CAP 38

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STRAZIANTE INCARICO

Margot aveva due buoni motivi per trovarsi a vagabondare attorno alla casa del boia eppure non le sembrarono abbastanza.

Era già un po' che gironzolava sperando di incontrare casualmente il figlio del carnefice, magari di ritorno dalla città oppure a tagliar legna come la scorsa volta. Infreddolita si lisciava le braccia sotto al pesante mantello sospirando e sbuffando insofferente. Non faceva che voltare lo sguardo in ogni direzione per scorgere un movimento che la ripagasse dell'attesa, ma nulla, alla fine si convinse e mettendo da parte ogni paura si avvicinò all'abitazione e bussò.

Un uomo molto imponente e prossimo alla vecchiaia venne ad aprirle, nell'adulto riconobbe la figura che la scorsa volta aveva chiamato in casa il ragazzo ed emozionata rimase a fissarlo ad occhi sgranati, in silenzio, fino a che egli non ruppe la taciturnità della bambina

- Ti sei forse persa? - chiese premuroso.

Nessuno avrebbe bussato alla sua porta, l'unica spiegazione plausibile per il boia era che la bambina si fosse smarrita nel bosco e che trovata una casa avesse pensato di chiedere aiuto.

Margot sorrise rasserenata dai modi gentili dell'uomo e scosse il capo dicendo con la voce sicura:

- No! Cercavo Voi. -

Fu l'uomo che questa volta sgranò gli occhi incredulo, si fece da parte e lasciò entrare la bambina avvicinando una pesante sedia al fuoco dove era egli rannicchiato prima che lei arrivasse. Si sedette e riprese il lavoro interrotto.

Margot si accomodò accanto all'uomo cercando un modo per fare le sue domande senza risultare ne invadente ne maleducata e soprattutto senza attirare su di lei strano interesse.

-Vorrei notizie su... Geraldine, voi ne avete? - chiese infine per conoscere le sorti toccate alla povera mendicante accusata di aver scatenato la grandine per vendetta verso chi non l'aveva sfamata.

Zacharias Scharfrichter, il boia, non sollevò gli occhi dalla piccola mola con cui sminuzzava erbe essiccate. Margot ancorava gli occhi alla sua figura per osservare ogni più piccolo segnale che rivelasse cosa l'uomo stesse pensando. Finalmente egli la guardò attentamente come a voler soppesare la sua giovane età.

- Oggi le ho mostrato gli strumenti di tortura, se entro domani non confesserà dovrò torturarla... tutti sono già convinti della sua colpevolezza. - dichiarò con voce distaccata.

- Ma non voi.- sfuggì a Margot che subito si rese conto dell'impudenza di tale asserzione, inaspettatamente però il boia ne rise, indubbiamente la bambina era sveglia e perspicace.

- Diciamo che conosco abbastanza le leggi che regolano il mondo da sapere che nessuno può scatenare una grandinata, ma so anche che nessuno se ne cura. Pensare che la colpa sia di qualcuno che si può eliminare rinfranca i cuori di chi sostiene che tutto il male provenga dal demonio. -

Margot fissava la lunga spada agganciata alla parete chiedendosi come potesse quell'uomo torturare chi sapeva essere innocente. Come se nei suoi occhi avesse letto la domanda il boia rispose:

- Questo lavoro si eredita dal padre... nulla di più -

La bambina nell'inflessione della voce comprese come l'anima del carnefice risentisse di quella gratuita violenza che lo usava come un esperto manovale del dolore, non poteva certo rimanere indifferente all'ingiustizia che tramite egli veniva inflitta a chi era palesemente innocente.

Zacharias pensò che quella poveretta sarebbe mancata solo a quella bambina, nessuno era venuta a farle visita o ne aveva fatto richiesta nell'edificio Markustum, torre alta ventidue metri che ospitava la prigione.

Fu sollevato di sapere che non era una sua parente, ma che era stata solo la curiosità a spingerla lì. L'esperienza che l'uomo aveva dell'animo umano, che ormai padroneggiava compiutamente, gli suggeriva che le curiosità non erano esaurite lì:

-Ma... non è tutto , c'è dell'altro. - disse.

Margot si drizzò sulla sedia come se fosse stata morsa, irrigidendosi. L'uomo sorrise compiaciuto di sé, ed attese la domanda. Margot ormai allo scoperto soppesò le parole e poi con la sua innata voce curiosa chiese:

- Ai piedi dei vostri patiboli, avete mai trovato la... mandragola? -

Zacharias emise una sonora risata proprio mentre il figlio rincasava.

Sorpreso, guardò il padre seduto accanto alla bambina che aveva visto pochi giorni prima aggirarsi lì attorno, non era decisamente un uomo allegro e vederlo così lo lasciò esterrefatto tanto da fissarlo a bocca aperta.

Margot sentì avvampare le guance non appena lo vide e quasi non udì la risposta del boia.

- Oh, no...ti assicuro che è solo una leggenda! – 

MARGOTWhere stories live. Discover now