Nulla è per caso (DA REVISIONARE/ COMPLETARE)

34. Crude verità

<<sabotata?! Ma è assurdo!>> Esclamo.

Insomma, già il fatto che siano corse clandestine parla da sé, ma non credevo si arrivasse a questo punto.

<<ai tipi come Tim non importa se è assurdo e pericoloso.
Più le corse sono pericolose più sono eclatanti, e più sono eclatanti più persone scommettono. A loro non importa se ci scappa il morto, occultano cadaveri ogni giorno>> mi dice talmente tranquillamente che sembra una cosa totalmente normale ma a me manca il respiro.

Mi alzo di scatto allibita, come può essere così tranquillo mentre parla di una cosa del genere?
È della vita di una persona che stiamo parlando, uccidere qualcuno e fare una corsa clandestina non sono proprio la stessa cosa.

<<ma che cavolo dici? Stiamo parlando di cadaveri di persone, come possono "occultare morti ogni giorno"? È... È orribile!>> Strepito con voce acuta per l'agitazione, non riesco nemmeno a credere alle parole che escono dalla mia bocca.

Jay mi guarda, mi aspetto che da un momento all'altro mi dica che sta scherzando e che cerca solo di spaventarmi, ma non è quello che fa.

Anzi fa una piccola risata, come se la mia ingenuità lo divertisse da matti, poi torna a guardarmi serio.

<<credi che un giro come quello a cui hai assistito l'altra sera faccia sole corse?
Quello è un hobby per loro, un guadagno in più, un divertimento nient'altro>> mi dice, e io continuo semplicemente a guardarlo perché davvero non riesco a credere a quello che sento.

Mi sento come se mi avessero appena catapultata in un film di Fast And Furious, versione Miami.

Jay sembra essere sorpreso dal mio stesso stupore, perché si passa una mano sul mento e riprende a parlare.

<<Stella qui si parla di qualcosa di grosso, enormemente grosso.
Questa è mafia, le persone vengono uccise, maltrattate, parliamo di spaccio di droga e persino di persone.
Ecco perché ero sorpreso di vedere una faccia nuova quando ti ho conosciuta l'altra sera, una volta che entri a far parte di tutto questo sei controllato costantemente, tutte le altre ragazze che hai visto alla corsa sono mogli o donne che sono state scelte dai grandi capi come Tim, ho visto che ci parlavi>>

Sono totalmente paralizzata, ha parlato di talmente tante cose inconcepibili e orribili che non riesco a respirare.

<<Ed... Edoardo partecipa a tutte queste cose? Tu partecipi a queste cose?>>

Domando sconvolta, dannazione sto parlando con un mafioso?!
Sono andata in moto con un mafioso?!
Dio!
Ho portato mia sorella in una casa con un ragazzo che traffica persone e le... Io non riesco nemmeno a pensarci.

Iniziano a tremarmi le mani per cui le stringo a pugno cercando di non farlo notare a Jay, che però sembra notarlo lo stesso perché si alza di scatto e mi mette le mani sulle spalle con aria preoccupata.

<<No, no, no. Io sono semplicemente il "sostenitore" di Carter, incasso i soldi che guadagna correndo e li restituisco quando perde e in più faccio in modo che più persone possibili scommettano su di lui.
Sono una sorta di manager diciamo, lo faccio per ripagare mio cugino nel avermi offerto di vivere da lui, una specie di scambio>>

Cerco di controllare la frequenza del mio respiro, sembra sincero, ma non so se riesco a credergli adesso, sono troppo sconvolta.

Continuo a guardarlo con fare interrogativo, così capisce che non ha risposto completamente alla mia domanda.

<<No, neanche Edoardo si occupa del resto se è questo che ti interessa, corre e basta.
Ma in maniera diversa da mio cugino: Carter viene chiamato solo ogni tanto e soprattutto per corse tranquille, come quelle che hai visto l'altra sera con i tuoi occhi.
Mentre Winstone è il pupillo di Tim, viene convocato soprattutto per le corse importanti,
è stato un caso che sia stato chiamato per una corsa semplice come quella a cui hai assistito.
Winstone è famoso tra quei giri perché non ha mai perso una corsa, è spericolato eppure perfettamente controllato, considero mio cugino un grande corridore eppure non ho mai visto niente di simile>> continua.

È davvero tanto da metabolizzare, insomma già il fatto di sapere che Edoardo partecipava a corse clandestine mi aveva destabilizzata inizialmente, stiamo comunque parlando di attività illegali, proibite dalla legge.

Ma sapere che c'è un mondo di criminalità dietro è un altra cosa, d'altronde ora che ci penso avrei dovuto arrivarci da sola.

Improvvisamente sento le gambe molle, talmente tremanti che non ho la forza di mantenermi in piedi.

Così mi risiedo sul marciapiede di fianco a lui.

Il terrore di poco fa inizia lentamente ad abbandonare il mio corpo e piano piano riprendo il controllo.

Devo ammettere che nel sapere che né  Edoardo né Jay siano dei serial killer mafiosi mi conforta un po'.

Certo naturalmente non cancella il fatto che io ne abbia conosciuto uno proprio l'altra sera: Tim.
Pensare a quell'uomo mi fa venire i conati di vomito, sin da subito ho provato una strana sensazione verso di lui, come se osservasse ogni mio singolo movimento.
Con quello sguardo viscido di chi non si fa scrupoli davanti a niente e a nessuno, con i suoi bodyguard alle spalle, pronti a muoversi e a fare qualsiasi cosa al suo minimo segnale...
Mi viene da chiedermi, chissà cosa avranno fatto quei due, se non addirittura altri, per lui.

Mi riscuoto mettendo da parte questa strana sensazione che mi avvolge lo stomaco, cercando di riuscire, per quanto mi sia possibile, di trovare una risposta ad ogni mio minimo dubbio.
Dalle risposte si ricavano le certezze, e dalle certezze le teorie, ed è questo di cui ho bisogno adesso: una delle mie famose teorie, stabili ed inconfutabili.

Riporto la mia attenzione su Jay, che mi fissa preoccupato come se temesse che possa alzarmi e correre via urlando da un momento all'altro, ed effettivamente lo farei volentieri...

Eppure non lo faccio, me ne resto qui, riprendo il controllo di me stessa assumendo un espressione tranquilla, come se non mi si fosse appena sganciata una bomba in pieno viso, e gli pongo un'altra delle mie mille domande:

<<se affermi che Edoardo sia così bravo a correre e che non abbia mai perso una corsa, allora perché hai detto che potrebbe "non essere più un problema dopo l'Unlimited"?
Insomma, se è così bravo come dici perché dovrebbe perdere proprio questa volta o addirittura morire?>> Un brivido lungo la schiena mi assale mentre pronuncio queste parole.

Jay distoglie lo sguardo da me in maniera frustrata e stanca.

<<non riesci a capirlo dal nome stesso della corsa Stella? "Unlimited", Illimitata, senza limiti. Questa corsa viene fatta ogni cinque anni, Edoardo lavora per Tim solo da quattro quindi è la prima volta che partecipa.
Nessuno ha mai mantenuto un record di vittorie così alte come lui, e sai cosa fa guadagnare un grande capo come Tim
più di avere un corridore eccezionale ed
imbattuto?>> Mi domanda, ma chiaramente non conosco la risposta per cui mi limito a continuare a guardarlo in silenzio.

Si volta nuovamente verso di me.
Resta qualche secondo in silenzio e poi lo dice:
<<te lo dico io, farlo morire in maniera cruenta davanti ad un grande pubblico, per poi prendersi una nuova recluta e così via fino alla prossima Unlimited.
Non fraintendermi, certo, i bravi corridori portano molto guadagno, ma non quanto la novità. Chi scommette è come un pubblico di bambini, con la differenza di avere il portafoglio e la fedina penale piena, vogliono divertirsi, essere sorpresi, amano la novità e l'inaspettato. E cosa c'è di più inaspettato della morte scabrosa difronte a tutti di un corridore considerato imbattibile?>>

E in questo momento capisco.

Ogni pezzo torna al suo posto ed entro completamente nell'ottica disumana, meschina e subdola di questa gente.

Ho la pelle d'oca e il fiato mi si mozza nel petto.

Vorrei urlare o addirittura piangere per la rabbia e la frustrazione che provo nel capire questa cosa.

Mi viene da vomitare, cerco di trattenermi e di respirare ma i miei polmoni sembrano di pietra, rigidi ed incapaci di incanalare aria al loro interno.

Sono completamente paralizzata perché ho appena realizzato quello che Jay cerca di dirmi.

Una verità orribile e al tempo stesso assurda:
l'Umlimited è solo un pretesto.

Un pretesto per la tragica morte di un corridore.

Tim progetta di uccidere Edoardo.