9. ti prego non prenderti una cotta per me

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La sveglia suona alle nove, ma ero già sveglia, è da un oretta circa che mi rigiro nel letto ma con scarsi risultati, mi è rimasta addosso quella malinconia di ieri sera, che ormai mi porto dietro da sette mesi... Mi alzo e mi dirigo nel mio bagno, mi lavo il viso e i denti e torno in camera; opto per un costume a due pezzi rosso vivo, e sopra dei jeans corti, un top bianco aderente, metto la mia adorata collana di conchiglie bianche e infilo le All Star sempre bianche. Lascio i miei capelli scarlatti sciolti, visto che ieri li ho lasciati asciugare all'aria sono un po' mossi, mi piacciono.
Preparo la borsa con tutto quello che mi potrebbe servire: due asciugamani, crema solare, un costume di ricambio, spazzola, due elastici per capelli perché sicuramente ne perderò uno e burro di cacao. Guardo l'orologio sul comodino e sono le dieci in punto, wow sono in orario, non è per niente da me.
Scendo di sotto dove trovo solo mia madre, papà è andato in azienda ed Emma starà ancora dormendo, in questo è come sua sorella maggiore; senza nulla che la disturbi potrebbe dormire fino alle quattro del pomeriggio.
<<Buongiorno, ho appena preparato il caffè>> mi dice mamma, questa notizia mi migliora la mattinata, non potrei vivere senza caffeina, me ne verso una tazza ed inizio a sorseggiarla, quando all'improvviso sento un clacson di fuori, è arrivata Mia. Finisco velocemente il mio elisir di lunga vita e sciacquo la tazza rimettendola apposto, saluto mia madre ed esco di fuori; dove trovo una Fiat Spider Europa rossa, niente male, è un'auto con uno stile vintage, ma sicuramente non manca di stile.
Al posto di guida c'è un ragazzo; biondino, occhiali da sole in testa e t-shirt blu,
<<buongiorno splendore>> mi dice Mia venendomi incontro e abbracciandomi velocemente, <<buongiorno a te, non sapevo che avessimo compagnia...>> ammicco al ragazzo seduto alla guida che ci sta osservando con un misto di divertimento e curiosità, <<ah giusto, vieni>> mi prende per il polso e mi porta alla macchina, saliamo entrambe dietro, e il ragazzo si gira verso di me, sorridendomi, <<Stella, lui è Noah, mio fratello>> mi dice la mia nuova amica,

 <<molto piacere, bene ora andiamo oppure faremo tardi>> mi dice il biondino per poi rigirarsi verso il volante, mi guarda dallo specchietto <<ah Stella quasi dimenticavo>> mi dice, <<si?>><<senti so che sarà difficile ma, ti prego non prenderti u...

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<<molto piacere, bene ora andiamo oppure faremo tardi>> mi dice il biondino per poi rigirarsi verso il volante, mi guarda dallo specchietto <<ah Stella quasi dimenticavo>> mi dice, <<si?>>
<<senti so che sarà difficile ma, ti prego non prenderti una cotta per me, sarebbe imbarazzante>> mi dice facendomi un sorrisetto d'intesa dallo specchietto <<tranquillo Ken, non corro questo rischio>> gli rispondo facendogli l'occhiolino, scoppiamo a ridere tutti e tre per il nomignolo che gli ho dato, <<Ken eh? mi piace! diventeremo ottimi amici io e te>> dice per poi avviare il motore e partire.

Per i primi dieci minuti di macchina nessuno di noi tre è stato zitto per un secondo, sono simpaticissimi e mi hanno messa subito a mio agio, devo essere sincera, all'inizio pensavo che Noah ci stesse provando ma poi parlando ho scoperto che è proprio il suo modo di scherzare, mi ha raccontato di molte ragazze della spiaggia e secondo lui, tutte sono innamorate perse del suo fascino irresistibile, è un tipetto particolare lo ammetto.
Mia alza lo sguardo <<Noah questa non è la strada per la spiaggia>> dice al fratello, <<si, passiamo a prendere Read e andiamo tutti insieme>> <<Read?>> domando, <<È uno dei due migliori amici di mio fratello, Edoardo lo conoscerai in spiaggia direttamente insieme a gli altri>> mi risponde Mia, annuisco e ricominciamo a parlare d'altro.
Dopo una quarantina di minuti ad aspettare fuori casa di Read, anche lui mi si è presentato in maniera piuttosto ambigua; è uscito di casa e si è seduto davanti accanto a Noah esordendo <<buongiorno, dai andiamo che ho bisogno di un bagno gelato, ho passato la notte con Jessica, è dovuta sgattaiolare dalla finestra stamattina presto, altrimenti chi la sentiva quella dittatrice di mia madre>> non accorgendosi minimamente della mia presenza,

Dopo una quarantina di minuti ad aspettare fuori casa di Read, anche lui mi si è presentato in maniera piuttosto ambigua; è uscito di casa e si è seduto davanti accanto a Noah esordendo <<buongiorno, dai andiamo che ho bisogno di un bagno gelato, ...

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<<ehm ehm>> ho fatto due colpi di tosse per farmi sentire, anche se mi veniva disperatamente da ridere, lui ha fatto un gesto con la mano <<si Mia ti ho vista, buongiorno>> eh no, non aveva capito, <<ehm ehm>> ho replicato nuovamente, <<oddio che rompipalle che sei, buongior... oh merda>> ha detto girandosi verso di noi, accorgendosi finalmente della mia presenza, a quel punto siamo scoppiati a ridere tutti quanti tranne lui, <<oddio mi ero dimenticato di te, ciao ragazza nuova>> si è presentato, da quel momento durante il resto del tragitto abbiamo chiacchierato anche con lui, è il tipico donnaiolo da una botta e via, ma non si può dire non sia molto simpatico, dopotutto i miei nuovi amici mi piacciono.
Finalmente giunti a destinazione, scendiamo dall'auto e ci dirigiamo alle scalette che portano alla spiaggia, <<ah Mia>> la chiamo e si volta verso di me <<comunque è Ross>> le dico, mi guarda con aria interrogativa <<a che ti riferisci?>> <<ieri quando ci siamo presentate hai detto che mi chiamo Stella Blue, in realtà mi chiamo Stella Blue Ross, ho preso anche il cognome di mia madre, volevo dirtelo ieri ma poi mi sono dimenticata>> le rispondo, <<e come mai? se posso chiedere>> mi domanda mentre continuiamo a scendere le scale, <<è stata una mia scelta, amo il cognome Blue perché lo porta sia mio padre che mia sorella, ma non ho un bel rapporto con John, al contrario ho un bellissimo rapporto con mio nonno Lucas, mio nonno materno, quindi volevo anche quel cognome, mi appartengono entrambi>> le dico, mi sorride <<beh mi piace, ti da un'aria ancora più particolare>> le do una piccola spinta sulla spalla e scoppiamo entrambe a ridere.
Mentre posiamo le nostre cose sotto all'ombrellone Read ci urla da lontano <<Stella, Mia venite! giochiamo a beach volley>> allora ci avviciniamo ai campetti, dove troviamo lui, Noah, un ragazzo molto carino che ancora non conosco e altre due ragazze.
<<Edoardo porta immediatamente il culo qui!>> urla Noah a qualcuno dietro di me, mi giro per vedere di chi si tratti e gli finisco letteralmente addosso, quando i miei occhi incontrano quelli dello sconosciuto, mi si annoda lo stomaco <<TU?!>> sbotto.

Nulla è per caso (DA REVISIONARE/ COMPLETARE)Where stories live. Discover now