CAP 53

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ARGENTEA CADUCITA'

Margot e la servitù mangiavano con incommensurabile gusto ogni portata ricca ed abbondante.

La quaresima stava per iniziare e quell'abbondanza sulla tavolo sarebbe stata solo un lontano ricordo; Frieso Meyer rimpinzava continuamente il bicchiere con il rosso vino che poi gli sarebbe stato vietato, Gerda affondava denti famelici con morsi animaleschi nelle soffice carne così come Hilke.

La bambina aveva appreso quel pomeriggio, a lezione con il suo precettore Calixtus, che il termine Carnevale derivava dal latino e che voleva dire letteralmente - eliminare la carne - , in quaresima si tollerava ci fosse un solo pasto al giorno e che fosse privo di carne e derivati degli animali, questa cominciava il Mercoledì delle ceneri e finiva il Giovedì Santo.

- Monaci Bavaresi, appartenenti all'Ordine dei Minimi detti anche Paulani, hanno inventato nel 1600, per resistere al digiuno, una birra ambrata molto corposa denominata Birra Salvator. Questa pare sazi senza però rompere la penitenza del digiuno. - le aveva raccontato ridendo il maestro.

La cucina, dalle pareti annerite dal fumo del fuoco del caminetto, che perennemente ardeva per le continue faccende da svolgere, era divenuto in quel freddo inverno la stanza più frequentata da Margot, aveva scoperto che quella gente semplice aveva molto da insegnarle o semplicemente da raccontare, anche se spesso gli aneddoti narrati non erano adatti ad una bambina.

Come quello raccontato dal fabbro e maniscalco Rudo Schmidt, quella sera a cena con loro dopo aver ferrato e pareggiato per tutto il pomeriggio gli zoccoli dei cavalli della tenuta Bisbiach. Ormai avvinazzato ed alticcio, come lo stesso Frieso, aveva perduto ogni inibizione che il buon senso gli avrebbe suggerito.

- La povera Theodolinde si è vista attaccare da dietro come una bestia in calore da Gerolf il guercio, questo le ha alzato le vesti in piena strada tra le urla della povera vedova che era a stender il bucato. Lì, piegata, ha scatenato le voglie di quel reietto ubriacone, hanno dovuto dividerli come due cani, quello di mollare la presa non voleva saperne. -

Tutti ridevano tranne Margot che non aveva ben capito cosa intendesse il fabbro, ma curiosa pensava a quel soprannome chiedendosi se veramente all'uomo mancasse un occhio. Sapeva che era in uso dar soprannomi che etichettavano un uomo per un mestiere svolto o per un difetto fisico e probabilmente quel poveretto era guercio davvero. Hilke dal canto suo tossicchiava imbarazzata ripetendo ritmicamente_

- Signori... - per richiamare all'ordine i due uomini che ridevano incuranti della loro indecenza.

Gerda, al contrario, guardava maliziosa il fabbro che ricambiava con trivialità imbarazzante ed a Margot vennero in mente le raccomandazioni di Beatrix a riguardo: non tentare gli uomini, non avrebbero saputo resistere alla loro natura, compromettendo giovani ragazze.

Il fuoco andava spengendosi ormai, l'ultimo ciocco ardeva stancamente come i presenti che fiaccati dalle fatiche della giornata si congedarono sapendo che l'indomani, il Mercoledì delle Ceneri, si sarebbero ritrovati tutti in chiesa per la liturgia delle ceneri cosparse sul capo.

- Ricordati che sei polvere e polvere tornerai! - ripeteva l'indomani il prelato ad ogni capo su cui cospargeva la cenere benedetta, formula che serviva a ricordare la caducità della vita terrena ai fedeli nell'affollata chiesa.

Nessuno osava di certo mancare in tali ricorrenze, la comunità prevedeva una coesione che omologasse tutti, il diverso o chi si isolava, era spesso temuto ed in quei periodi nessuno voleva attirare su di sé attenzione alcuna.

Fu in quella giornata, tornando in carrozza dalla chiesa verso il Palazzo, che Margot apprese la decisione presa dalla respinta Marion, se non fosse andata sposa ad Edmund Lehmann non si sarebbe concessa a nessun altro.

L' abbazia di Marienfließ attendeva la giovane che forse, non convinta della sua scelta, non faceva che piangere. 

MARGOTWhere stories live. Discover now