50. Il dolore

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Il calore del sole, l'abbronzatura, prendere il sole. Lo detesto.

Per me mare significa ombra e il mio quaderno, nient'altro. Se non fosse che al momento la mia vena creativa sia andata a prendersi una bella vacanza. E ad essere onesta non sono sicura che sia una caso il fatto che questo evento coincida proprio con l'inizio dei miei stravaganti sogni.

Perciò in questo momento odio la spiaggia, e odio ancora di più l'interrogatorio con cui Mia mi sta torturando da un'ora ormai.

<<ma perché cavolo non l'hai baciato?>>

Alzo gli occhi al cielo e mi sdraio sull'asciugamano mettendomi sul fianco in modo da darle le spalle. <<Mia basta, non è una tragedia. Non mi sentivo pronta>>

La sento sbuffare, <<ok va bene, e quando uscirete di nuovo?>>

Uscire di nuovo? Nessuno aveva parlato di uscire di nuovo.

<<non lo so>> butto lì.

Ed effettivamente è proprio vero, è la prima volta che mi vedo con un ragazzo e ad essere onesta non sono più tanto sicura della mia decisione di intraprendere questa nuova "esperienza".

Per una fantastica fortuna, la conversazione viene interrotta da Noah e da Read, il quale bacia la mia amica sulle labbra e non posso fare a meno di scoppiare a ridere nel vedere l'espressione schifata di Noah.

<<non mi ci abituerò mai>> dice.

Per tutta risposta Read poggia una mano sulla schiena di Mia, decisamente troppo in basso. <<beh invece dovrai abituartici>>

Resto in silenzio a godermi la scena e a ridermela sotto i baffi.

<<Read?>> lo richiama il biondo accigliato.

<<mh?>>

<<saremo anche amici da una vita, ma se non togli all'istante la mano dal fondoschiena di mia sorella ti ritroverai senza la mano incriminata>> lo minaccia.

Questa volta Mia ride insieme a me ed alza gli occhi al cielo.

Read assume un espressione sconcertata ma non accenna a muovere la mano.

<<ma sono il tuo migliore amico>>

<<proprio per questo, lo dico per te. Mi farebbe piacere che continuassi a respirare per mandare avanti questa amicizia>>

E il resto della mattinata scorre così, tra risate e prese in giro il tempo vola e l'aria sembra alleggerirsi un pò.



Questa sera cena di famiglia. Ultimamente non riusciamo a stare tutti e quattro insieme se non per fugaci istanti.

Tra il lavoro di mio padre per John che continua ad assegnargli nuovi compiti, come se fosse un burattino e non suo figlio, mia madre che lo aiuta, e la mia improvvisa vita sociale, sembrava impossibile trovare il momento giusto.

Perciò me la prendo comoda. Pranzo con calma, guardo due episodi di Grey's Anatomy, rimetto a posto la camera e cerco di scrivere qualcosa, ma naturalmente in vano.

Emetto un verso di frustrazione e poso il quaderno sul comodino. Per un attimo penso di leggere un pò, ma poi la frase letta proprio ieri sera mi torna alla mente.

"L'unico modo di liberarsi di una tentazione è abbandonarvisi. Resisti, e la tua anima si ammalerà del desiderio delle cose che si è proibite"

Due occhi verdi, freddi come il ghiaccio e vivi come la natura più selvaggia si infiltrano improvvisamente nei miei pensieri...

Nulla è per caso (DA REVISIONARE/ COMPLETARE)Where stories live. Discover now