CAP 30

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VERBENA ED AMBROSIA, NETTARE D'AMOR

La coscienza era acquietata, ma la curiosità ora richiedeva a gran voce di esser soddisfatta. Margot era convinta che i filtri d'amore fossero solo leggende, ma ora, dopo la conversazione avuta con il suo maestro e dopo aver appreso che una mente brillante come quella di Giordano Bruno se ne era interessata, si convinse che qualcosa di vero doveva pur esserci in quegli incanti e determinata si dirigeva verso la casa dell'anziana erborista.

- Verbena... l'erba del mago... che l'amor dona alla fanciulla che per l'amato si strugge. - disse indaffarata e sovrappensiero la vecchia Rutgard che, con mano lesta, intrecciava canestri da vendere il giorno dopo al mercato.

Margot ne ammirava i movimenti veloci e decisi eppure così armoniosi, sembrava ipnotizzata tanto che non riusciva a distogliere lo sguardo dalle dita nodose eppur così agili, ma la risposta non passò inosservata. Quindi un erba a tale scopo esisteva davvero. Si sedette accanto alla vecchia erborista e curiosa attese che ella proseguisse.

- Per il filtro occorre far macerare i petali del fiore per sette giorni in miele e vino, filtrare il tutto e poi... cosa ardua, farlo bere all'interessato senza che egli se ne accorga.- rise di gusto l'attempata donna, immaginando quale orrendo sapore dovesse avere quell'intruglio e come fosse impossibile da far bere controvoglia, poi guardò Margot con occhi indagatori e le chiese se così giovane fosse già innamorata.

La bambina arrossì vistosamente e con volto offeso rispose che lei per certe sciocchezze da donnicciole non aveva certo tempo, la donna rise ancor di più, e puntandole l'indice contro la avvertì:

- Un giorno non molto lontano ne riparleremo , vedrai! - il suo volto si addolcì di colpo, Margot pensò che ella stesse ricordando un amore lontano e sospirò. Osservando la donna si rese conto di che coppia bizzarra formassero i suoi due precettori e scoppio in una risata allegra come le capitava raramente.

Nuove erbe appena raccolte facevano bella mostra appese ad essiccare nella casa della donna e la bambina le chiese se non fosse pericoloso per lei dichiarare così apertamente il suo ruolo di guaritrice, dopo aver già subito una denuncia che le era costato la tortura della bruciatura dei piedi.

- La gente denuncia solo quando qualcosa non va, se c'è raccolto scarso, o moria di bestie o se dopo una cura data il male non passa ma peggiora. Deve trovare un colpevole per far passar la paura... - sorrise amaramente.

La bambina comprese che di ingiustizie la donna doveva averne subite così tante da non voler più dar loro peso e che testarda continuava a vivere la sua vita nonostante tutto, e per la prima volta provò una grande ammirazione anche per lei, i suoi due maestri erano si molto diversi, ma egualmente rispettabili.

Percorrendo la via di rientro verso il Palazzo si convinse della pericolosità per Marion di ricorrere a tale filtro d'amore, pericolo che se scoperto poteva gettare tutta la famiglia nello scandalo e nel pericolo.

Determinata si impose di non procurarle mai nulla del genere, sapeva bene che avrebbe deluso le aspettative della ragazza negando di poterlo trovare, ma sapeva anche che a quello sarebbe sopravvissuta. 

MARGOTWhere stories live. Discover now