il suo sguardo, quello sguardo che riesce a farmi tremare le gambe anche a distanza di anni, esattamente come la prima volta.
"Si?" dico rimanendo più impassibile che posso, nonostante dentro stia facendo i salti di gioia.
"Sono contentissimo per te, te lo meriti tutto, lo sai" mi sorride e così faccio anch'io.
"Grazie" sussurro, fa per andare via ma io continuo a parlare, impedendogli di allontanarsi, voglio godermi questa piccola conversazione il più possibile.

"Si può dire che è anche merito tuo dato che parla di te" scherzo facendo spuntare sul viso di Luca un sorriso enorme.
"È solo merito del tuo talento" torna serio, scuotendo la testa quasi contrariato.
Apre la bocca, come per dire qualcosa, ma poi la richiude subito, richiamando la mia curiosità.
"Che stavi per dire?" domando infatti.
"Niente, pensavo a quando qualche anno fa speravamo in tutto questo, forse nemmeno riuscivamo ad immaginarcelo un disco d'oro eppure ora ce lo abbiamo entrambi, sono contento" spiega con una punta di malinconia nella voce, sorrido ripensando a quei momenti, è quasi surreale che li stiamo vivendo davvero.

"Sono contenta anch'io, anche per te" ammetto dopo qualche istante di silenzio, Luca mi sorride un'ultima volta e poi gira le spalle e va verso la cucina, lasciandomi una sensazione di vuoto addosso.
Non volevo che se ne andasse, avrei voluto stare con lui a parlare per ore, a toccarlo, ad abbracciarlo o semplicemente stare vicini in silenzio, mi bastava sapere che vicino a me c'era lui ma purtroppo non c'è.

Destino//LDADär berättelser lever. Upptäck nu