CAP 65

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CESELLATO INCANTESIMO

Da ore i braccianti della tenuta raccoglievano, nell'esteso meleto, i frutti ormai maturi.

Le donne provvedevano a sbucciare i pomi e spremerne poi il succo. A Hilke, persona di fiducia scelta personalmente dal padrone Assuero Bisbiach, alla quale egli aveva rivelato la ricetta perfetta per ottenere il sidro, era riservato il compito di dosare la miscela per ogni botte in cui il preparato veniva messo a fermentare con zucchero, acqua e lievito di birra.

Margot aiutava ed assisteva la cuoca che dosava tutto mentre la bambina lo versava nelle apposite botti, la fermentazione sarebbe durata circa due settimane. Dopo la malattia che aveva afflitto il padrone, egli ora teneva particolarmente alla produzione di tale vino che dai medici era ritenuto meno nocivo di quello d'uva ed addirittura consigliato per la digestione. Ghiotto egli cercava ogni modo per non rinunciare alle sue abitudini e stravizi e tutte le mele dei suoi terreni, o quasi, erano state destinate a quel preparato che avrebbe sicuramente assaggiato appena fosse rincasato dai suoi viaggi.

Beatrix sorridendo, mentre carezzava la sua pancia ormai tonda, informò Margot che Assuero si era raccomandato che una damigiana venisse donata al boia e chiese alla bambina se potesse occuparsene lei, ovviamente accompagnata in carrozza.

Margot si sentì l'araldo di casa Bisbiach e divertita accettò l'incarico, ed anche se faceva finta di nulla il suo cuore sperava e faceva in conto alla rovescia che questo incarico fosse un modo per rivedere Till. Con avversione doveva ammettere a se stessa che la mancanza del ragazzo era per lei insopportabile, unico pensiero di ogni giorno dall'alba al tramonto, ed oltre.

Rincasando, salendo di corsa per le scale esterne, Margot inciampò in barattoli e pennelli lasciati a terra da Ludolf Maler: il pittore incaricato da Beatrix di dipingere San Cristoforo sulla parete esterna del palazzo, sotto al porticato.

Il Santo, patrono dei viaggiatori, era un dono della donna al marito, perché tornasse sempre indenne dai viaggi d'affari che lontano lo portavano, viaggi spesso pericolosi per l'assidua presenza dei briganti. La ragazzina si scusò imbarazzata mentre riponeva tutto come poteva, cercando di dar ordine. Il pittore liberandosi le mani afferrò il pennello con i denti ed aiuto a sistemare le cose così da lasciare libero almeno il passaggio davanti la porta.

Per via della bocca occupata farfugliava in modo incomprensibile di non preoccuparsi, che era colpa sua e del suo disordine. Nuovamente in posizione eretta Margot si avvicinò al dipinto che l'uomo le spiegò ed illustrò, trovandolo molto bello.

Il Santo era possente nel fisico e lo stile era molto dinamico nelle pose, diverso da quelli che si potevano ammirare in chiesa, dipinti di epoche precedenti. La bambina guardò curiosa i vasetti contenenti polveri colorate che l'uomo miscelava sapientemente e li associò ai suoi vasetti colmi di erbe, semi e cortecce, e sorridendo, pensò che ogni magia sembrava partire da un vasetto, il pittore indicò i vari colori dicendo solo

- Malachite, bitume, limonite, azzurrite.... . -

La polvere era tritata finemente, impalpabile e veniva poi miscelata dall'uomo con acqua, miele e quella che venne definita gomma arabica. Margot si sedette sulla balaustra del portico e senza disturbare ulteriormente restò ad osservare il delicato ed elegante scivolare del pennello sul disegno che lentamente andava definendosi sempre più. Interrotti dal rintocco delle campane i tratti abilmente sfumati cessarono.

La luce andava lentamente ritirandosi così come gli abitanti del borgo, nessuno dopo il pasto serale si avventurava per le strade. Tutto venne riposta e l'uomo diede appuntamento a Margot per il giorno dopo, promettendole che lo avrebbe terminato.

Lusingata Margot tornò in camera sua, il pittore le aveva chiesto di far da modella per un quadro che doveva ritrarre la Madonna con bambino ed il volto della giovane delicato ed innocente si prestava alla perfezione. La ragazzina rispose che doveva chiedere il permesso, ma che si augurava di poterlo accontentare. In cambio egli le avrebbe donato un ritratto che ella avrebbe appeso sul caminetto come facevano le persone importanti e rise della sua idea, sapeva che presto sarebbe tornata a vivere come la gente comune, il sogno si sarebbe prima o poi infranto. 

MARGOTWhere stories live. Discover now