CAP 24

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TRADIZIONE SURROGATA

La pesante sacca di tela che portava a tracollo oscillava al ritmo del suo passo, nascosta sotto la mantella.

Margot temeva di esser derubata in un periodo in cui la carestia iniziava a farsi sentire, così era ricorsa a quello stratagemma per non essere notata e ad andatura lesta si dirigeva verso la casa dell'anziana erborista.

Recandosi in visita da Rutgard, dopo le feste del Natale, aveva pensato di portarle in dono cibarie che nella cucina Bisbiach abbondavano. Un pezzo di lardo, qualche uova, una fetta di torta al formaggio e canditi, un tocco di carne di maiale era quello che Beatrix le aveva infilato nella borsa pregandola più volte di stare attenta e di portare i suoi saluti all'anziana amica.

La donna aveva compreso che non poteva certo chiudere la bambina a chiave per impedirle di conoscere il mondo che lei desiderava abbracciare, ma in apprensione continua cercava di guidarla e consigliarla. La abbracciò vigorosamente baciandola sui capelli prima di affidarla al suo destino.

L'anziana la accolse seduta davanti ad un flebile fuoco che le scaldava generoso le gambe e riconoscente la ringraziò per il dono prezioso ed inaspettato che la bambina le aveva portato.

- Anche io ho una cosa per te. - disse la donna lasciando Margot a bocca aperta, non le importava cosa fosse, il semplice fatto che l'anziana erborista l'avesse pensata le fece piacere.

La donna, sollevatasi a fatica, prese un ramoscello legato con un soffice fiocco di puro lino.

- Vischio. - annunciò, porgendolo alla bambina.

Margot lo guardò, ne aveva visto uno simile secco appeso accanto alla porta di entrata di quella abitazione, voltandosi istintivamente per guardarlo nuovamente si rese conto che ora era stato sostituito da uno fresco come il suo.

- Appendilo nella tua stanza, il 21 dicembre dell'anno venturo dovrai arderlo nel fuoco dopo il tramonto e sostituirlo con un nuovo. Questo ti proteggerà. - spiegò mentre la bambina carezzava delicatamente le bacche.

Questa usanza le ricordò un altro mazzetto di piante intrecciate che la cuoca di Palazzo Bisbiach teneva in cucina, tornado a casa aveva di che parlare con la scorbutica donna.

Hilke accolse le domande della curiosa bambina sbuffando, stava preparando la cena per i signori e non aveva voglia di distrazioni, assaggiava continuamente per il timore di abbondare con spezie o sale per la deconcentrazione dovuta all'incalzare continuo di Margot che voleva conoscere il significato di quei rametti che la donna cristiana usava attaccare nella stanza in cui più viveva, la cucina.

- Sono le Palme della Passione...- iniziò, capendo che finché la bambina non avesse avuto la sua risposta per lei non ci sarebbe stata pace - Vengono benedette la domenica prima della Santa Pasqua, simboleggiano l'arrivo di Gesù a Gerusalemme. Vengono attribuite ad esse proprietà miracolose, per questo i fedeli le conservano in casa... perché tengono lontani gli spiriti maligni. - concluse la donna facendo un gesto che voleva dire - Ed ora fuori dai piedi. -

Margot sorrise sarcasticamente, lo sapeva, avevano copiato anche quello, per soppiantare l'usanza del vischio ne avevano fornita una simile al popolo e con voce impertinente ammonì:

- Non trovate bizzarro che proprio voi cristiani crediate in queste influenze magiche? - e saltarellando uscì soddisfatta dalla cucina, lasciando la donna a bocca aperta. 

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